«Una profonda oscurità velava ormai la Terra, la luna saliva rossa in cielo. Leggero, senza sforzare un solo muscolo, il cavallo filava rapido per selve silenziose, paeselli, città dormienti, cime innevate svettanti fino alle nubi, e poi ancora oltre, librandosi su templi torreggianti, rosoni variopinti, regali cripte a cielo aperto in cui riposavano sovrani dalle corone ingioiellate che rilucevano al chiaro di luna… E ancora, sopra pascoli verdi e flutti spumeggianti abitati da creature marine, sopra il volo stesso degli uccelli, sopra cimiteri solitari in cui vagavano pallide figure spettrali…»
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