martedì 30 settembre 2014

Andrea Zanzotto: la natura, l’idioma. Il convegno internazionale a Pieve di Soligo, Solighetto e Cison di Valmarino dal 10 al 12 ottobre 2014


SU UN NUOVO CAMPO DI FAGIOLI -
SBUCATO COME MADELEINE -
SU DAI FORAMI DEL REMOTO BANCO DATI -

Resurrezione così tarda, im-
proponibile, ma
furiosamente
succulenta mia proprietà
Nell'ambito infinito di un solo sguardo
quale quale ritardo
quale ora me ne avviene
qual symmixis mi tiene?
Nel percorso infinito di uno sguardo
neonato, di neonato
con molle cera-testa inclinato
ai più fini sonni sabbiolini
non più PÈPI ma NINI
NINI dovunque - o quasi -
in cui perdersi tra poco tentando
i passi primi?
O fu gioia di soia -
o strana lana gitana -
no: PÈPI e NINI
e presto a cena
NINI ad uno ad uno degustati,
ditine pronte a camminare in cene
a cornucopie supreme,
scintille e polveri di sonnoamore
Annuendo a miriadi di destini
in quel lago di bianchi fiori di nini
che deliziata confusione di palpebre
e paroline e latte, che rigodon-canpanon
di anni, di lustri, di ore
tutti con lo stesso valore
Oh campo di nini di cui l'unica è questa
foto che resta
mais tout j' adore en mon jargon
et tout en mon jargon s'adore.


Note
Ricordando un campo che fu del mio fratello scomparso.
Pèpi: polenta e per estensione granturco. Nini: fagioli (petèl).
SSmmixis: fusione, mescolamento (gr.).
Sonni sabbiolini: ricordo del mago Sabbiolino che porta ai bambini ilson-
no spargendo la sabbia sugli occhi.
Rigodon-canpanon: rigodon, antica danza (fr.); canpanon: il saltellante
gioco della campana.
Jargon (fr.): gergo, favella particolare, anche verso di animali.

Crac Funding


                  TEN YEARS 2004-2014
            PROSEGUE LA CAMPAGNA CROWDFUNDING
PER LA STAMPA DEL CATALOGO DEI 10 ANNI DEL CRAC
SCADENZA 30 DICEMBRE 2014

Stiamo utilizzando ancora per poco l'attuale indirizzo mail, vi preghiamo pertanto di prendere nota del nuovo indirizzo per poterci inviare le vostre prossime comunicazioni
crac.cremona@gmail.com

"I libri nella mia vita"



Cominciò a chiedermi di James Joyce, T.S. Eliot, Walt Whitman, André Gide, Breton, Rimbaud, Lautréamont, Lewis Carroll, Monk Lewis, Heinrich Georg e Rainer Maria Rilke. Dico che me ne chiedeva più o meno come si chiederebbero notizie di un parente o di un comune amico. Ne parlava come se fossero tutti vivi, e lo sono, ringraziando Iddio. 



                                          Henry Miller, Il colosso di Marussi

domenica 28 settembre 2014

omaggio a Tancredi Nicoletti, Liutaio




Foto di Lino

possiamo fare musica ovunque


Qualche volta la Libreria Ponchielli è cinguettante


Silent Book Contest


William Burroghs

Nessun problema può essere risolto
 Quando una situazione diventa un problema non ha alcuna soluzione
I problemi sono per definizione senza soluzione
 Nessun problema può essere risolto
 e tutte le soluzioni
   conducono ad altri problemi.


La Libreria Ponchielli festeggia il ritorno della Libreria Utopia e il talento di Lucio Morawetz


sabato 27 settembre 2014

i FESTIVAL di POESIA



         "no, l'Arpa no ! L' Arpa no, no e no !"

Da " Quando eravamo froci " a Caporetto



La libraia oggi ha avuto un'intuizione.
Era intenta ad ammirare la foto di copertina del libro " Quando eravamo froci ", edizioni Il Saggiatore e pensava , osservando questo giro di danza di uomini abbracciati e felici, che c'è stato un tempo in cui le porte si sono aperte e siamo stati davvero, davvero vivi e lieti.
In quel momento è entrato qualcuno  in libreria che ha portato la  locandina di una conferenza su Caporetto.
Niente, assolutamente niente contro la riflessione sulla prima guerra  ma , anche voi,  sono certa, lo capite, dalla felicità di una danza, di una libera espressione a Caporetto.
Aiuto, cosa stanno facendo al nostro immaginario ?

                                                     teste decapitate
                                                      droni
                                                      stragi
                                                       bombe
                                                        donne uccise
                                                        libri paranoici


Perfavore, torniamo in  noi.
Lasciamoli soli , inascoltati

                                                        E se tornassimo a danzare abbracciati ?

giovedì 25 settembre 2014

LA DELAMAIN, dal 1906


LIBRERIA UTOPIA!


Newsletter del 24 settembre 2014
a cura di Libreria Utopia

Nota: per usare i link interni leggi la newsletter qui

In questo numero:


Cari lettori!
L’esodo della Libreria Utopia è terminato! Venerdì 26 settembre apriamo in via Marsala 2, nei locali fino a poco tempo fa occupati da un’ altra storica libreria milanese, l’Archivolto. Aprire e chiudere in diversi punti della città in così poco tempo, chiudere in Garibaldi per aprire Città Studi e tornare in Garibaldi in meno di due anni è stata un’esperienza inusuale che riteniamo però sintomatica dei tempi che stiamo vivendo : stiamo diventando una start up (per usare un termine alla moda) permanente. Fior di filosofi e sociologi, da Bauman a Maffesoli hanno teorizzato uno stato di impermanenza che sembra essere la cifra caratterizzante della società contemporanea, parlando di società liquida o teorizzando il nomadismo. Anche noi sentiamo incessantemente la necessità di cambiare e sperimentare nuove formule. Nel caso della nuova Utopia di via Marsala le novità hanno il sapore di un ritorno all’antico, una nuova formula di libreria che assomiglia più alle librerie di una volta che ai mega stores, forse con meno titoli ma con una maggiore cura nella scelta, con un assortimento meno ampio ma più profondo, come si dice nel gergo del marketing, vale a dire meno settori ma maggiore approfondimento nel catalogo. A questo proposito abbiamo introdotto una parte di libri usati per trovare titoli di saggistica e letteratura ormai spariti dal mercato. Stiamo poi, come vi accennavamo nell’ultima newsletter, sviluppando il progetto di diventare libreria editrice in formato digitale ed infine stiamo lavorando ad un rapporto più stretto con gli editori che per storia e sensibilità sentiamo a noi affini, con l’obiettivo di diventare una sorta di “casa dell’editoria di qualità e di ricerca”
ALLORA VI ASPETTIAMO PER L’APERTURA VENERDI’ 26 DALLE 10.00


A presto e buone letture! 


Versus Radio Popolare


... i miei riferimenti , i miei padri sono Hemingway, Joyce e perchè no, Benedetta Parodi...
trasmissione verso le due di ieri pomeriggio su Radio Popolare ....  

 

 L'unica cosa che fa progressi è la mediocrità 

Oscar Wilde

mercoledì 24 settembre 2014

Lha gyalo!!

da " Una parigina a Lhasa " di Alessandra David O' Neel  Voland edizioni

i gatti tuttofare ( " Il libro dei gatti tuttofare" T.S. Eliot ) Sandogatt era un Gatto Bucaniere/ che navigava a bordo di un veliero:/il più rude dei gatti fra le schiere/erranti all'ombra del vessillo nero.


Omaggio a Karel Capek

"Ho conosciuto Beda Folten- allora ovviamente si firmava sui quaderni di scuola Bedrich Foltyn- quando avevo poco più di sedici anni.Venivo infatti da fuori ed ero passato alla sesta ginnasiale dove studiava Folten; il caso, che così spesso decide le sorti dei giovani, mi fece sedere accanto a lui su un banco di scuola tutto inciso e sgangherato. ( da " La vita e l'opera del compositore Foltyn " edizioni Skira 2014)
Per favore, notate l' Ovviamente e Il caso,che così spesso decide le sorti dei giovani

martedì 23 settembre 2014

CONTRO L'INGIUSTIFICATA CHIUSURA DEL CRAC A CREMONA

CONTRO LA RE(A)AZIONE: CREMONA HA UCCISO L'ARTE 

 
Questa regolarità può certo convenire alla magggior parte degli uomini, ma non al povero fanciullo che si nutre di poesia, di sogni e di chimere, che pensa all'amore e alle fantasticherie: significa destarlo di continuo dal suo sogno sublime, non lasciargli un momento di quiete, ma soffocarlo riportandolo in questa nostra atmosfera di materialismo e buon senso che gli fa disgusto e terrore. 

Gustave Flaubert, Memorie di un pazzo




domenica 21 settembre 2014

Per i cent'anni di Emilio Villa


Et dans tout ça la Forte Flamme, 
ça tout fort la lui même lui dit qui dégringole
le tout lui même qui boulevers l'oscurur 
d' son Ȃ me même qui s'aime
qui sème ce qui s'aime, son  Ȃ me d'indifference
ou bien de déliverance, son épopée chanchate, épaisse, 
plus rare son Ȃ me poussée de périr
époussée, son époupée de la vestition,
son Ȃ me car mêle tout 

Emilio Villa, Letania per Carmelo Bene

trame d'autore


se leggi, sei sveglio


Chiloé (foto di Lino)



Ugo Pierri Simurg


Ugo Pierri



" E l' uomo misterioso le disse : " Se Vuoi la Perla devi entrare nella Gabbia".
Lei fu tentata ma, appena in tempo, si ricordò di una favola che le avevano raccontato da bambina dove la madre dice al figlio che sta partendo per il largo mondo : " Vuoi la focaccia o la mia benedizione ? "

dedicato a Kastanka, nel racconto di Cechov II


Ugo Pierri




" Quei due davvero volavano insieme , e non temevano il vuoto... "

UGO PIERRI




"C'era una volta una vecchina che aveva una mucca che faceva più latte di tutte le mucche del paese messe insieme. Immaginatevi l'invidia degli abitanti

Il grande, grande Ugo Pierri


Ugo Pierri dedicato a Kastanka, nel racconto di Cechov


mercoledì 17 settembre 2014

"IL PICCOLO PRINCIPE" DI MASSIMO GERANIO





MassimoGeranio, filosofo-pensatore vicino all'esistenzialismo di Sartre, innanzitutto e per prima cosa vive quella che è la contingenza mentre ciò che non è necessario e quindi l'esistenza in sé come puro concetto astratto l'ha lasciata da parte. Vive per quello che è, ovvero una persona, oltre a vivere per l'Arte e nell'Arte. S'interessa anche della phonè, e cioè la ricerca di un insieme di suoni che è diversa per ogni persona e che esprime la sua Anima,il suo modo di sentire e vedere le cose che fanno parte della realtà del suddetto Essere in questione. La phonè è un cantare parole “incomprensibli”, ma basate sulla musicalità degli accenti e dei fonemi prodotti, dati dalle pause e dalle parole scritte di un testo. Così si viene a creare una voce che è Musica. Massimo Geranio s'interessa di musica, discepolo di Luigi Pestalozza, ama il melodramma verdiano, l'Otello su tutti e qualsiasi compositore di musica classica contemporanea con predilezione per la musica dodecafonica. Oltre alla musica ufficiale da Berio a Luigi Nono, Maderna, Bussotti, l'Ubiconorabile è appassionato e grande conoscitore della musica rock-pop degli anni '60, di cui individua i tre più grandi geni e rappresentanti in Frank Zappa, David Bowie e Prince. Oltre che con l'Arte e Roberto Sanesi, suo Maestro e collaboratore sin dai tempi dell'Accademia di Brera, anche la musica è fondamentale nella sua Vita. Grande esperto e conoscitore di cinema, appassionato e grande amante di Michelangelo Antonioni, Peter Greenaway, Federico Fellini, John Carpentr su altri, fa anche Teatro, prediligendo la figura di Carmelo Bene, Kazu Ono, Carlo Cecchi... È legato alla figura di Ubu Roi e alla Patafisica, la scienza delle soluzioni immaginarie, inventata da Alfred Jarry su cui s'é tenuta nel dicembre 2013 la mostra “45 aspetti di Ubu”, presso la Galleria Studio Vundes di Milano


"L'essenziale è invisibile agli occhi", si dice ne "Il piccolo principe" di Antoine de SaintExupéry, perché è nel linguaggio, quelll'alone derridiano, che ritorna qui sotto forma di nuova linfa, nel lavoro di Massimo Geranio su tale opera ora in mostra presso la Libreria Ponchielli di Cremona. Qui la rosa si fa ripetizione intesa come "differenza senza concetto", delatore Deleuze, il fiore che cresce e fa capire il significato della vita al Principe, sotto il tratto della mano di Massimo Geranio, ritorna come un modulo che riappare anche nelle parti del suo lavoro, dove la rosa non è presente, ripresentandosi per esempio sotto forma di lampione. Il tratto di Massimo Geranio è scrittura, che struttura il linguaggio che l'artista porta avanti da tempo, così quel che è un tratto di un disegno, una linea di fuga, diviene creazione di una pianta che legata a rami e rizomi linguistici forma un linguaggio che dà voce a un grido di un Essere che fa parte di un mondo che cresce di pari passo con il suo linguaggio che riesce però allo stesso momento a far vibrare le corde di chi appartiene al reale, atto magico che ci fa sentire con-fusi al "Piccolo principe" di Massimo Geranio. 

mercoledì 10 settembre 2014

FESTIVAL DI INTERNAZIONALE FERRARA 3-5 OTTOBRE


poesia poesia poesia






Cari amici,
   sono venuto a sapere con molto dispiacere che, a meno di un improvviso 'colpo di reni' che realizzi un cambiamento di scenario, la rivista "Poesia" di Nicola Crocetti (e l'intera Casa Editrice Crocetti) saranno a breve costrette a chiudere.
   E' inutile che sottolinei presso di voi che amate e coltivate la poesia l'importanza che la rivista ha avuto in questi 28 anni di attività. A gennaio toccherà il numero 300, più di tremila poeti presentati, di trentacinquemila poesie pubblicate, un numero iperbolico di recensioni, un patrimonio iconografico impressionante. Chi di noi non ha scoperto su "Poesia" di Crocetti qualche poeta o qualche testo importante per il suo spazio interiore?

   Secondo me noi che amiamo la poesia (e specie se cerchiamo di esprimerci attraverso di essa) non possiamo permettere in totale indifferenza che un simile strumento di divulgazione, incontro, confronto e dialogo chiuda. Dobbiamo fare qualcosa.
    Vi sottopongo un'idea 'piccola', umile e forse insufficiente, ma che intanto consentirebbe, se trovasse adesioni, di arginare per un poco la paventata chiusura (questa sola mail conta circa 300 destinatari fra poeti e studiosi o amanti di poesia, che ho cercato di raccogliere un po' in giro, anche di colleghi che non conosco personalmente): e cioè che ciascuno di noi si impegni, secondo le sue possibilità

- A SOTTOSCRIVERE UN ABBONAMENTO A "POESIA",  possibilmente DA SOSTENITORE, con quota libera superiore a quella prevista;
- e/o a DONARE, magari invista del Natale, UN ABBONAMENTO A "POESIA";
- e/o a DIFFONDERE QUESTO APPELLO  presso i suoi amici interessati alla poesia, che possano aderire a questa operazione di - chiamiamolo così - 'mecenatismo interno' al mondo dei diretti interessati, che vi propongo di avviare;

   Sottolineo che l'operazione riveste un certo qual carattere di urgenza, se vogliamo tutti insieme contribuire a salvare uno strumento cui tutti abbiamo prima o poi fatto ricorso e speriamo di continuare a farlo.
   Su qualunque numero di "Poesia", come sul sito di Crocetti, si trovano gli estremi per sottoscrivere un abbonamento; in ogni caso, per praticità, mi permetto di copiarli qui sotto direttamente dal sito  ( http://www.poesia.it/abbona.htm )
  Scusate se mi sono permesso di rivolgervi questa proposta, e un caro saluto, vostro Alessandro Fo

abbonamenti e arretrati
  • Abbonamento annuale
    (11 numeri consecutivi dal primo logisticamente raggiungibile)
    :
    Italia: euro 50
    Paesi dell’Unione Europea
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    (Svizzera, Albania, Serbia etc)
    : euro70
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    : euro 100
  • Arretrati (Italia):: euro 8 a copia
    (per i nn.200, 223, 278 euro 15,00 ciascuno)
    ill numero 100 è esaurito
  • Arretrati annata intera (11 numeri, Italia): euro 60
    offerta valida solo per i privati.
  • Si consiglia il versamento sul conto corrente postale
    n. 43879204
    (CIN U ABI 07601 CAB 01600)
    IBAN IT37U0760101600000043879204
    BIC B P P I I T R R X X X
    intestato a:

    Fondazione Poesia Onlus
    Via E. Falck, 53
    20151 Milano


    oppure l’invio di un assegno al suddetto indirizzo.
  • Per informazioni o richieste scrivere a info@poesia.it



    Per gli abbonati di POESIA è previsto un regalo esclusivo:

    un CD a scelta tra quelli pubblicati nella collana
    Voci della poesia contemporanea(disponibili: MARIO LUZI, CORRADO CALABRÒ);

    oppure un volume a scelta tra i seguenti:

    Le parole esposte - Fotostoria della poesia italiana del 900

    Indice dei primi 100 numeri di POESIA
    Annuario 2002

  • Per gli ordini inferiori a euro 100 e per le spedizioni all’estero le spese postali sono a carico del destinatario.
  • I manoscritti non richiesti non si restituiscono.

BELLUSCONE FRANCO MARESCO: FATECELO VEDÈ !!!