mercoledì 27 febbraio 2013
Loos
L'uomo ama tutto ciò che serve alla sua
comodità e odia tutto ciò che lo infastidisce e vuole strapparlo dalla
posizione sicura che ha raggiunto. È per questo che ama la casa e odia
l'arte.
(Adolf Loos)
Raimondi Agorà
Comune di Castelverde
Provincia di Cremona
Centro Culturale Agorà
Giovedì 28 febbraio
ore 17.30
incontro con
Stefano Raimondi
Il poeta presenterà il suo ultimo testo
Per restare fedeli
Scritto in un tempo particolare, segnato da un grande abbandono affettivo e da eventi stravolgenti a
livello storico.
Presenterà Rosa Carotti
Provincia di Cremona
Centro Culturale Agorà
Giovedì 28 febbraio
ore 17.30
incontro con
Stefano Raimondi
Il poeta presenterà il suo ultimo testo
Per restare fedeli
Scritto in un tempo particolare, segnato da un grande abbandono affettivo e da eventi stravolgenti a
livello storico.
Presenterà Rosa Carotti
Veduta di Delft
LA VEDUTA DI DELFT
conferenza/spettacolo di François Kahn
su
“L’arte della pittura” di Jan Vermeer
e
“La morte di Bergotte” di Marcel Proust
“Mi hai detto di aver visto alcuni quadri di Vermeer; ti sei certo reso conto che essi sono i frammenti di uno stesso mondo, che si tratta sempre dello stesso tavolo, dello stesso tappeto, della stessa donna, della stessa nuova e unica bellezza, qualsiasi il genio col quale è stata creata..."
“La prigioniera” Marcel Proust
conferenza/spettacolo di François Kahn
su
“L’arte della pittura” di Jan Vermeer
e
“La morte di Bergotte” di Marcel Proust
“Mi hai detto di aver visto alcuni quadri di Vermeer; ti sei certo reso conto che essi sono i frammenti di uno stesso mondo, che si tratta sempre dello stesso tavolo, dello stesso tappeto, della stessa donna, della stessa nuova e unica bellezza, qualsiasi il genio col quale è stata creata..."
“La prigioniera” Marcel Proust
Ebbene, sì, Monsieur Bodìn!
Nell'ambito del corso di Teoria e analisi del film e dell'audiovisivo
della Prof.ssa Elena Mosconi
della Prof.ssa Elena Mosconi
il Dott. Jacopo Bodini
(Université Lyon 3)
(Université Lyon 3)
terrà una lezione dal titolo
Rileggere Truffaut con Deleuze:
immagini del desiderio in Jules et Jim
Facoltà di Musicologia Aula Magna
27 febbraio h 12,30-14,30
immagini del desiderio in Jules et Jim
Facoltà di Musicologia Aula Magna
27 febbraio h 12,30-14,30
Bestseller, che cosa c'è dietro un successo?
C'è bisogno di una agenzia di marketing e di una somma che vada dai 55 ai 230 mila dollari
Soren Kaplan, autore di «Leapfrogging»
Scalare le classifiche dei libri più venduti è un'impresa ardua
soprattutto per gli scrittori esordienti. Tuttavia da qualche tempo
ResultSource, società di marketing con sede a San Diego, offre a
sconosciuti autori la possibilità di raggiungere la vetta della
classifica dei bestseller d’economia del Wall Street Journal pagando
la modica cifra di 55.000 dollari. Se il novello scrittore vorrà
primeggiare nella prestigiosa lista dei libri più venduti del New York Times dovrà sborsare fino a 230.000 dollari. A denunciare questo trend è stato lo stesso quotidiano finanziario della Grande Mela
che in un articolo pubblicato qualche giorno fa ha raccontato la
tecnica usata dall'agenzia di marketing per far ottenere ai propri
clienti un successo editoriale insperato.
TECNICA DI MARKETING - La società di marketing, dopo aver
sottoscritto un contratto con l’ambizioso autore, acquista migliaia di
libri dello stesso scrittore prima della data di pubblicazione. In
questo modo attiva un boom di vendite che velocemente fanno entrare il
volume nelle classifiche dei libri più venduti. L'opera resta per
qualche settimana ai primi posti e poi improvvisamente le vendite
crollano. Tuttavia l'essere stato in vetta delle più rinomate
classifiche dei bestseller, permette all'autore di farsi conoscere,
magari di ottenere qualche buona recensione e soprattutto di partecipare
a conferenze e sottoscrivere consulenze lautamente pagate: «Pubblicare
un libro ti costruisce una credibilità - si legge sul sito dell'agenzia di marketing
- ma l'aver scritto un bestseller segna l'inizio di un'incredibile
carriera moltiplicando la possibilità di far conoscere il tuo pensiero e
di far crescere il valore delle tue consulenze». I CASI EDITORIALI - Come racconta il quotidiano economico americano grazie a questa tecnica, lo scorso agosto, Leapfrogging, libro scritto dall’esordiente Soren Kaplan, ha raggiunto il primo posto nella classifica del Wall Street Journal, vendendo oltre 11.000 copie. Poco dopo le vendite sono crollate, ma intanto lo scrittore era riuscito ad acquistare una discreta credibilità in ambito economico: «Avere ottenuto lo status di autore di bestseller - ha dichiarato Kaplan al Wall Street Journal - ha contribuito a rafforzare il mio ruolo di conferenziere e consulente». La stessa tecnica è stata usata a metà dicembre per far ottenere un grande successo a Networking is Dead, libro scritto da Melissa G Wilson e Larry Mohl. Secondo i dati della Nielsen BookScan, società che analizza le vendite dei libri negli Usa, nelle prime settimane il volume è riuscito a vendere un numero di copie sufficiente per entrare nella classifica dei bestseller di economia del Wall Street Journal. Poi all'improvviso le vendite si sono bloccate, ma il breve successo ha spianato la strada agli autori che hanno ottenuto non solo popolarità, ma anche incarichi vantaggiosi.
MANIPOLAZIONE DEL MERCATO - Naturalmente la manipolazione del mercato preoccupa molto gli editori e i rivenditori. Amazon, la società leader nel commercio di libri sul web, ha già fatto sapere che non farà più affari con l’agenzia di marketing. La Nielsen BookScan, da parte sua, sta cercando di prendere provvedimenti affinché questi trucchi non diventino la regola per aver successo sul mercato editoriale. Steven Piersanti, presidente della casa editrice Berrett-Koehler Publishers che ha pubblicato il libro di Soren Kaplan, ha spiegato di aver tentato di convincere il proprio autore a non rivolgersi alla ResultSource: Gli autori - ha rilevato l'editore - dovrebbero concentrarsi su obiettivi di lungo termine come costruire rapporti stretti con i propri potenziali lettori. Tuttavia per un giovane scrittore economico è davvero difficile far conoscere le proprie opere. Di diverso avviso la casa editrice John Wiley & Sons Inc. che apprezza il lavoro della ResultSource: «La sua è un’ottima strategia di marketing» taglia corto il portavoce della casa editrice
Francesco Tortora
lunedì 25 febbraio 2013
L'oracolo della Sibilla
Suonavano le chitarre all'incesso della dea.
profumi varii gravavano l'aria,
l'accordo delle chitarre si addolciva
da un vico ambiguo
nell'armonioso clamore della via
che ripida calava al mare.
Le insegne rosse delle botteghe
promettevano vini d'oriente
dal profondo splendore opalino
mentre a me trepidante
la vita passava avanti
nelle immortali forme serene
Dino Campana, Crepuscolo Mediterraneo
venerdì 22 febbraio 2013
giovedì 21 febbraio 2013
Le dieci trame più frequenti nei romanzi inediti (scritti da donne) che ho letti dal 18 agosto 2012 a oggi
1. Lei ama lui. Lui non sembrava uno stronzo, all’inizio, e invece lo era.
2. Lei ama lui. Lui sembrava uno stronzo, all’inizio, e invece non lo era.
3. Lei ama lui. Lui sembrava uno stronzo, all’inizio, ed era effettivamente tale.
4. Lei ama lui. Lui non sembrava uno stronzo, all’inizio, e in effetti non lo era (questa trama è particolarmente noiosa).
5. Lui ama lei, all’inizio sembrava uno stronzo, ma alla fine si scopre che non lo era.
6. Lui ama lei, all’inizio non sembrava uno stronzo, ma alla fine si scopre che lo era.
7. Lui ama lei, all’inizio non sembrava uno stronzo, e alla fine si scopre che effettivamente non lo era (questa trama è particolarmente noiosa).
8. Lui ama lei, all’inizio sembrava uno stronzo, e alla fine si scopre che in effetti lo era.
9. Lei e lui si amano, ma hanno dei problemi.
10. Un cavaliere misterioso arriva in città. Un bambino misterioso corre ad avvisare un vecchio misterioso. Il cavaliere e il vecchio si incontrano in un luogo misterioso per discutere del misterioso destino del bambino. Il cavaliere prende con sé il bambino e fa con lui un lungo misterioso viaggio per luoghi misteriosi: boschi misteriosi, valli misteriose, mari misteriosi, isole misteriose. Quando vengono catturati da misteriosi briganti, che per misteriosi motivi vogliono accopparli, il cavaliere e il bambino vengono misteriosamente salvati dal vecchio, misteriosamente apparso nel momento giusto (cioè all’ultimo momento). A quel punto si scopre che il capo dei briganti è il padre del bambino e il cavaliere (che non si è mai tolto l’armatura, né ha mai alzato la celata) ne è la madre: quanto al vecchio, scompare misteriosamente.
di giulio mozzi
da: http://vibrisse.wordpress.com/2013/02/19/le-dieci-trame-piu-frequenti-nei-romanzi-inediti-scritti-da-donne-che-ho-letti-dal-18-agosto-2012-a-oggi/#more-16958
Il più grande segreto dell’editoria: gli otto romanzi che nessuno ha mai avuto il coraggio di scrive
1. C’è un uomo. Poi non c’è più. Tra una cosa e l’altra, seicentonovantanove pagine (con illustrazioni).
2. C’è un uomo. Continua a esserci. Poi non si sa: il finale è aperto (ottocentotrenta pagine).
3. Ci sono un uomo e una donna. Non hanno niente a che vedere l’uno con l’altra. Non si conoscono nemmeno. Settecen- toquarantuno pagine dopo, è ancora così. Poi, all’improvviso (p. 742): mentre lui è dal barbiere a farsi aggiustare i richiamati (perché ha una certa età, ed è futilmente interessato al suo aspetto) lei muore calpestata nel sonno da una vacca sacra a Jawalpur (sua città natale).
4. C’è un uomo, ma la cosa è totalmente priva d’interesse: il romanzo parla d’altro per cinquecentosei pagine (primo tomo). C’è una donna che conosce bene, molto bene quell’uomo: e lo trova decisamente non interessante (secondo tomo, quattrocentoventi pagine, in prima persona: l’uomo non è nemmeno mai nominato, tanto è poco interessante).
5. Ci sono 345 donne e 344 uomini. Il romanzo racconta, in poco meno di novecento pagine, come fu che l’unico uomo rimasto scapolo ebbe come amanti 181 delle 345 donne. La narrazione è in prima persona: parla il criceto della donna n. 261 (che è telèpate, e riceve informazioni da moltissimi altri criceti).
6. Romanzo brevissimo: lui muore a pagina 3, e lì finisce il romanzo. Nelle pagine precedenti si spiega come e perché egli amasse molto il baccalà mantecato (alla veneziana, per intendersi), mentre lei lo trovava disgustoso.
7. C’è una donna, ma nessuno lo sa. Un funzionario ministeriale viene incaricato di risolvere il caso. Alla fine (quattrocentosessanta pagine) si scopre che la donna effettivamente c’è, ma il funzionario ministeriale (che è albino) non esiste.
8. Una coppia si ama teneramente e profondamente. Il 3 aprile 1976, dopo dieci anni di felicità, lui scopre che lei non è lei e lei scopre che lui non è lui. Vivono alri dieci anni da perfetti estranei, pur continuando a convivere per salvare le apparenze. Il 12 maggio del 1986 lei scopre che il suo attuale amante è in realtà il suo vero marito; lo stesso giorno il falso marito si suicida ingurgitando tre confezioni di fazzoletti Tempo (senza aprirle). Ma anche il suicidio è una finzione… Il romanzo termina (dopo millesettecen- tosettantanove pagine) lasciando in sospeso il lettore, e promettendo un séguito.
di giulio mozzi
da: http://vibrisse.wordpress.com/2013/02/20/il-piu-grande-segreto-delleditoria-gli-otto-romanzi-che-nessuno-ha-mai-avuto-il-coraggio-di-scrivere/#more-16963:
mercoledì 20 febbraio 2013
DAVID FOSTER WALLACE COME ANTIDOTO
" Ho finito col convincermi che ci sono una specie di vitalità e di sacralità senza tempo nella buona scrittura.
Il talento c'entra poco...il talento è solo uno strumento.
...si direbbe che la grande distinzione fra l'arte che vale e quella mediocre sia da ricercare nell'intento posto al cuore dell'arte, nei programmi della coscienza che si celano dietro il testo. "
David a tutti i librai della terra
lunedì 18 febbraio 2013
A(m)mazon
Neonazisti a guardia degli operai
Scandalo Amazon in Germania
Ondata di proteste dopo la denuncia tv sulle condizioni di lavoro
Dal nostro corrispondente Paolo LepriBERLINO - «È una vergogna, non ordinerò più niente», scrive un lettore della Bild, Franz Grescher. E non è certamente l'unico, perché il reportage della prima rete televisiva pubblica tedesca Ard sulle terribili condizioni di lavoro nel centro operativo di Amazon a Bad-Hersfeld, nell'Assia, ha sollevato un'ondata di proteste che il più grande gruppo di vendite sul web ha cercato di arginare. I cinquemila immigrati assunti temporaneamente per fare fronte alla crescita degli ordini nel periodo natalizio venivano sorvegliati e intimiditi da una milizia sospettata di avere legami con il mondo dell'estremismo di destra e degli hooligans. Le guardie esibivano i capi di abbigliamento della Thor Steinar, la marca simbolo dei simpatizzanti neonazisti, vietata in alcuni stadi tedeschi e tolta anche dal catalogo della stessa Amazon. La loro ditta si chiama «H.e.s.s. security», un nome sinistramente uguale a quello del braccio destro di Hitler.
Un frame del servizio della «Ard» sulle condizioni di lavoro di Amazon a Bad-Herfeld
Diana Löbl e Peter Onneken, i due giornalisti della Ard,
sono riusciti a documentare una situazione scandalosa, nonostante le
minacce ricevute dagli «addetti alla sicurezza». Migliaia di persone,
provenienti da tutta Europa ma soprattutto da Paesi in crisi come la
Spagna, parcheggiate in alloggi di fortuna nei dintorni del capannone di
Amazon, pagate senza contributi, alleggerite del 12 per cento di un
salario già misero dalle organizzazioni che si occupavano del
reclutamento, costrette a lunghi turni festivi e notturni, sottoposte a
misure di controllo tipiche di un campo di reclusione. Tra le tante
storie di disperazione, quella di una donna spagnola, Maria, allontanata
perché si era lamentata del luogo dove era stata mandata a dormire, o
di un'altra, Silvina, il cui contratto è scaduto improvvisamente tre
giorni prima di Natale perché le ordinazioni erano inferiori alle
attese. È dovuta tornare a casa.
E Amazon, che dice Amazon di queste nuove schiavitù del
ventunesimo secolo? Per quanto riguarda i gorilla che mantenevano
l'ordine, un portavoce ha dichiarato che la compagnia «non tollera
discriminazioni o intimidazioni». Le accuse sul comportamento delle
guardie saranno valutate e verranno eventualmente prese la «misure
opportune». Più in generale, la mega-azienda fondata da Jeff Bezos ha
sostenuto che in periodi di punta come quello natalizio viene assunto
personale temporaneo che ha l'opportunità di essere messo alla prova
«nella prospettiva di un impiego a lungo termine». Un modo come un altro
per fabbricare illusioni.La verità è invece che il caso tedesco non sembra essere isolato, tenendo conto di quanto era emerso in passato sulle durissime condizioni di lavoro (turni di dieci ore e pause di pochi minuti) nel magazzino di Amazon nella Lehigh Valley, in Pennsylvania, rivelate da un'inchiesta di Morning Call , e delle denunce provenienti più recentemente dalla stampa britannica. In un contesto caratterizzato dal rischio sempre più concreto di perdere il predominio nel settore dei libri, come ha scritto nei giorni scorsi il New York Times . Il fenomeno delle recensioni manovrate dietro le quinte ha diminuito infatti la fiducia del gruppo di Seattle, insidiato da nuovi social media come Goodreads.com che offrono modi diversi di promuovere, consigliare e condividere la lettura.
Naturalmente, Amazon non è certo l'unico cattivo in un mondo di buoni. Restando per esempio in Germania, va chiamato in causa un gruppo come Zalando, che vende online scarpe e abbigliamento, fondato nel 2008, oggi presente in dodici Paesi (tra cui l'Italia), un miliardo di euro di volume di affari nel 2012. Secondo molte testimonianze, nello stabilimento di Grossberen, a sud di Berlino, i lavoratori che vengono dalla Polonia sono costretti a ritmi produttivi massacranti. È arrivata un po' di acqua da bere gratuita a disposizione di tutti, raccontano, solo dopo l'intervento, dall'esterno, del sindacato ver.di e grazie, anche in questo caso, ad un servizio televisivo. Dentro tutti hanno paura. Gli altri non sanno, o non vogliono vedere.
16 febbraio 2013 (modifica il 17 febbraio 2013)
da: http://www.corriere.it/esteri/13_febbraio_16/neonazisti-a-guardia-degli-operai-scandalo-amazon-in-germania-paolo-lepri_d17ba192-77fa-11e2-add6-217507545733.shtml
sabato 16 febbraio 2013
venerdì 15 febbraio 2013
INCENDIO
Chi fosse la provincia e chi l'impero
non è il punto
il punto era l'incendio.
Lucio Battisti e Pasquale Panella, Hegel
giovedì 14 febbraio 2013
VALDOCA GUALTIERI
T E A T R O
V A L D O C
A
BOLOGNAFoyer del MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14
sabato 16 febbraio 2013 ore 17.30ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti
SERMONE AI CUCCIOLI DELLA MIA SPECIEdi Mariangela Gualtieri
CD audio + nuova edizione libro
presentazione e lettura dal vivoa seguire
conversazione con Piersandra Di Matteo e Carolina Talon Sampieri
È questa l’incisione di esordio di un progetto che prevede la registrazione delle raccolte di versi di una poetessa che ha fatto della vocalità la propria cifra. In essa si fissa un’esperienza singolare di equilibrio fra mano che scrive e voce che interpreta, forte del percorso compiuto in teatro e grata alla lezione di molti maestri della parola detta e scritta.
Il testo che ha il tono accorato, riflessivo ed esortativo dei sermoni, è in apparenza rivolto ai bambini, ma è dedicato in realtà a tutti coloro che hanno cura dell’infanzia, che ne avvertono la potenza, la meraviglia, la genialità, il dono, la leggerezza.
La pubblicazione viene distribuita da Teatro Valdoca Editore e disponibili nelle librerie e nei siti online indicati su www.teatrovaldoca.org.
***
Valdoca ricorda:
Ora non hai più pauraSeconda parte della Trilogia della gioia
CASALECCHIO DI RENO (BO)Teatro Pubblico (già Teatro Testoni)
lunedì 11 e martedì 12 marzo 2013 ore 21.00
per info e biglietteria: www.teatrocasalecchio.it
BOLOGNAFoyer del MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14
sabato 16 febbraio 2013 ore 17.30ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti
SERMONE AI CUCCIOLI DELLA MIA SPECIEdi Mariangela Gualtieri
CD audio + nuova edizione libro
presentazione e lettura dal vivoa seguire
conversazione con Piersandra Di Matteo e Carolina Talon Sampieri
È questa l’incisione di esordio di un progetto che prevede la registrazione delle raccolte di versi di una poetessa che ha fatto della vocalità la propria cifra. In essa si fissa un’esperienza singolare di equilibrio fra mano che scrive e voce che interpreta, forte del percorso compiuto in teatro e grata alla lezione di molti maestri della parola detta e scritta.
Il testo che ha il tono accorato, riflessivo ed esortativo dei sermoni, è in apparenza rivolto ai bambini, ma è dedicato in realtà a tutti coloro che hanno cura dell’infanzia, che ne avvertono la potenza, la meraviglia, la genialità, il dono, la leggerezza.
La pubblicazione viene distribuita da Teatro Valdoca Editore e disponibili nelle librerie e nei siti online indicati su www.teatrovaldoca.org.
***
Valdoca ricorda:
Ora non hai più pauraSeconda parte della Trilogia della gioia
CASALECCHIO DI RENO (BO)Teatro Pubblico (già Teatro Testoni)
lunedì 11 e martedì 12 marzo 2013 ore 21.00
per info e biglietteria: www.teatrocasalecchio.it
venerdì 8 febbraio 2013
BONA FLECCHIA
Come il suo amico Rick Gekoski che gridava " Ehi, lì fuori c'è qualcuno ? " anche la libraia si interrogava sulla cosa.
Ieri però ,come da un lontano pianeta gentile, al telefono una voce timida ha chiesto :
" Avete ancora l'Ulisse tradotto da Bona Flecchia ? Ho letto sul vostro blog..."
Purtroppo la libraia non aveva più, ma , come dire, quella voce ,quella domanda l'hanno rallegrata per tutto il giorno.
Lì, fuori , c'è qualcuno .
Ieri però ,come da un lontano pianeta gentile, al telefono una voce timida ha chiesto :
" Avete ancora l'Ulisse tradotto da Bona Flecchia ? Ho letto sul vostro blog..."
Purtroppo la libraia non aveva più, ma , come dire, quella voce ,quella domanda l'hanno rallegrata per tutto il giorno.
Lì, fuori , c'è qualcuno .
giovedì 7 febbraio 2013
mercoledì 6 febbraio 2013
FINALE DI PARTITO
Marco Revelli " Finale di partito " edizioni Einaudi
Bel titolo ( il più creativo del mese ) e bel testo.
Marco Revelli ci aiuta sempre a far chiarezza
Bel titolo ( il più creativo del mese ) e bel testo.
Marco Revelli ci aiuta sempre a far chiarezza
domenica 3 febbraio 2013
a Timbuctu 28000 manoscritti salvati su carretti tirati dagli asini
per cinque giorni e cinque notti i librai di Timbuctu hanno infilato in sacchi di juta 28000 manoscritti e , su carretti tirati da asinelli,li hanno portati in salvo
venerdì 1 febbraio 2013
case editrici e libraie
La libraia insiste a collocare i libri all'interno della loro casa editrice.
Per questo viene continuamente rimproverata da persone che le dicono : " Dove sono i settori ?Perchè cavolo lei non mette i libri di storia tutti insieme ? Vuole che io perda una mattina a cercare dove cavolo sono i libri di storia ? Uno qui, uno lì ..."
La libraia arrossisce e cerca di spiegare che non sono uno lì e uno qui ma all'interno delle loro rispettive case editrici che , a loro volta, sono un pensiero che si svolge nel tempo,con intuizioni,errori ,arresti,slanci creativi. Insomma,anche le case editrici raccontano una storia, la loro e quella degli uomini che le hanno costruite.
Come potrebbe,la libraia,disperdere in piccoli ,infantili contenitori chiamati settori tutta la ricchezza di Einaudi o il fulgore di Adelphi,o il gioco irriverente e acuto di Stampa Alternativa o il rigore stupendo della passata Bollati Boringhieri. Come smembrare il corpo dell' incantevole Bruno Mondadori di Francesco Cataluccio ?
Per questo viene continuamente rimproverata da persone che le dicono : " Dove sono i settori ?Perchè cavolo lei non mette i libri di storia tutti insieme ? Vuole che io perda una mattina a cercare dove cavolo sono i libri di storia ? Uno qui, uno lì ..."
La libraia arrossisce e cerca di spiegare che non sono uno lì e uno qui ma all'interno delle loro rispettive case editrici che , a loro volta, sono un pensiero che si svolge nel tempo,con intuizioni,errori ,arresti,slanci creativi. Insomma,anche le case editrici raccontano una storia, la loro e quella degli uomini che le hanno costruite.
Come potrebbe,la libraia,disperdere in piccoli ,infantili contenitori chiamati settori tutta la ricchezza di Einaudi o il fulgore di Adelphi,o il gioco irriverente e acuto di Stampa Alternativa o il rigore stupendo della passata Bollati Boringhieri. Come smembrare il corpo dell' incantevole Bruno Mondadori di Francesco Cataluccio ?
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