C'è un quadro di Klee che si chiama Angelus
Novus. Vi è rappresentato un angelo che sembra in procinto di
allontanarsi da qualcosa su cui ha fisso lo sguardo. I suoi occhi sono
spalancati, la bocca è aperta, e le ali sono dispiegate. L'angelo
della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato.
Là dove davanti a noi appare una catena di avvenimenti, egli vede
un'unica catastrofe, che ammassa incessantemente macerie su macerie e le
scaraventa ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i
morti e riconnettere i frantumi. Ma dal paradiso soffia una bufera, che
si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che l'angelo non può più
chiuderle. Questa bufera lo spinge inarrestabilmente nel futuro, a cui
egli volge le spalle, mentre cresce verso il cielo il cumulo delle
macerie davanti a lui. Ciò che noi chiamiamo il progresso, è questa
bufera.
Walter Benjamin, Sul concetto di storia (1940)
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