martedì 27 settembre 2016
martedì 20 settembre 2016
Stefano Ricci, Mia madre si chiama Loredana, Quodlibet edizioni. Mia madre si chiama Loredana e la regola
E' regola che quando è pronto il programma di Un'Ora lo si metta sul blog e lo si lasci sino al giorno della lettura.
Mi dispiace, il programma lo rimetteremo domani, se volete cercatelo, è appena indietro, appena fuori strada direbbe Silvio D'Arzo, ma non riesco a non dirvi che è uscito questa meravigliosa cosa che è il libro di Stefano Ricci, Mia madre si chiama Loredana,
Probabilmente anche voi, una volta che lo avrete tra le vostre mani, non riuscirete a superare la quarta pagina senza quel pianto che conoscevate da bambini, forte, diretto e subito sorridente.
Loredana è la forte, limpida madre di Stefano, Stefano è il dolce figlio di Loredana.
Li stiamo amando entrambi.
Il libro è scritto a lettere grandi, molto grandi perchè i figli amanti sanno che in una certa stanza del tempo le madri amate faticano a leggere piccolo.
Mi dispiace, il programma lo rimetteremo domani, se volete cercatelo, è appena indietro, appena fuori strada direbbe Silvio D'Arzo, ma non riesco a non dirvi che è uscito questa meravigliosa cosa che è il libro di Stefano Ricci, Mia madre si chiama Loredana,
Probabilmente anche voi, una volta che lo avrete tra le vostre mani, non riuscirete a superare la quarta pagina senza quel pianto che conoscevate da bambini, forte, diretto e subito sorridente.
Loredana è la forte, limpida madre di Stefano, Stefano è il dolce figlio di Loredana.
Li stiamo amando entrambi.
Il libro è scritto a lettere grandi, molto grandi perchè i figli amanti sanno che in una certa stanza del tempo le madri amate faticano a leggere piccolo.
lunedì 19 settembre 2016
Giovedì 22 Settembre ritorna Un'Ora
Un'Ora
Da un' idea di Giovanni Uggeri
Microconferenze, letture, autobiografie,
omaggi a, racconti, esperienze, ipotesi,
visioni
ORALITÀ, COMUNICAZIONE , CONDIVISIONE
Giovedì 22
Settembre 2016 ore 18:30
Libreria Ponchielli,
piazza S. Antonio Maria Zaccaria, 10, Cremona
(e se piove? E
se piove “è tempo di bagnarsi” come diceva Jack London)
“Senza
Misure, quel giorno che Cremona bruciò di gentilezza”
“Antica
Lirica Irlandese”
“Krishnamurti:
al di là del dogma”
“Senza
Misure, quel giorno che Cremona bruciò di gentilezza”
a
cura di Emma Varlin, S-edizioni
2016
Questo scritto è volto ad esplorare una particolare tensione
etica. L'obiettivo non è quello di narrare e cronicizzare dei momenti
specifici sotto la lente di ingrandimento, ma di attraversare quello che è successo il ventiquattro gennaio a Cremona. Si tratta di un testo che non vuole mitizzare una giornata di rivolta ma desidera riflettere su un contesto di ammutinamento. Errico Malatesta, citando un vecchio proverbio nel suo esilio londinese, diceva: il desiderio è il padre del pensiero.
Questo scritto è volto ad esplorare una particolare tensione
etica. L'obiettivo non è quello di narrare e cronicizzare dei momenti
specifici sotto la lente di ingrandimento, ma di attraversare quello che è successo il ventiquattro gennaio a Cremona. Si tratta di un testo che non vuole mitizzare una giornata di rivolta ma desidera riflettere su un contesto di ammutinamento. Errico Malatesta, citando un vecchio proverbio nel suo esilio londinese, diceva: il desiderio è il padre del pensiero.
Si teorizza ciò che si desidera.
“Antica
Lirica Irlandese”
L'antica
poesia irlandese nasce in un periodo in cui
non
era ancora apparsa una rinascita delle lettere in Europa.
I versi, composti in una lingua in parte oscura anche ai copisti stessi, sono la testimonianza frammentaria di un processo di cambiamento, della società e della cultura celtica, che dura dal VI al XII secolo d.C. Arco temporale in cui la letteratura irlandese autoctona ha dovuto trovare un equilibrio
I versi, composti in una lingua in parte oscura anche ai copisti stessi, sono la testimonianza frammentaria di un processo di cambiamento, della società e della cultura celtica, che dura dal VI al XII secolo d.C. Arco temporale in cui la letteratura irlandese autoctona ha dovuto trovare un equilibrio
con la letteratura latino-cristiana
d'invasione.
Questi versi vengono da una terra ai confini di un impero,
Questi versi vengono da una terra ai confini di un impero,
da
un'epoca in cui la parola era creduta capace
di
influire sulla realtà della natura e degli uomini.
Gli autori, spesso monaci, abitavano i luoghi più appartati,
Gli autori, spesso monaci, abitavano i luoghi più appartati,
in un contatto
contemplativo con quella
che è ancora oggi una natura rigida.
La loro voce ci arriva nella forma di una poetica che privilegia la
musicalità, il gioco dei suoni, dei ritmi, alla chiarezza dei contenuti.
La traduzione non può ovviamente conservare quel valore, motivo per il quale tenteremo di riportare anche l'originale lingua irlandese.
La loro voce ci arriva nella forma di una poetica che privilegia la
musicalità, il gioco dei suoni, dei ritmi, alla chiarezza dei contenuti.
La traduzione non può ovviamente conservare quel valore, motivo per il quale tenteremo di riportare anche l'originale lingua irlandese.
“Krishnamurti:
al di là del dogma”
a
cura di Alberto Roverselli
Cagionevole
di spirito e malnutrito di saggezza, l'uomo sopravvive alla vita
dedito al consumo, affezionato acquirente del pensiero
pre-confezionato e barricato dietro simboli, ideologie, credenze...
fardelli. Jiddu Krishnamurti dedicò la sua vita alla relazione con
gli altri e alla condivisione di un messaggio di libertà assoluta e
incondizionata per una vita autenticamente felice. Se è il vaso che
contiene l'acqua ed è l'acqua che è necessario bere, non serve a
nulla adorare il vaso.
Purtroppo,
invece, si tende ad adorare il vaso e a dimenticare l'acqua.
Fuori da questo mondo
Questa vita è un ospedale in cui ogni malato è posseduto dal
desiderio di cambiare letto. Questo vorrebbe soffrire di fronte alla
stufa, quello crede che guarirebbe accanto alla finestra.
A me sembra che starei sempre bene là dove non sono, e di questa questione di trasloco discuto di continuo con l’anima mia.
«Dimmi, anima mia, povera anima infreddolita, cosa ne diresti di
andare ad abitare a Lisbona? Là deve fare caldo e tu ringagliardiresti
come una lucertola. Quella città è sulla riva dell'acqua; si dice che
sia costruita in marmo, e che la popolazione abbia un tale odio per i
vegetali da sradicare tutti gli alberi. Ecco un paesaggio di tuo gusto;
un paesaggio fatto di luce e minerali, e di acqua per rispecchiarli!».
L'anima non risponde.
«Visto che ami tanto la quiete, con lo spettacolo del moto, vuoi
venire ad abitare in Olanda, terra beatificante? Forse ti divertiresti
in quelle contrade di cui hai spesso ammirato l'immagine nei musei. Che
ne diresti di Rotterdam, tu che ami le foreste di alberi maestri, e le
navi ormeggiate ai piedi delle case?».
L’anima resta muta.
«Forse ti piacerebbe di più Batavia? Vi troveremmo, fra l’altro, lo spirito d’Europa sposato alla bellezza tropicale».
Nemmeno una parola. Che la mia anima sia morta?
«Sei dunque giunta a tal punto di intorpidimento da compiacerti
solo del tuo male? Se è così, fuggiamo verso quei paesi che sono
analogie di Morte.
— Ho quel che ci serve, povera anima mia! Faremo le valigie per
Tornio. Andiamo ancora più lontano, all’estremo capo del Baltico; o
ancora più lontano dalla vita, se possibile; installiamoci al Polo. Là
il sole sfiora solo obliquamente la terra, e le lenti alternative della
luce e della notte sopprimono la varietà e accrescono la monotonia,
questa metà del nulla. Là potremo fare lunghi bagni di tenebre, mentre,
per divertirci, le aurore boreali ci invieranno ogni tanto i loro rosei
fasci, come riflessi di un fuoco d’artificio infernale!».
Finalmente l'anima mia esplode, e saggiamente mi grida: «Non importa dove! Non importa dove! Purché sia fuori da questo mondo!»
Charles Baudelaire
[Lo spleen di Parigi, 1869]
giovedì 15 settembre 2016
Il programma della Libreria Ponchielli nella Giornata Europea della Cultura Ebraica
Domenica, 18 Settembre in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica che avrà per tema "Le Lingue ebraiche", la Libreria Ponchielli presenta una esposizione di 25 tavole rappresentanti cornici e fregi silografici usati dai "Soncino".
Le tipografie di Soncino e Napoli furono quelle in cui, durante la seconda metà del secolo XV, fu stampato il maggior numero di libri ebraici.
I libri che furono pubblicati nella stamperia Soncino erano destinati a soddisfare le esigenze rituali e liturgiche delle comunità ebraiche.
Le tavole esposte presentano lettere circondate da fregi a fiorami impresse con la silografia.
Di particolare interesse è la seconda pagina del trattato "Benedizioni" (Berakot), del Talmud Babilonese di cui è uscito nel 2016, per le edizioni La Giuntina, il primo volume, in prima traduzione integrale.
Ci sono voluti cinque anni per dare alla luce il primo volume: attualmente 50 studiosi stanno traducendo in contemporanea i restanti.
Nella stessa giornata di inizio dell'esposizione, dalle ore 16.30, davanti alla Libreria, verranno lette storie, aneddoti e leggende chassidiche.
Il chassidismo è una corrente dell'ebraismo che si sviluppa nel XVIII secolo, nell'Europa dell'Est. In opposizione al razionalismo rabbinico per il quale Dio si conosce attraverso la dottrina e l'intelletto, il chassidismo sostiene una religiosità fondata sull'amore e sulla conoscenza delle cose umili e quotidiane del mondo, proponendo una ricerca della mistica anche nella vita di tutti i giorni.
L'espressione e le riflessioni di questa comunità ebraica, in lingua yiddish, sono state raccolte e preservate da Martin Buber, che scrive: " Io chiamo novella il racconto di un destino rappresentato in un'unica vicenda, aneddoto il racconto di una sola vicenda che illumina tutta una vita. L'aneddoto leggendario va oltre: in una sola vicenda si esprime il senso dell'esistenza. Non conosco nella letteratura mondiale altro gruppo di aneddoti leggendari in cui questo avvenga in modo così variato e omogeneo come quello chassidico".
Le tipografie di Soncino e Napoli furono quelle in cui, durante la seconda metà del secolo XV, fu stampato il maggior numero di libri ebraici.
I libri che furono pubblicati nella stamperia Soncino erano destinati a soddisfare le esigenze rituali e liturgiche delle comunità ebraiche.
Le tavole esposte presentano lettere circondate da fregi a fiorami impresse con la silografia.
Ci sono voluti cinque anni per dare alla luce il primo volume: attualmente 50 studiosi stanno traducendo in contemporanea i restanti.
Nella stessa giornata di inizio dell'esposizione, dalle ore 16.30, davanti alla Libreria, verranno lette storie, aneddoti e leggende chassidiche.
Il chassidismo è una corrente dell'ebraismo che si sviluppa nel XVIII secolo, nell'Europa dell'Est. In opposizione al razionalismo rabbinico per il quale Dio si conosce attraverso la dottrina e l'intelletto, il chassidismo sostiene una religiosità fondata sull'amore e sulla conoscenza delle cose umili e quotidiane del mondo, proponendo una ricerca della mistica anche nella vita di tutti i giorni.
L'espressione e le riflessioni di questa comunità ebraica, in lingua yiddish, sono state raccolte e preservate da Martin Buber, che scrive: " Io chiamo novella il racconto di un destino rappresentato in un'unica vicenda, aneddoto il racconto di una sola vicenda che illumina tutta una vita. L'aneddoto leggendario va oltre: in una sola vicenda si esprime il senso dell'esistenza. Non conosco nella letteratura mondiale altro gruppo di aneddoti leggendari in cui questo avvenga in modo così variato e omogeneo come quello chassidico".
Visitare Baldassarre Castiglione a Casatico in autunno
Ricordiamo agli amici che hanno comperato "Lettere famigliari e
diplomatiche" di Baldassarre Castiglione, edizione Einaudi 2016, che è
bellissimo festeggiare l'autunno con una visita alla sua casa-biblioteca
immersa nel verde a Casatico, vicino a Marcaria
mercoledì 14 settembre 2016
Giornata Europea della Cultura Ebraica
L’edizione 2016 della Giornata Europea della Cultura Ebraica in Italia si svolgerà domenica 18 settembre 2016 e avrà per tema “Le lingue ebraiche”
L’ebraico, certo, ma anche l’aramaico, e poi l’yiddish degli ashkenaziti, il ladino dei sefarditi, le influenze del greco e del russo, e naturalmente non può mancare il dialetto giudaico-romanesco. Sono tutte queste le lingue dell’ebraismo, che saranno il tema della prossima Giornata Europea della Cultura Ebraica, come spiega il sito ufficiale della European Association for the Preservation and Promotion of Jewish Culture and Heritage (AEPJ), ente promotore dell’iniziativa e di cui fanno parte l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane assieme a B’nai B’rith Europe, Red de Juderías de España – Caminos de Sefarad, Rede de Judiarias de Portugal e JECPJ France.
In Italia la Giornata si terrà il 18 settembre, e come ogni anno sinagoghe, musei e altri luoghi di tutte le Comunità ebraiche e città della penisola accoglieranno il pubblico con varie manifestazioni culturali, tra visite guidate, spettacoli e percorsi enogastronomici.
Non tutti forse sanno quale sia la differenza tra ebraico antico e aramaico, o che l’ebraico si può pronunciare in molti modi diversi, che gli ebrei di Corfù parlavano un dialetto pugliese e che quelli marocchini hanno portato il loro chiamato Haketia fino al Rio delle Amazzoni. Queste e molte altre – si legge sul sito della AEPJ – le curiosità della “gioiosa Babele che attraversa millenni e continenti” costituita dall’ebraismo che si potranno approfondire nel corso della Giornata, alla sua XVII edizione.
fonte
Bakunin, un amante della libertà
Michail Bakunin, "La libertà degli uguali"
Edizioni Elèuthera, 2009
Io sono un amante fanatico della libertà
M. Bakunin
Io intendo quella libertà per cui ciascuno, anziché sentirsi limitato dalla libertà degli altri, vi trova al contrario la sua conferma e la sua estensione all'infinito
M. Bakunin
M. Bakunin
Io intendo quella libertà per cui ciascuno, anziché sentirsi limitato dalla libertà degli altri, vi trova al contrario la sua conferma e la sua estensione all'infinito
M. Bakunin
Bakunin (1814-1876) è una delle più grandi figure di rivoluzionario ottocentesco. Agitatore, organizzatore infaticabile e acuto polemista, partecipò a innumerevoli insurrezioni, rivolte e complotti in tutta Europa. Fu uno dei principali protagonisti della Prima Internazionale e antagonista di Marx, alla cui visione autoritaria e verticista contrappose il suo originale socialismo libertario.
Nel decennio 1866-1876 scrisse alcuni testi decisivi per la formazione del pensiero anarchico. Questa scelta antologica, operata nella sua vastissima produzione, presenta – articolati per sezioni tematiche – gli scritti più significativi del pensiero bakuniniano maturo.
Come la sua brillante critica del mito della scienza, fatta in pieno culto positivistico; come la sua articolata proposta per un'educazione egualitaria e integrale; come le sue straordinarie anticipazioni sull'avvento di una inedita classe di nuovi padroni – gli emergenti ceti tecno-burocratici – impliciti negli sviluppi del capitalismo e nella tesi marxista della «dittatura del proletariato».
Una selezione che ci restituisce la ricchezza e attualità delle riflessioni bakuniniane, proponendo alcune pietre miliari del pensiero anarchico classico come il Catechismo rivoluzionario, Il programma della Fratellanza internazionale, L'istruzione integrale e brani essenziali di Dio e lo Stato e Stato e anarchia.
martedì 13 settembre 2016
Messaggio agli amici del Festival sull' Umorismo di Livorno
Pensando al vostro lavoro, la libraia si è ricordata di "Così per gioco - Sette secoli di poesia giocosa, parodica e satirica" a cura di Guido Davico Bonino, Einaudi 2001.
Ci avete pensato?
Ci avete pensato?
A proposito di " NUTSHELL" di MCEWAN ...
Secondo
Tayler, l’eccentricità della struttura del romanzo (cioè il fatto che
la voce narrante è quella di un feto) è solo «un modo per rinfrescare
alcune osservazioni essenzialmente banali» e il libro sembra «il caso di
un mastro falegname annoiato che si mette alla prova con un lavoro di
ricamo».
(alla libraia è venuto da ridere e si è accorta che molto le manca una critica arguta, intelligente e giocosa)
(alla libraia è venuto da ridere e si è accorta che molto le manca una critica arguta, intelligente e giocosa)
domenica 11 settembre 2016
Sulla strada, Jack Kerouac
L'inizio del nostro viaggio fu misterioso e spruzzato di pioggia. Si capiva che sarebbe stato un'unica grande saga di nebbia. "Iouuu!" strillò Dean. "Si parte!" Si chinò sul volante e schiacciò l'acceleratore; era di nuovo nel suo elemento, si vedeva benissimo. Eravamo tutti felici, ci rendevamo conto che ci stavamo lasciando alle spalle confusione e assurdità per compiere l'unica e nobile funzione che avevamo a quel tempo, andare.
E così in America quando il sole tramonta e me ne sto seduto sul vecchio
molo diroccato del fiume a guardare i lunghi lunghi cieli sopra il New
jersey e sento tutta quella terra nuda che si srotola in un'unica
incredibile enorme massa fino alla costa occidentale, e a tutta quella
strada che corre, e a tutta quella gente che sogna nella sua immensità, e
so che a quell'ora nello Iowa i bambini stanno piangendo nella terra in
cui si lasciano piangere i bambini, e che stanotte spunteranno le
stelle, e non sapete che Dio è Winnie Pooh?, e che la stella della sera
sta tramontando e spargendo le sue fioche scintille sulla prateria
proprio prima dell'arrivo della notte che benedice la terra, oscura
tutti i fiumi, avvolge le vette e abbraccia le ultime spiagge, e che
nessuno, nessuno sa cosa toccherà a nessun altro se non il desolato
stillicidio della vecchiaia che avanza, allora penso a Dean Moriarty,
penso perfino al vecchio Dean Moriarty padre che non abbiamo mai
trovato, penso a Dean Moriarty.
sabato 10 settembre 2016
Heine, Il libro dei canti, Einaudi edizioni. Libri rari
Nella collana Nue non troviamo da tempo " Il libro dei canti" di H Heine. Vogliamo ristamparlo?
venerdì 9 settembre 2016
IVAN ILLICH: NEMESI DELLA MODERNITA, Franco La Cecla e Piero Zanini, Festivaletteratura, Mantova
Questa sera, h 20,40, Aula Magna dell'Università, Mantova Festivaletteratura, si parlerà di Ivan Illich, uno dei critici più profondi, organici e radicali della modernità
"Descolarizzare la società", "Nemesi medica l'espropriazione della salute", "Genere, per una critica storica dell'eguaglianza", "La convivialità", "Disoccupazione creativa", "Perdita dei sensi", "Pervertimento del cristianesimo".
"Descolarizzare la società", "Nemesi medica l'espropriazione della salute", "Genere, per una critica storica dell'eguaglianza", "La convivialità", "Disoccupazione creativa", "Perdita dei sensi", "Pervertimento del cristianesimo".
giovedì 8 settembre 2016
martedì 6 settembre 2016
Urlo & Kaddish, Allen Ginsberg
nel giardino, e combattè il coltello - e perse
Reciso da strano gelido pensiero spettrale - e che
Morte! - di un Uomo di neve idiota - ghiacciolo
affilato in mano - coronato di vecchie rose - un
cane per occhi - cazzo di fabbriche di sudore e
sfruttamento - cuore di ferri elettrici.
Tutte le accumulazioni della vita, che ci logorano -
orologi, corpi, coscienza, scarpe, seni - figli maschi
generati - il tuo Comunismo - "Paranoia" che diventa ospedali.
Kaddish
1959
lunedì 5 settembre 2016
Pasto nudo, William S. Burroughs
Congresso Internazionale
di Psichiatria Tecnologica
di Psichiatria Tecnologica
Il Dottor "Dita" Schafer, il Partito della Lobotomia, si alza puntando sui congressisti la fredda fiamma azzurra del suo sguardo:
"Signori, il sistema nervoso umano può essere ridotto a una colonna vertebrale compatta e abbreviata. Il cervello - telencefalo, mesencefalo e diencefalo - deve seguire le adenoidi, il dente del giudizio, l'appendice...Ecco a voi il mio capolavoro: L'americano deansiogenizzato...".
Come vedete il controllo non può mai essere un mezzo per perseguire un fine pratico...Non può mai essere un mezzo per perseguire qualcosa che non sia un controllo maggiore...Come la droga...
sabato 3 settembre 2016
La libraia si scusa
La libraia si scusa con gli amici lettori per il lungo silenzio sui libri: non ha mai smesso di pensarli ma si è persa in lunghe riflessioni |
Differenze
(e se piove? E se piove “è tempo di bagnarsi” come diceva Jack London)
C'è chi dice che Un'Ora era caotica, senza una certa uniformità. Critica del tutto condivisibile. E se quello fosse l'orizzonte?
Stufi dell'essere informati dal potere senza saper granché, il caos di incontri desideranti ci fa riflettere, non giudicare, percorrere l'infinito, non arrivare al finito. E se ci sfiorasse l'idea di ripresentare Un'Ora nel mese di settembre?
Il detto dice che l'unica cosa certa della vita è la morte; io dico che la differenza è un'altra questione materialmente tangibile della vita.
Diamoci alla vita, diamoci alla differenza, anche solo... per Un'Ora...
giovedì 1 settembre 2016
I Ching
« Esamina dapprima le parole,
medita tutto ciò che esse intendono,
le norme fisse allora si palesano.
Se tu però non sarai l'uomo giusto,
a te il significato non si svela. »
le norme fisse allora si palesano.
Se tu però non sarai l'uomo giusto,
a te il significato non si svela. »
I Ching
LIbro dei mutamenti
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