giovedì 7 luglio 2016

Danilo Montaldi, Saggio sulla politica comunista in Italia 1919-1975, Edizioni Colibrì



 

E' uscito il volume Saggio sulla politica comunista in Italia di Danilo Montaldi, per Colibrì Edizioni.

A proposito del Partito Comunista Italiano, Natalia Ginzburg scriveva;

Vorrei che il Partito comunista fosse numeroso e forte. Però vorrei che la sua forza riuscisse a non assumere i connotati del potere politico. Vorrei che fosse una forza di natura perplessa, dubitosa, pessimista e incerta. Una forza fatta, se così si può dire, di precarietà e fragilità […] Vorrei che il Partito comunista andasse al governo. Vorrei però che andasse al governo senza diventare mai un partito di governo. Vorrei che, nell’andare al governo, ci andasse non già con le caratteristiche dei vincitori ma con quelle dei perdenti. Vorrei che riuscisse a governare senza mai smarrire il bene supremo dell’incertezza e della fragilità.
Si dirà che, in questo modo, i governi non reggono nemmeno un giorno. Eppure deve esistere la possibilità d’una forza che rifiuta i connotati ottimisti della vittoria, e conserva, nella vittoria, il pessimismo degli sconfitti. D’una forza che conserva il ricordo delle persecuzioni viste o subite e detesta la forza al di sopra di ogni cosa.

Arabeschi, in Natalia Ginzburg, Non possiamo saperlo. Saggi 1973-1990, a cura di Domenico Scarpa, Torino, Einaudi (tratto da Lettere da vicino. Per una possibile reinvenzione della sinistra, a cura di Laura Balbo e Vittorio Foa, Torino, Einaudi, 1986, pp. 118-121)

stessa fonte del post appena precedente

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