mercoledì 26 novembre 2014
William Butler Yeats, Per amica silentia lune, Se edizioni 2009
"Ho sempre cercato di avvicinare la mia mente a quella dei poeti indiani o giapponesi, delle vecchie donne del Connacht, delle medium di Soho, dei conversi che nella mia immaginazione vedo sognare in un monastero medievale i sogni dei loro villaggi, dei dotti che per ogni cosa rimandano agli antichi; da sempre cerco di immergere la mia mente nella mente universale ... da sempre cerco di liberarla da tutto ciò che proviene dalle assemblee e dai comitati, dal mondo come è visto dalle università e dalle città popolose; per riuscirci ho mormorato formule ed evocato spiriti, ho frequentato medium, mi sono immerso con gioia in tutto ciò che affrontava grandi questioni con immagini sensuali o frasi stimolanti, accettando dalle scuole astratte solo pochi termini tecnici, così antichi da sembrare architravi spezzate..."
dedicato a Giuliana Ruberti, psicoanalista
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