venerdì 30 novembre 2018
Cosa pensare di Teresa Ciabatti
Teresa Ciabatti ne "La lettura" di domenica 18 novembre 2018 definisce "Buongiorno, mezzanotte" di Jean Rhys, recentemente proposto da Adelphi, "Un testo per ragazze di ogni età".
Se si intende consigliare il suicidio a ragazze di ogni età potrebbe essere una buona idea.
"Una stanza è un posto dove ti nascondi dai lupi fuori e questo è tutto ciò che significa qualsiasi stanza.”
Jean Rhys
sabato 24 novembre 2018
«La Storia splendida»
Lettera inedita di Arthur Rimbaud
Una lettera autografa di Rimbaud,
sconosciuta fino ad oggi, è stata trovata negli archivi familiari di
Jules Andrieu, pedagogo, giornalista, poeta ma soprattutto comunardo
amico di Verlaine. Nonostante le verifiche siano ancora in corso, tutto
spinge a ritenerla autentica. In quel periodo Rimbaud si trovava nella
capitale inglese in compagnia di Germain Nouveau (all'inizio di quel
mese di aprile si erano entrambi iscritti alla biblioteca del British
Museum), il quale avrebbe usato lo stesso indirizzo presente in questa
lettera come recapito per un suo annuncio apparso qualche settimana
dopo. È inoltre noto che Rimbaud aveva conosciuto Andrieu nel settembre
1872, durante il suo primo soggiorno a Londra, assieme a Verlaine.
Questa lettera è stata pubblicata per
la prima volta dal pronipote di Andrieu che l'ha scoperta, includendola
nella biografia che ha dedicato al suo avo: C'était Jules. Jules Louis Andrieu (1838-1884). Un homme de son temps.
La lettera inedita è stata ripresa lo scorso fine settembre dal sito della rivista di studi rimbaldiani Parade sauvage. Si tratta dell'unica missiva di Rimbaud datata 1874 e va collocata fra il suo periodo poetico e quello del suo silenzio.
***
Londra, 16 aprile 74
Signore,
– Con mille scuse per la forma di quanto segue –
Vorrei dedicarmi ad un'opera a fascicoli,
dal titolo: La Storia splendida. Riservo: il formato; la traduzione
(anzitutto inglese), lo stile senz’altro negativo e la stranezza dei
dettagli e la (magnifica) perversione dell'insieme non dovendo ostentare
altra fraseologia di quella possibile per la traduzione immediata: –
Conseguenza di questo sommario imbonimento: Ritengo che l'editore si
possa trovare con la presentazione di due o tre pezzi altamente scelti.
Per tale impresa, è necessaria qualche preparazione nel mondo
bibliografico, o nel mondo, che ignoro? – Insomma potrebbe essere una
speculazione sull’attuale ignoranza della storia, (il solo bazar morale
che non si sfrutti oggi) – e principalmente qui (mi è stato detto(?))
non sanno niente di storia – e la forma di questa speculazione mi sembra
adeguata ai loro gusti letterari – Per terminare: so come ci si atteggi
da doppio-veggente per la folla, che non si curò mai di vedere, che
forse non ha bisogno di vedere.
In poche parole (!) una serie indefinita
di pezzi di coraggio storico, cominciando da qualsiasi annale o favola o
ricordo molto antichi. Il vero principio di questo nobile lavoro è una
impressionante pubblicità; il filo pedagogico di questi pezzi può essere
creato anche con delle offerte in cima al fascicolo, oppure separate. –
Come descrizione, pensate ai procedimenti di Salammbô: al pari di
relazioni e spiegazioni mistiche. Quinet e Michelet: ancor meglio. Poi
un’archeologia ultra-romanzesca che segue il dramma della storia; un
misticismo raffinato, che appiani ogni controversia; un poema in prosa
alla moda; delle abilità da romanziere dai lati oscuri. – Badate che non
ho più in testa né gli scenari, né le curiosità storiche di un
diplomato da qualche anno – Intendo proporre un affare.
Signore, so che voi sapete e come sapete:
vi inoltro un questionario, (più simile ad un'equazione impossibile),
quale lavoro, e di chi, può essere considerato il più antico (latest)
dagli inizi? ad una certa data (che sia conseguente) quale cronologia
universale? – Ritengo sia opportuno prevedere la sola parte antica; il
Medio-Evo ed i tempi moderni a parte; salvo ciò che non oso prevedere –
vedete quali antichi annali scientifici o fiabeschi potrei consultare?
In seguito, quali lavori generali o parziali d'archeologia o di cronaca?
Finisco chiedendo quale data di pace mi fornite sull'insieme Greco
Romano Africano. Dunque: ci saranno illustrazioni in prosa alla Doré, lo
scenario delle religioni, tratti del diritto, l'enarmonia di fatalità
popolari esibite con costumi e paesaggi, – il tutto preso e cadenzato da
date più o meno atroci: battaglie, migrazioni, scene rivoluzionarie:
sovente un po' esotiche, finora senza forma nei corsi o presso i
fantasisti. D’altronde, una volta presentato l'affare, sarò libero di
procedere misticamente, o volgarmente, o sapientemente. Ma un piano è
indispensabile.
Sebbene ciò sia del tutto industriale e
le ore destinate alla confezione di questa opera mi appaiano
disprezzabili, la composizione non manca di sembrarmi assai ardua. Così
non scrivo le mie richieste di informazione, una risposta vi creerebbe
più imbarazzo; sollecito con voi solo una mezz'ora di conversazione,
l'ora e il luogo per favore, sicuro che abbiate colto il piano e che lo
discuteremo prontamente – in una forma inaudita ed inglese –
Risposta, prego.
I miei rispettosi saluti
Rimbaud
fonte: www.finimondo.org
lunedì 19 novembre 2018
Domenica 25 Novembre, Luca Zanichelli presenta "La minuscola fabbrica di Pollicini"
Se volete ritrovare la strada
nel bosco
Se vi siete seccati quando vi hanno portati lì
con la scusa dei funghi
Se vi siete dimenticati i sassolini o
le bricciole di pane
E' venuto il momento di incontrare
Luca Zanichelli
e di trasformarsi in Pollicini
Domenica 25 Novembre, dalle ore 10.30 alle 13.00
alla Libreria Ponchielli, Cremona
incontro con i Pollicini di Luca Zanichelli che creerà Pollicini personalizzati per ognuno di voi con la sua Olivetti Lettera 35
P.S. I Pollicini sono piccolissimi libri immaginati e stampati istantaneamente su suggestione del rapporto empatico che si crea tra il richiedente e l'artista
P.P.S. I Pollicini sono piccolissimi, e ricordarsi delle cose piccole è difficile, a volte.
Per ricordare cliccare qui
evento facebook
giovedì 15 novembre 2018
martedì 13 novembre 2018
domenica 11 novembre 2018
Non fate arrabbiare i librai (antiquari) perchè.... (grazie a Il Post che ha reso nota la vicenda)
Questa
settimana è successa una cosa rara: una categoria di commercianti ha
organizzato uno sciopero internazionale contro una società di Amazon e
in due giorni ha ottenuto esattamente ciò che chiedeva.
I commercianti in questione, peraltro, non sono una categoria
considerata particolarmente influente: si tratta dei librai antiquari.
Tutto è cominciato dopo che AbeBooks, il sito di Amazon specializzato nella vendita di libri usati e rari, aveva annunciato che avrebbe smesso di lavorare con le librerie antiquarie di Corea del Sud, Polonia, Repubblica Ceca, Russia e Ungheria. I librai antiquari sono una categoria di commercianti i cui membri mantengono forti legami tra loro anche a livello internazionale: per questo quasi 600 librerie di 27 paesi hanno aderito allo sciopero, rimuovendo i loro libri dal catalogo di AbeBooks, per protestare in favore dei colleghi coreani, polacchi, cechi, russi e ungheresi.
La protesta, iniziata lunedì, doveva durare una settimana, ma dato
che ha ottenuto subito il suo scopo alla fine si è conclusa mercoledì.
In quei due giorni sono stati rimossi da AbeBooks più di 3 milioni e
790mila libri in vendita. Tra le librerie antiquarie che hanno aderito
alla protesta ce ne sono anche state anche 25 italiane.
La situazione si è risolta dopo che la libraia australiana Sally Burdon, presidente dell’International League of Antiquarian Booksellers, ha parlato con Arkady Vitrouk, l’amministratore delegato di AbeBooks. Mercoledì Burdon ha scritto ai suoi colleghi che Vitrouk si era scusato «più volte» con lei e le aveva promesso che i li
brai coreani, polacchi, cechi, russi e ungheresi potranno continuare a vendere i propri libri su AbeBooks anche dopo il 30 novembre, contrariamente a quanto annunciato.
La società non ha mai spiegato bene perché volesse smettere di lavorare con i librai dei paesi in questione dicendo solo che il problema riguardava i metodi di pagamento; il fatto che avesse dato poche informazioni, lentamente e con riluttanza (cosa non insolita per Amazon, che è un’azienda che tiene molto alla segretezza) aveva particolarmente irritato i librai. Rispondendo al Guardian, AbeBooks ha detto di stare lavorando per risolvere i problemi, non meglio specificati, riguardo i pagamenti. Scott Brown, un libraio antiquario della California che ha fatto parte dell’organizzazione dello sciopero, ha spiegato al New York Times che la noncuranza con cui AbeBooks aveva annunciato di voler lasciare alcuni paesi e la scarsità di informazioni fornite dall’azienda aveva fatto temere ai librai di tutto il mondo che i loro paesi avrebbero potuto essere i prossimi.
Tutti i giornali che hanno parlato dello sciopero hanno citato il motto della comunità internazionale dei librai antiquari, «Amor librorum nos unit», cioè «Ci unisce l’amore per i libri», per spiegare la peculiarità dei rapporti che legano i librai di tutto il mondo e il motivo del successo della loro iniziativa. Juozas Kaziukenas, l’amministratore delegato di Marketplace Pulse, una società di consulenza esperta di e-commerce, ha detto al New York Times che probabilmente non era mai capitato che una categoria di venditori riuscisse a ottenere qualcosa da Amazon: «Uno sciopero sul sito di Amazon sarebbe difficilissimo da portare avanti perché ci sono troppi venditori che non fanno parte di una comunità organizzata».
Anche nei rapporti con le case editrici, che negli anni sono stati più volte problematici, sia negli Stati Uniti che in Italia e altrove, Amazon ha dimostrato più volte di non voler scendere a compromessi forte del fatto che tantissimi venditori di tantissimi tipi diversi di prodotti usano i suoi siti per fare affari e quindi ognuno di loro è facilmente sostituibile. Negli Stati Uniti di recente è nata un’associazione per provare a mettere insieme i venditori di Amazon, la Online Merchants Guild (OMG), per ora però non ha organizzato nulla di simile allo sciopero dei librai antiquari.
Tutto è cominciato dopo che AbeBooks, il sito di Amazon specializzato nella vendita di libri usati e rari, aveva annunciato che avrebbe smesso di lavorare con le librerie antiquarie di Corea del Sud, Polonia, Repubblica Ceca, Russia e Ungheria. I librai antiquari sono una categoria di commercianti i cui membri mantengono forti legami tra loro anche a livello internazionale: per questo quasi 600 librerie di 27 paesi hanno aderito allo sciopero, rimuovendo i loro libri dal catalogo di AbeBooks, per protestare in favore dei colleghi coreani, polacchi, cechi, russi e ungheresi.
La situazione si è risolta dopo che la libraia australiana Sally Burdon, presidente dell’International League of Antiquarian Booksellers, ha parlato con Arkady Vitrouk, l’amministratore delegato di AbeBooks. Mercoledì Burdon ha scritto ai suoi colleghi che Vitrouk si era scusato «più volte» con lei e le aveva promesso che i li
brai coreani, polacchi, cechi, russi e ungheresi potranno continuare a vendere i propri libri su AbeBooks anche dopo il 30 novembre, contrariamente a quanto annunciato.
La società non ha mai spiegato bene perché volesse smettere di lavorare con i librai dei paesi in questione dicendo solo che il problema riguardava i metodi di pagamento; il fatto che avesse dato poche informazioni, lentamente e con riluttanza (cosa non insolita per Amazon, che è un’azienda che tiene molto alla segretezza) aveva particolarmente irritato i librai. Rispondendo al Guardian, AbeBooks ha detto di stare lavorando per risolvere i problemi, non meglio specificati, riguardo i pagamenti. Scott Brown, un libraio antiquario della California che ha fatto parte dell’organizzazione dello sciopero, ha spiegato al New York Times che la noncuranza con cui AbeBooks aveva annunciato di voler lasciare alcuni paesi e la scarsità di informazioni fornite dall’azienda aveva fatto temere ai librai di tutto il mondo che i loro paesi avrebbero potuto essere i prossimi.
Tutti i giornali che hanno parlato dello sciopero hanno citato il motto della comunità internazionale dei librai antiquari, «Amor librorum nos unit», cioè «Ci unisce l’amore per i libri», per spiegare la peculiarità dei rapporti che legano i librai di tutto il mondo e il motivo del successo della loro iniziativa. Juozas Kaziukenas, l’amministratore delegato di Marketplace Pulse, una società di consulenza esperta di e-commerce, ha detto al New York Times che probabilmente non era mai capitato che una categoria di venditori riuscisse a ottenere qualcosa da Amazon: «Uno sciopero sul sito di Amazon sarebbe difficilissimo da portare avanti perché ci sono troppi venditori che non fanno parte di una comunità organizzata».
Anche nei rapporti con le case editrici, che negli anni sono stati più volte problematici, sia negli Stati Uniti che in Italia e altrove, Amazon ha dimostrato più volte di non voler scendere a compromessi forte del fatto che tantissimi venditori di tantissimi tipi diversi di prodotti usano i suoi siti per fare affari e quindi ognuno di loro è facilmente sostituibile. Negli Stati Uniti di recente è nata un’associazione per provare a mettere insieme i venditori di Amazon, la Online Merchants Guild (OMG), per ora però non ha organizzato nulla di simile allo sciopero dei librai antiquari.
venerdì 9 novembre 2018
Bella, Raffaello Baldini, Quodlibet
Torna ogni tanto, per sua madre,
sta poco, due tre giorni, non esce mai,
io poi sono sempre fuori.
L'ho incontrata per caso, in farmacia,
"Ma quant'è che non ci vediamo?",
mi è sembrata più piccola,
"Hai i capelli corti", che li aveva lunghi, sulle spalle,
ha chiuso gli occhi:"Ti ricordi dei miei capelli?"
Vinicio ci aveva fatto una passione.E lei niente. Con quegli occhi verdi e il maglione giallo.
Le aveva fatto la corte anche Lele Guarneri,
e la domenica veniva da Cesena
a ballare un biondo con una Giulietta sprint.
Io, era troppo bella, non m'arrischiavo.
Dopo l'ho accompagnata fino a casa,
ha aperto, ho detto:"Cosa avrei pagato allora
per non portare gli occhiali!",
ha riso:"Ci vediamo fra altri vent'anni",
poi dal portone accostato, prima di chiudere,
m'ha guardato:"Mi piacevi",
senza ridere, "quante notti t'ho sognato!"
mercoledì 7 novembre 2018
Finché esisterà miseria ci sarà ribellione – 9 e 10 novembre due giorni di solidarietà in Kavarna
Venerdì 9 novembre
ore 19,30 se magna...
ore 21,00 presentazione e approfondimento della lotta Mapuche e della lotta anticarceraria in Cile. Con alcuni solidali parleremo del '' Caso Security'', una discussione che ci porti a riflettere su come attaccare la repressione, per la libertà di tutti gli individui, senza confini.
Sabato 10 novembre
dalle 23 serata benefit a favore della lotta Mapuche e dei prigionieri libertari con eletro-tekno dj e live set
lunedì 5 novembre 2018
e anche questo raccontava Georg Trakl
L'acero rosso fruscia.
Al viandante appare l'osteriola in via.
Splendido gusto han vino novello e noci.
Splendido barcollar ebbro per il bosco bruno.
da "Poesie", Letteratura universale Marsilio ,
traduzione di Enrico De Angelis
Georg Trakl, novembre 1914
Von tödlichen Waffen, die goldnen Ebenen
Und blauen Seen, darüber die Sonne
Düstrer hinrollt; umfängt die Nacht
Sterbende Krieger, die wilde Klage
Ihrer zerbrochenen Münder.
Doch stille sammelt im Weidengrund
Rotes Gewölk, darin ein zürnender Gott wohnt
Das vergoßne Blut sich, mondne Kühle;
Alle Straßen münden in schwarze Verwesung.
Unter goldnem Gezweig der Nacht und Sternen
Es schwankt der Schwester Schatten durch den schweigenden Hain,
Zu grüßen die Geister der Helden, die blutenden Häupter;
Und leise tönen im Rohr die dunkeln Flöten des Herbstes.
O stolzere Trauer! ihr ehernen Altäre
Die heiße Flamme des Geistes nährt heute ein gewaltiger Schmerz,
Die ungebornen Enkel
- A sera risuonano i boschi autunnali
- d'armi letali, le auree distese
- e gli azzurri laghi, e dall'alto il sole
- rovina all'orizzonte, più oscuro; la notte abbraccia
- guerrieri morenti, il furioso lamento
- delle loro bocche in frantumi.
- Pure silenziosa si raduna fra i salici
- rossa nube, soggiorno di un dio furente,
- il sangue sparso, argentea frescura;
- tutte le strade sfociano in nera putredine.
- Sotto gli aurei rami della notte stellata
- vacilla l'ombra della sorella per la selva ammutolita,
- a salutare gli spiriti degli eroi, le teste insanguinate;
- e lievi risuonano nel canneto i sinistri flauti autunnali.
- O più fiera pena! O voi, are di bronzo,
- un possente dolore nutre oggi l'ardente fiamma dello spirito,
- i nipoti non nati.
domenica 4 novembre 2018
Pietro di Cristofaro: Algoritmi fottono la nostra mente
"Il bene è ciò che dà maggiore realtà agli esseri e alle cose, male ciò che gliela toglie"
Simone Weil
Simone Weil
sabato 3 novembre 2018
ORARIO DOMENICA
aaah! non hai ancora messo sul blog il mio
tormentato e tormentoso orario di novembre
ah! nessuno saprà mai che domani, Domenica, la
Libreria è aperta
ah! non verrà nessuno!
ah! FABER è CATTIVO
aH! IO SARò APERTA E NON VERRà
NESSUNO!
ah! l'agnello sacrificale!
ah! FABER cattivo
venerdì 2 novembre 2018
giovedì 1 novembre 2018
"Distanze", esposizione fotografica di Stefano Siano
E' iniziata Distanze, esposizione fotografica di Stefano Siano.
Le distanze sono pezzi di misura, sempre imponibili, obbligatoriamente personali, sono lo spazio tra i due piedi, l'attesa cortese per una signora, un toro che pensiamo sconsolato o una vetrina che protegge dalla pioggia.
Distanze sono i tentativi di ogni migrazione.
Stefano Siano ha attraversato senza scopo di viaggio l'Australia, il Giappone, l'Islanda.
Si è portato appresso, e noi con lui, il suo obiettivo fotografico, ulteriore distanza di vetro.
Questa è la sua prima esposizione, il primo racconto.
Questa è la sua prima esposizione, il primo racconto.
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