Un'ora
al
giovedì ore 18.30
davanti
alla Libreria Ponchielli
(e
se piove? si rimanda!)
Ricomincia
l'amatissimo appuntamento "Un'ora", nato da un'idea di
Giovanni Uggeri.
Microconferenze,
letture, autobiografie,
omaggi a , racconti, esperienze, ipotesi,
visioni.
ORALITA',
COMUNICAZIONE E CONDIVISIONE
Primo
giovedì,12 settembre:
Franca
Piazzi Zellioli (poesia dialettale), "Ades, quand serum là"
Franca
Piazzi Zellioli sta per compiere, regalmente, i suoi 81 anni. Di sè
dice di appartenere, in parte, all'Ottocento. Per noi, supera il
tempo. Scrive poesie in italiano e dialetto cremonese, un
dialetto sapiente che tocca temi classici: gli affetti familiari, le
stagioni, il passare del tempo, "el vulirse beèn". Temi
talmente abusati da molti, troppi poeti mediocri che rischierebbero
di fare di lei una poetessa dell'ovvietà. In verità Franca Piazzi Zellioli fa suoi questi temi come si canta un ritornello che da tanto
tanti ripetono, ma è il tono, il tono di questa voce, che rende il
ritornello unico.
Giovedì
12 settembre ci leggerà una scelta delle sue poesie dialettali sul
trascorrere delle stagioni. L'accompagneranno Vincenzo Montuori,
riconosciuto poeta cremonese, che cercherà di definirne il percorso
nella tradizione. E la intervisterà Federico Biolchi che, per età e
cultura era avvezzo, prima di incontrarla, a mancare
assolutamente di rispetto alla poesia dialettale.
Aureliana
Baldani (esperienza), "Un asilo metafisico: percorsi filosofici
dai 3 ai 6 anni. La fascinosa linea dei giochi pensiero e parola
nella scuola dell'infanzia"
A.
B., insegnante nella scuola dell'infanzia, ha pensato che i bambini
abbiano accesso ad una sorgente interpretativa della vita, della
realtà, dell'esistente visibile e non che noi, colpevolmente,
ignoriamo.
Ha
deciso dunque di mettersi in ascolto, di ritenere un dono quella
visione così diversa dalla nostra. Per anni ha riflettuto, ha
studiato tecniche, ha rassicurato i suoi piccoli allievi che
veramente qualcuno trovava ammirevoli le cose che stavano pensando e
che la loro parola era significante.
Giovedì
12 settembre ci racconterà la sua intuizione, il suo percorso.
L'accompagnerà
Paolo Bonini, studioso di estetica.
A.T.
(microconferenza), "Simone Weil: un pensiero altro"
"Per
risolversi a un simile sforzo di analisi critica basta aver compreso
che esso permetterebbe a chi vi si impegnasse di sfuggire al contagio
della follia e della vertigine collettiva tornando a stringere per
conto proprio, al di sopra dell'idolo sociale, il patto originario
dello spirito con l'universo." -S.Weil
Uno
dei cuori pensanti del pensiero libertario propone una sua
riflessione su Simone Weil, la cui voce suona ancora come una delle
più grandi interrogazioni del secolo scorso.
Omaggio
a Jacopo Narros (omaggi a), "Lecchiamo i manifesti"
Federico
Biolchi leggerà "Lecchiamo i manifesti", poesia di Jacopo
Narros.
J.
N., autore de "Il Senzaventre" (ed. Tapirumè),
collaboratore di Lapisvedese,autore di testi coltissimi che hanno
raccontato con precisione le domande della sua generazione (precaria,
desolata, tradita), ancora una volta riflette su questi temi.
Federico
Biolchi, "Caro vecchio amico"
A
5 anni dalla scomparsa, David Foster Wallace resta tuttora sulla
scena letteraria come modello, o maestro. Per alcuni è soprattutto
un amico, che pur affrescando una modernità (o surmodernità,
per dirla con Augè) convoluta e grottesca,resta sempre presenza
costante, un essere-nel-mondo che dà fiducia alle storie e alla
loro forza, un dono letterario ed esistenziale che narra un universo
pulsante dove sentirsi meno soli. Federico Biolchi leggerà un brano
da "La scopa del sistema", primo romanzo dell'autore, in
cui traspare la grande "fame" del bulimico homo
oeconomicus, nel suo essere individuato come "altro" da
tutto il resto.
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