LEZIONE DI STORIA IN
MUSICA
MYSTERY
TRAIN
UN VIAGGIO
NELL’IMMAGINARIO AMERICANO
Con Alessandro Portelli, Gabriele Amalfitano, Margherita
Laterza, Matteo Portelli
Libertà, frontiera, industria, solitudine: il treno come
straordinaria
metafora della modernità americana.
Un’attrice, Margherita Laterza, due
musicisti, Matteo Portelli e Gabriele
Amalfitano, e un americanista, Alessandro Portelli,
mettono in scena questa originale e particolarissima Lezione di
Storia, convocando, tra gli altri, Hawthorne e Dickinson, Woody Guthrie
e Bruce Springsteen, Elvis Presley e Johnny Cash.
Libertà, frontiera, industria, solitudine… il treno è
stato una straordinaria metafora della modernità americana. Nella seconda metà
dell’Ottocento e fino agli anni ‘50 del secolo scorso, la ferrovia è una
protagonista assoluta dell’immaginario americano, come simbolo di libertà ma
anche di solitudine, di progresso ma anche di lotte e scontri fra diverse classi
sociali. Ed è senza dubbio al centro della produzione musicale folk, blues e
rock. ‘Mystery Train’ è un viaggio tra note e parole nella storia e nella
cultura americana con Gabriele Amalfitano (chitarra e voce), Matteo Portelli
(tastiere e basso), Margherita Laterza (voce e letture) e Alessandro Portelli
(racconto).
Lo spettacolo è prodotto dagli Editori
Laterza in collaborazione con il Circolo Giovanni
Bosio.
Le date della
Lezioni in Musica:
- Venerdì 4/9 - Modena - Giardini di
Palazzo Ducale
- Sabato 5/9 - Bologna - Chiostro
dell’Arena del Sole
- Domenica 6/9 - Roma - Cavea
dell’Auditorium Parco della Musica (ore 21.00)
- Martedì 8/9 - Milano - Teatro Franco
Parenti (ore 21.30)
La lezione è anche un podcast in 4
puntate disponibile sulle più diffuse piattaforme di distribuzione
(Spotify, Spreaker, Apple Podcast, Google Podcast, IHeartRadio) dal 27
luglio 2020. Ascoltalo qui.
27 luglio EPISODIO 1, “Un suono aspro ogni oltre
asprezza” (già disponibile)
30 luglio EPISODIO 2, “Il prezzo del
progresso”
3 agosto EPISODIO 3, “Note di libertà e
lontananza”
5 agosto EPISODIO 4, “Il treno non ferma più
qui”