“Ma saremo costretti, saremo costretti a
imparare. Perché voi siete messi in un modo che non solo non avete
amici. Voi siete talmente soli che non avete nemmeno nemici.”
in Fuga nel futuro c’è questo dialogo:
“Ma non si può lavorare sempre…”.
“Non puoi” disse Vadim con rammarico. “Io, per esempio, non posso. Alla fine si arriva a un’impasse e non si ha altra scelta che divertirsi
" Allora- scrive Dostoevskij- succedeva così, tra i giovani: si riunivano in due, tre e:" Se leggessimo Gogol' signori?", e si sedevano e leggevano, magari per tutta la notte. Allora moltissimi, tra i giovani, erano come toccati da qualcosa, era come se aspettassero qualcosa."