giovedì 31 ottobre 2013
mercoledì 30 ottobre 2013
La politica dei distributori
Glossa a Bolloni Bollani Billoni
("Grande è la confusione sotto il cielo")
martedì 29 ottobre 2013
lunedì 28 ottobre 2013
versus ISBN EDIZIONI : ovvero, il traduttore , chi è costui ?
Le edizioni ISBN si apprestano a ripresentare " I quattro libri di lettura " di Tolstoj ,con nostra grande felicità. Nella nostra Libreria sono ancora presenti 2 copie dell'edizione TEA 1989, traduzione a cura di Nicola Odanov rivista da Mario Monti.
Cerchiamo di verificare se si tratti della stessa traduzione ma la scheda che la Casa Editrice propone ignora completamente la necessità di indicare il traduttore.
BABINO, LO SCIOCCO
Un giorno, uno sciocco si mise in viaggio per vedere il mondo e per farsi ammirare. Trovò sul suo cammino dodici case disabitate...
TEA edizioni 1989
Cerchiamo di verificare se si tratti della stessa traduzione ma la scheda che la Casa Editrice propone ignora completamente la necessità di indicare il traduttore.
BABINO, LO SCIOCCO
Un giorno, uno sciocco si mise in viaggio per vedere il mondo e per farsi ammirare. Trovò sul suo cammino dodici case disabitate...
da " I quattro libri di lettura" , Lev Tolstoj
traduzione di Nicola Odanov rivista da Mario Monti
TEA edizioni 1989
domenica 27 ottobre 2013
sabato 26 ottobre 2013
" Grande è la confusione sotto il cielo "
Attenzione, stanno arrivando dagli editori e quindi vengono poi da noi evasi, volumi recanti bolloni con sconti promozionali o prezzi di vendita diversi da quelli indicati in copertina.
E' per noi materiamente impossibile rimuoverli dai titoli sui quali non applichiamo sovrasconti o campagne.
Le nostre promozioni vengono indicate e sono evidenziate
tramite banner.
In caso di dubbio potete controllare nella sezione documenti lo sconto di
acquisto relativo ai volumi in oggetto.
Mi scuso per questa ennesima complicazione comunque non dipendente
dalla nostra volontà.
Buona giornata
Maurizio "
giovedì 24 ottobre 2013
Jarry
"Faustroll si congedò quando la notte era ancora sospesa, come un papa, a quattro dei punti cardinali. E avendogli chiesto perché non volesse rimanere a bere fino alla seguente caduta momentanea del sole, si levò nell'asse, e, con i piedi sulla nuca di Bosse-de-Nage, scandagliava a prua la nostra rotta.
Mi confidò che aveva paura di essere sorpreso, volgendo il tempo di sigizia quasi al termine, dalla marea discendente. E io fui còlto da timore, perché noi vogavamo sempre dove non c'era acqua, tra l'aridità delle case, e costeggiavamo in quel momento i marciapiedi di una piazza polverosa. Capii che il dottore parlava della marea della terra, e credetti che fosse ubriaco, oppure io, e che il suolo fuggisse al nadir, come un basso virtuale sottratto da un incubo. Ora so che oltre il flusso dei suoi umori e la diastole e la sistole che muovono il suo sangue circolare, la terra muove dei muscoli intercostali e respira verso il ritmo della luna; ma la regolarità di questa respirazione è dolce, e pochi uomini ne sono informati".
Mi confidò che aveva paura di essere sorpreso, volgendo il tempo di sigizia quasi al termine, dalla marea discendente. E io fui còlto da timore, perché noi vogavamo sempre dove non c'era acqua, tra l'aridità delle case, e costeggiavamo in quel momento i marciapiedi di una piazza polverosa. Capii che il dottore parlava della marea della terra, e credetti che fosse ubriaco, oppure io, e che il suolo fuggisse al nadir, come un basso virtuale sottratto da un incubo. Ora so che oltre il flusso dei suoi umori e la diastole e la sistole che muovono il suo sangue circolare, la terra muove dei muscoli intercostali e respira verso il ritmo della luna; ma la regolarità di questa respirazione è dolce, e pochi uomini ne sono informati".
Alfred Jarry, Gesta e opinioni del dottor Faustroll, patafisico
Rivisitando Alice Munro
"Un racconto (una libreria), affermavo, non è una strada su cui ci si incammina, è piuttosto una casa. Uno ci entra, ci sta dentro un pò, vaga qua e là, si sistema dove vuole e impara come ogni stanza e ogni corridioio siano collegati tra loro, come il mondo esterno sia modificato dalle finestre attraverso le quali lo si osserva. Anche l'ospite, il lettore, subisce un cambiamento ritrovandosi in quello spazio chiuso, che sia ampio e accogliente o pieno di passaggi tortuosi, che sia arredato con sfarzo o con rarefatta semplicità. Può tornare in quella casa, in quella storia, ogni volta che vuole e ci troverà sempre qualcosa che non aveva notato prima. E scoprirà che la casa ha un solido senso di sé, di qualcosa che è stato costruito per ragioni di interna necessità e non solo per proteggere o incantare il visitatore. Scrivere una storia così, longeva e indipendente, è la mia speranza, da sempre".
la vostra libraia
UGO PIERRI, ottobre 2013 Italo Svevo
Nella vecchiaia tali incontri sono come in un libro stampato le parole messe in corsivo; hanno un rilievo tutto proprio. Per varie ragioni non ho mai dimenticato Cima.
Italo Svevo, Le Continuazioni, Confessioni di un vegliardo
( La rivolta possibile ) di Anna Paulinich
l' impressione
che stagioni pur lontane
non fossero perdute...
Complici le parole
la luce nella sala
e i vostri " occhi pieni"
avrei fermato il tempo
nella perfezione del momento
-Lettura magistrale, signora-
- Grazie, ma il merito non è mio,
è il contenuto che aiuta-
Credevo di essere
solo il tramite
d'una struggente narrazione
e invece, inevitabilmente,
toccata nel cuore
vi ho amati tutti
Anna Paulinich ( dopo la lettura di " Diversamente giovani "
di Adriana Aroldi )
mercoledì 23 ottobre 2013
Attenti al lumpen.
La buona Adelphi ha recentemente ripubblicato un romanzo (o romanzetto, appunto) del titanico Roberto Bolano -mi scuso per l'ignoranza informatica, non so far comparire una tilde o qualcosa che le somigli- imprimendogli un titolo che ha incuriosito parecchi di noi: Roberto Bolano- Un romanzetto lumpen. Il dubbio ha iniziato a serpeggiare quando ci si è resi conto che l'altrettanto buona Sellerio aveva già edito il suddetto titolo, traducendolo però quel "lumpen" come "canaglia". Non sembra granchè come distanza, o differenza, ma ad un occhio più teso, il generico "canaglia" si lascia andare ad una certa sottile ironia, poichè gioca di astuzia sulla differente interpretazione: è il romanzetto ad essere canaglia o è una canaglia che fa romanzetto? Ecco, la lettura Adelphi non lascia tanto spazio all'interpretazione, dato che il termine "lumpen" indica genericamente una condizione di alienazione dalla propria classe socioeconomica di appartenenza, quantomeno in un contesto marxista; a volerla mettere giù semplice, può essere tradotto, a livello molto generico, come "sottoproletariato". Capita però che mi balzi agli occhi la ricerca eccezionale di P.Bourgois e J.Schonberg, dove per circoscrivere grossolanamente, salvo poi rimuovere le varie difficoltà e incrostazioni del concetto, una comunità di eroinomani statunitensi si usa il concetto composto "abuso lumpen". Attenzione, però. "Lumpen", qui, è usato dagli autori per descrivere una condizione strutturale di vulnerabilità sociale, corporea, economica e psicologica le cui cause sono state oscurate. Cara Adelphi...
martedì 22 ottobre 2013
lunedì 21 ottobre 2013
domenica 20 ottobre 2013
Nodier
"Ecco il bibliofilo e vi preciso che si tratta di uno degli ultimi della specie. Oggi l'amore per il denaro ha avuto il sopravvento: i libri non hanno alcun interesse.
L'opposto del bibliofilo è il bibliofobo. I grandi signori della politica, i grandi signori della banca, i grandi uomini di Stato, i grandi uomini di lettere in genere sono bibliofobi. [...] C'è una specie di bibliofobo a cui posso perdonare la brutale antipatia verso i libri, la cosa più deliziosa al mondo dopo le donne, i fiori, le farfalle e le marionette; parlo dell'uomo saggio, sensibile e poco colto, che ha preso in antipatia i libri per l'abuso che se ne è fatto e per il male che fanno".
Charles Nodier, L'amante dei libri.
sabato 19 ottobre 2013
Il Casuario, tra caso e destino
Claudicante dal sinistro
pede
mi porto dietro i miei
quatrossi
dentro ai rivi per i trivi
e dietro ai fossi
vado per la ruggine di
strade
per contrade, per sciarade
incontro varie fantasie
d'uomini
i miei condomini sono i
miei mali
i miei squali, i miei
sodali, senza i quali
fors'anch'io batterei
l'ali
non fumante, pel polmone
traballante,
traballo dentro al male
letterario
la mia effige filologica
bastante
è il casuario, strano e
bello
(si dice, poverello)
uccello, incapace di
volare.
Jacopo Narros
mercoledì 16 ottobre 2013
fiera del libro di francoforte
"Nei corridoi semivuoti della Fiera di Francoforte il declino italiano
diventa palpabile. Spazi abbandonati, con rade sedie. Stand- quelli
rimasti- con dimensioni ridotte, in una patetica ostentazione di
parsimonia. Esondazione dei vicini. Turchi proliferanti, di nuovo
conquistatori. Azerbagiani con imbarazzanti ritratti del loro leader,
identici a quelli di Berlusconi. Islamici e slavi assortiti
tutt'attorno, in un assedio sempre più stretto. Gli altri stanno meglio:
francesi in compagnia di cinesi e giapponesi, inglesi insieme agli
americani, tedeschi - perchè padroni di casa, ma soprattutto perchè
tedeschi - da soli..
A casa nostra gli sguardi un po' febbrili e un po' fissi di chi pensa solo al taglio dei costi e all'abbassamento dei prezzi, senza aver ben chiaro che la seconda mossa annulla la prima. Idee poche, immaginazione e inventiva - quel che si può stucchevolmente chiamare creatività- ancor meno."
Gian Arturo Ferrari
Centro Nazionale del Libro e della Lettura ( Cepell )
A casa nostra gli sguardi un po' febbrili e un po' fissi di chi pensa solo al taglio dei costi e all'abbassamento dei prezzi, senza aver ben chiaro che la seconda mossa annulla la prima. Idee poche, immaginazione e inventiva - quel che si può stucchevolmente chiamare creatività- ancor meno."
Gian Arturo Ferrari
Centro Nazionale del Libro e della Lettura ( Cepell )
Un'Ora
Un'ora
da un' idea di Giovanni
Uggeri
Microconferenze,
letture, autobiografie,
omaggi a, racconti,
esperienze, ipotesi,
visioni
Il giovedì, ore 18:30
ORALITÀ, COMUNICAZIONE ,
CONDIVISIONE
ATTENZIONE! “ Un'Ora “
si svolgerà nella Sala Bianca, del Ristorante “Il Violino” ( di fianco alla
Libreria)
Ringraziamo con
gratitudine Luca, che come sempre , ci accoglie
Quinto giovedì, 17
ottobre
Programma:
“ HIC SUNT LEONES ”
Ultimo incontro dei
tre dedicati alle letterature scandinave,
a cura di Roberto Pagani
Enrik Ibsen (1828-1906) È considerato il padre del
teatro moderno, per aver introdotto nel genere le dimensioni più intime e
controverse della borghesia ottocentesca, mettendone a nudo le ipocrisie e il
profondo maschilismo. Verrà introdotta l’opera che ha dato uno schiaffo sonoro
alla moralità borghese del tempo: “Et Dukkehjem” (Casa di Bambola), che marca
l’avanzamento (tutt’ora insuperato) dei Paesi scandinavi nell’avanguardia
Europea in tema di questioni morali e diritti. Con questo dramma (1879)
iniziarono le discussioni e le polemiche delle prime battaglie femministe.
Knut Hamsun (1859-1952), premio Nobel per la
letteratura nel 1920, è una delle figure più controverse della letteratura
europea. Pioniere della letteratura psicologica, si pone contro il naturalismo e
rappresenta nelle sue opere la frammentarietà dell’io, caratterizzando
l’individuo per la sua dimensione inconscia e irrazionale. Fu vittima di un
feroce processo per il suo presunto sostegno al partito di Hitler. L’eredità
letteraria lasciata da Hamsun include anche l’eterno dibattito sulla figura
dell’autore, forse tanto frammentaria e sfaccettata quanto le sue
opere.
Verranno lette pagine da “Casa di bambola” di Ibsen e da “Un vagabondo
suona in sordina” e “Fame” di Hamsun, letture a cura di Massimo Geranio e
Roberto Pagani.
DIVERSAMENTE GIOVANI
(LA CASCINA)
di Adriana Aroldi
Edizione
autoprodotta
Il libro narra di un'infanzia e di
un'adolescenza in cascina riflettendo su quanto abbiamo guadagnato e quanto
perduto: “ Sono tornata molti anni dopo a vedere quei luoghi... nessuna
famigliola d'anatre a immergere il capo in cerca di pesciolini... Le rondini non
gridavano più, fiori pochi”.
Si racconta anche di rivolte sociali,
inimmaginabili nel mondo attuale, di quanti hanno voluto affermare la loro
dignità e quella del lavoro. Si spera che la loro memoria sia di ispirazione a
chi oggi desidera far sentire la propria voce.
Anna Paulinich leggerà alcuni brani
dell'opera.
***Le seggioline
comodissime su cui sedete sono gentilmente offerte da il Ristorante “Il Violino”
che ringraziamo con gratitudine e
amicizia.
domenica 13 ottobre 2013
sabato 12 ottobre 2013
mercoledì 9 ottobre 2013
martedì 8 ottobre 2013
Suicidio e Weltanschauung
Eugène Delacroix, La morte di Catone
Suicidi a
confronto: Suicidi dell'antica Roma: confrontare il suicidio di
Catone l'Uticense, che si strappa l'intestino a mani nude, con il
suicidio più raffinato di Annibale, che si avvelena sessantenne alla
corte di Antioco III re di Siria, suo ultimo alleato contro i Romani;
o al suicidio in età neroniana di Petronio, che si fa tagliare le
vene, e poi richiudere, e poi riaprire, e morì negli agi come
addormentato (Tacito, Annales); il suicidio per veleno è meno
virile. Forse la donna teme la distruzione estetica del
proprio corpo (Ceronetti, Insetti senza frontiere); Cleopatra
si fa mordere il seno dall'aspide, e con lei Marco Antonio; è un
suicidio simile a quello di Annibale, un suicidio “orientale”,
raffinato; sembra strano ma la concezione politica si vede anche da
come uno si uccide: il repubblicano Catone non ha misure dolci, la
mollezza orientale non gli interessa (ma qui forse sto parlando di
Catone l'Uticense come se fosse Catone il Censore).
Jacopo Narros
lunedì 7 ottobre 2013
sabato 5 ottobre 2013
venerdì 4 ottobre 2013
grazie,danke sehr,merci beaucoup,thank you
grazie a tutti coloro che ieri sera, nel freddo, nel vento che soffiava gelido, sono rimasti ad ascoltare le voci che raccontavano poesie di Heaney, commedie settecentesche, fughe in avanti di giovani uomini.
grazie a Giovanni Uggeri che " Un'ora " ha voluto e curato, grazie a Vincenzo Montuori e alla sua poesia che ripara, grazie a Roberto Pagani che ci ha introdotto alle letterature scandinave,grazie a Flavio Bissolati, Francesca e Roberto Pagani, Sonia Secchi, Jacopo Sgarzi che hanno interpretato con talento l' "Erasmus Montanus" di Ludvig Holberg, grazie a Flavio Bissolati con " Lo Strabiliante Ritorno di Mister Humbert Cumberdale ovvero Il Leggendario Onnipotente Divoratore dell' Universo ovvero Un Titolo Scemo per Una Storia Scema ovvero La Storia di Uno Scemo".
Grazie alla Piazza che rende tutto metafisico e ci ricorda che insieme si sta bene.
martedì 1 ottobre 2013
Un'ora: quarto incontro, 3 ottobre 2013 ( portate lo scialle )
Un'ora
da un'idea di
Giovanni Uggeri
Microconferenze,
letture, autobiografie,
omaggi a,
racconti, esperienze, ipotesi,
visioni
Il
giovedì, ore 18:30
(e
se piove? si rimanda!)
Quarto giovedì, 3 ottobre
ORALITÀ, COMUNICAZIONE , CONDIVISIONE
____________________________
Seamus Heaney: La riparazione della poesia
a cura di Vincenzo Montuori
Con letture di testi dai librirari “Veder cose”(1997) e
“Station Island” (1992).
“Faccia
di lentiggini, testa di volpe, bacello di ginestra,
Folletto
dei pioppi, piccolo ramo di felce:
Da dove
era scappata fuori?
Come un
desiderio desiderato
E sparito,
fu lei che scelsi per il gioco dei segreti
E a lei
bisbigliavo. Quando giocavamo a marito e moglie”
Seamus
Heaney, Station Island, 1992
Ludvig Holberg
“Erasmus Montanus o Rasmus Berg”
“Erasmus Montanus o Rasmus Berg”
Commedia del 1722
Secondo incontro dei tre dedicati alle letterature scandinave
Presentazione
Presentazione
a cura di Roberto Pagani
Interpretazione affidata alle voci di: Roberto Pagani, Flavio
Bissolati, Sonia Secchi, Francesca Pagani e Jacopo Sgarzi.
Considerato il padre della letteratura dano-norvegese, Holberg
(Bergen 1684, Copenaghen 1754) è una figura dalla forte dimensione
internazionale,l'alter-ego scandinavo di Molière, autore di
numerose commedie che han costituito la base del teatro danese. Ha
scritto,tra l'altro, il celebre “Viaggio sotterraneo di Niels Klim”e una
parodia dell'Eneide, Peder Paars, poema eroicomico . Poco conosciuto
nel nostro Paese, è stato tra i primi a introdurre in letteratura
l'idea tipicamente scandinava che vede la cultura come patrimonio
collettivo e non come appannaggio di un'élite o elemento di
differenziazioni sociali.
Rilettura di “Lecchiamo i manifesti” di Jacopo Narros
Ad ogni nostro rendez – vous, rileggeremo affidandola a voci e
a interpretazioni sempre diverse la poesia di Jacopo Narros
“Lecchiamo i manifesti” , riflessione sull'emarginazione di una
generazione. Finalmente questo giovedi la lettura sarà affidata alla voce propria
dell'autore.
Lo
Strabiliante Ritorno di Mister Humbert Cumberdale
ovvero Il
Leggendario Onnipotente Divoratore dell'Universo
ovvero Un Titolo
Scemo per Una Storia Scema ovvero
La Storia di Uno
Scemo.
Lettura
a cura di Flavio Bissolati
***Le seggioline
comodissime su cui sedete sono gentilmente offerte dal Caffè Portici
del Comune,
di Nicola e Stefania che
ringraziamo con gratitudine e amicizia.
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