venerdì 31 luglio 2020
A TUTTI GLI AMICI CHE STANNO SOFFRENDO PER AMORE
B.SUAREZ LYNCH, ESTUDIOS DANTESCOS (BUENOS AIRES 1891)
MYSTERY TRAIN
LEZIONE DI STORIA IN MUSICA MYSTERY
TRAIN
UN VIAGGIO
NELL’IMMAGINARIO AMERICANO
Con Alessandro Portelli, Gabriele Amalfitano, Margherita
Laterza, Matteo Portelli
Libertà, frontiera, industria, solitudine: il treno come
straordinaria
metafora della modernità americana. Un’attrice, Margherita Laterza, due
musicisti, Matteo Portelli e Gabriele
Amalfitano, e un americanista, Alessandro Portelli,
mettono in scena questa originale e particolarissima Lezione di
Storia, convocando, tra gli altri, Hawthorne e Dickinson, Woody Guthrie
e Bruce Springsteen, Elvis Presley e Johnny Cash.
Libertà, frontiera, industria, solitudine… il treno è
stato una straordinaria metafora della modernità americana. Nella seconda metà
dell’Ottocento e fino agli anni ‘50 del secolo scorso, la ferrovia è una
protagonista assoluta dell’immaginario americano, come simbolo di libertà ma
anche di solitudine, di progresso ma anche di lotte e scontri fra diverse classi
sociali. Ed è senza dubbio al centro della produzione musicale folk, blues e
rock. ‘Mystery Train’ è un viaggio tra note e parole nella storia e nella
cultura americana con Gabriele Amalfitano (chitarra e voce), Matteo Portelli
(tastiere e basso), Margherita Laterza (voce e letture) e Alessandro Portelli
(racconto).
Lo spettacolo è prodotto dagli Editori
Laterza in collaborazione con il Circolo Giovanni
Bosio.
Le date della
Lezioni in Musica:
I
biglietti sono già in vendita. Qui
tutte le info
La lezione è anche un podcast in 4
puntate disponibile sulle più diffuse piattaforme di distribuzione
(Spotify, Spreaker, Apple Podcast, Google Podcast, IHeartRadio) dal 27
luglio 2020. Ascoltalo qui.
27 luglio EPISODIO 1, “Un suono aspro ogni oltre
asprezza” (già disponibile)
30 luglio EPISODIO 2, “Il prezzo del
progresso”
3 agosto EPISODIO 3, “Note di libertà e
lontananza”
5 agosto EPISODIO 4, “Il treno non ferma più
qui”
Messaggio inviato agli iscritti alla Newsletter Laterza.
L’invio di messaggi non ha cadenza prefissata. |
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lunedì 27 luglio 2020
sabato 25 luglio 2020
venerdì 24 luglio 2020
Zadie
mercoledì 22 luglio 2020
Oumnà, Fabrizio Davini, Fuocofuochino editore
Sono stato dalle tue parti oggi, al Cambo.
Posso parlare come un autoctono ora.
Al Cambo? Che ci facevi?
Oumnà tanto non abita più lì, è una psichiatrica.
Deve averglielo detto Jacc.
Trovare tutto mi spaventerebbe,
anche se forse è vero che cerco tutto.
Se vi è possibile leggete il breve testo di Davini.
Prendetevi il colpo al cuore finale.
martedì 21 luglio 2020
Ernesto De Martino, "La fine del mondo"
"La fine del mondo" di Ernesto De Martino va ormai annoverato tra i classici del pensiero europeo contemporaneo. La presente edizione offre numerosi elementi di sostanziale novità rispetto a quella pubblicata da Einaudi nel 1977, e consente ai lettori di gettare nuova luce sul capolavoro del grande studioso. Il lavoro collegiale di valutazione critica dei materiali preparatori dell'ampio saggio rimasto incompiuto si è proposto di far emergere in tutta la sua portata un pensiero complesso, situato al punto d'incrocio tra antropologia, filosofia e storia, in cui convergono stimoli intellettuali di varia provenienza, rielaborati dall'autore in modo del tutto personale. A tale scopo i tre curatori hanno deciso sia d'inserire nel testo una selezione degli scritti filosofici piú rappresentativi, non presenti nell'edizione italiana, sia di porre in risalto i nessi strutturali tra le varie sezioni in cui si articola il progetto dell'opera: ciò ha comportato la revisione dell'intera architettura del volume, nel rispetto delle intenzioni dell'autore. Alla base dell'indagine sulle diverse declinazioni storiche del tema della «fine del mondo» vi è il bisogno di fare luce sul presente della civiltà occidentale, attraversata da una crisi che sembra corroderne le fondamenta dall'interno, avviandola verso un assai probabile declino. De Martino s'interroga sulle motivazioni profonde di questo complesso fenomeno, volgendo lo sguardo alla psicopatologia, alla filosofia, all'arte e alla letteratura. Lo studioso affronta una serie di nodi cruciali, che vanno dal senso di «spaesamento» dell'uomo d'oggi allo sfaldamento della memoria storica, in cui sono sedimentate le scelte culturali che contraddistinguono una determinata civiltà.
LE API DI VETRO, ERNST JUNGER
Il protagonista del romanzo, un ex ufficiale, è cresciuto prima delle grandi guerre mondiali in un ambiente dominato dall'ordine e dal diritto, educato in una rigida scuola militare, finché tra guerre e rivoluzioni assiste al crollo del suo mondo e alla nascita di un nuovo ordine con nuovi potenti. Tra questi un imprenditore geniale e spietato, fabbricante di sofisticati robot, che comanda indifferentemente su una materia meccanizzata e sugli uomini, anch'essi perfettamente integrati in un meccanismo rigido e inflessibile...
... come può vedersi stava già accadendo