venerdì 30 ottobre 2020

Aperti ! (foto di Lino B. che ringraziamo)

 


Città desertificate

Città deserte, duro colpo anche per librerie
 
 

“La chiusura alle 18 di bar e ristoranti creerà un effetto boomerang sul commercio, tranne quello alimentare. Tutte quelle persone che si concedevano, dopo il lavoro, una passeggiata, una cena o un aperitivo e che prima magari passavano in libreria, ora rimarranno a casa, facendo nuovamente precipitare le vendite di libri, già tremendamente compromesse”.

Così Cristina Giussani, presidente del Sindacato italiano librai. “Le librerie vivono costantemente la concorrenza dell’on line: la nostra forza è proprio nel confronto con il cliente, nella presenza fisica nel negozio. Ma se le persone si ritroveranno città deserte, con pubblici esercizi chiusi, interi quartieri vuoti, preferiranno restare a casa condannando molti di noi alla chiusura definitiva e i nostri centri storici alla desertificazione completa”.

“Un libro – continua Giussani – in momenti come questo, di preoccupazione e tensione, può aiutare a ritrovare normalità. Per questo occorre mettere nelle condizioni le librerie di operare nel miglior modo possibile. Abbiamo perso la possibilità di fare degli eventi, ora ci ritroviamo con città vuote dal pomeriggio, senza considerare che molte persone scelgono già di restare a casa per timore del contagio. Questa ulteriore stretta sta condannando anche noi ad una “morte annunciata”.

“Torniamo a ribadire – conclude la presidente del Sil – che comprendiamo e condividiamo che la priorità sia la salute pubblica: come più volte detto, però, dietro una chiusura di un negozio ci sono famiglie che si ritrovano senza lavoro con conseguenze drammatiche. Auspichiamo in un rapido confronto con il Governo e soprattutto garanzie immediate che nelle settimane precedenti il Natale ci venga consentito di operare a pieno regime. Altrimenti il 2021 sarà l’anno che decreterà la fine di tanti di noi, allontanando ancor più le persone dalla lettura e creando un vuoto culturale difficile da colmare in futuro”.


SITO DEL SINDACATO ITALIANO LIBRAI

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sabato 24 ottobre 2020

Ivan Illich

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"Siamo tutti mutilati- chi fisicamente, chi intellettualmente, chi psicologicamente. E' per questo che dobbiamo lavorare insieme, per creare il mondo nuovo. Non c'è più tempo per la distruzione, l'odio, la collera. Dobbiamo costruire, in speranza, gioia, celebrazione. Andare incontro alla nuova era di abbondanza ciascuno col campo d'azione che si è scelto e con la libertà di seguire il ritmo del proprio cuore. Riconoscere che una volta soddisfatti i suoi bisogni di cibo, vestiario, riparo, per l'uomo è essenziale tendere alla realizzazione di sè, alla poesia, al gioco...ma dobbiamo anche riconoscere che questo nostro tendere all'autorealizzazione è gravemente intralciato da strutture obsolete, proprie dell'era industriale.Ora come ora, siamo bloccati e pressati dall'impatto della potenza umana in costante aumento. I nostri attuali sistemi ci obbligano a sviluppare e accettare qualsiasi tipo di armamento la tecnologia renda possibile; il nostro attuale sistema ci obbliga a sviluppare e accettare qualsiasi miglioria in termini di macchinari, attrezzature, materiali e rifornimenti che accresca la produzione e abbatta i costi; il nostro sistema attuale ci obbliga a sviluppare e accettare le tecniche pubblicitarie e la persuasione occulta del consumatore.

           Per convincere il cittadino che è ancora lui a controllare il suo destino, che sono i valori morali a informare le decisioni e che la tecnologia è una forza ancillare anzichè dominante è oggi necessario distorcere l'informazione.

L'ideale di informare il pubblico ha lasciato il posto al compito di convincerlo che scelte obbligate sono in realtà azioni desiderabili.".


            da "Celebrare la consapevolezza", Ivan Illich, Neri Pozza, la quarta prosa collana diretta da Giorgio Agamben

            

Beni Essenziali: da Domenica 1 novembre Libreria aperta ore 16,00-20,00

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