Joyce detestava profondamente l'establishment letterario a lui contemporaneo. Secondo me, sentiva probabilmente che prima o poi sarebbe stato canonizzato da persone simili a coloro che lo avevano respinto per tutta la vita, e per reazione decise di trasformare il proprio testo in un vero e proprio campo minato, godendo in anticipo all'idea che, anni dopo la sua morte, l'uno o l'altro dei suoi enigmi sarebbe esploso di tanto in tanto, causando qualche disastro nel panorama letterario.
René Girard, Triangoli alla francese nello Shakespeare di James Joyce, in Shakespeare. Il teatro dell'invidia, Adelphi, Milano 2002.
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