Raccolta di una esperienza di pensiero di gruppo nella Sicilia del '61-'62. Danilo Dolci organizza e guida riunioni in un locale di Spine Sante di Partinico, che vede lavoratori trovarsi e condividere uno spazio di pensiero comune, cucendo insieme un nuovo tessuto di coscienza civile.
Un cavallo bianco va più veloce di un cavallo nero? Il bianco rende più leggero un cavallo? Da che cosa dipende la velocità con cui si sposta un cavallo? Forse il bianco rende più leggeri, forse potrebbe essere che anche i ferri degli zoccoli non ben sistemati appesantiscano i cavalli neri; se il cavallo bianco è stanco corre piano? Ma da che cosa dipende la velocità di un cavallo?
E' possibile, suggerisce Libera, che se una cosa ci piace di più vorremmo che fosse vera. Se ci piacciono i cavalli bianchi, vorremmo che fossero anche i più veloci. Ma per essere sicuri che sia vero, dobbiamo sperimentarlo.
E' così che Libera apre la strada ad un desiderio di pensiero profondo: cosa desideriamo? Come ci relazioniamo con quello che desideriamo e con quello che accade realmente? Qual è il nostro strumento per conoscere? Noi vorremmo che le stelle parlassero tra di loro, ma bisogna vedere se è vero.
Ed è Bruna che si aggancia ad un corale pensiero doloroso, ma necessario: diciamo che gli uomini siano fratelli, perché lo desideriamo. Ma che cosa accade attorno a noi? Che cos'è questo essere fratelli se esiste la mafia? Per essere fratelli bisognerebbe fare insieme.
Danilo Dolci, con la collaborazione di Franco Alasia, porta con pienezza e profonda consapevolezza queste conversazioni, che suggeriscono, indicano, sostengono la necessità di uno spazio comune, di confronto, di pensiero all'interno del
quale siano le domande e la necessità di dare vita ad un pensiero critico a guidare verso un cambiamento.
F.
- Danilo Dolci
Non Esiste il Silenzio
Einaudi, Torino, 1974 -
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