lunedì 2 giugno 2014

...


Se questa Europa non si darà come compito prioritario un cambiamento di pensiero che riparta dalle donne, senza compassionevoli concessioni, e dai generi plurali che la costituiscono e la abitano, è del tutto inutile che ci si limiti ad "aggiustamenti" di rotta, perché è questo il terreno di quella mutazione antropologica, in cui si esprimono le necessità e le urgenze di una vita più degna che richiama un nuovo esercizio delle libertà politiche e istituzionali.
 
Tiziana Villani

Nessun commento:

Posta un commento