Eugène Delacroix, La morte di Catone
Suicidi a
confronto: Suicidi dell'antica Roma: confrontare il suicidio di
Catone l'Uticense, che si strappa l'intestino a mani nude, con il
suicidio più raffinato di Annibale, che si avvelena sessantenne alla
corte di Antioco III re di Siria, suo ultimo alleato contro i Romani;
o al suicidio in età neroniana di Petronio, che si fa tagliare le
vene, e poi richiudere, e poi riaprire, e morì negli agi come
addormentato (Tacito, Annales); il suicidio per veleno è meno
virile. Forse la donna teme la distruzione estetica del
proprio corpo (Ceronetti, Insetti senza frontiere); Cleopatra
si fa mordere il seno dall'aspide, e con lei Marco Antonio; è un
suicidio simile a quello di Annibale, un suicidio “orientale”,
raffinato; sembra strano ma la concezione politica si vede anche da
come uno si uccide: il repubblicano Catone non ha misure dolci, la
mollezza orientale non gli interessa (ma qui forse sto parlando di
Catone l'Uticense come se fosse Catone il Censore).
Jacopo Narros
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