martedì 11 gennaio 2011


una spesa diversa è possibile: ecologica, economica, solidale

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Vincitore del ViaEmiliaDocFest 2010, festival del documentario di Reggio Emilia


film "Il suolo minacciato" è stato realizzato per denunciare il progressivo e irrecuperabile consumo di territorio di una delle zone agricole più fertili di Italia, la pianura Padana, ma non solo di questa allo scopo di sensibilizzare la popolazione sul tema urgente. Nel lungometraggio, attraverso interviste a urbanisti, sociologi, esperti di ecologia, ma anche agricoltori e allevatori, si analizza il fenomeno della cementificazione, le cause, le conseguenze.
In particolare per quanto concerne le cause:
- la crescita del numero di edifici non riflette una vera necessità della popolazione, né dal punto di vista abitativo (la popolazione italiana non sta crescendo negli ultimi decenni, anzi) né da quello industriale (non si contano i distretti industriali “fantasma”, zeppi di capannoni completamente vuoti). Il vero motore di questa corsa al mattone è la speculazione da una parte e la necessità dei comuni di avere le risorse economiche per far fronte alle spese comunali correnti, risorse che non vengono più fornite dallo stato. I Comuni svendono così il loro territorio per incamerare gli oneri di urbanizzazione, senza considerare che utilizzano una risorsa finita per sopperire ad un bisogno (le spese amministrative correnti) che non si esaurirà mai
Da qui la denuncia delle conseguenze:
- la cementificazione impoverisce il paese di territorio agricolo necessario per rispondere alla domanda di risorse alimentari che sarà sempre crescente (si costruisce nelle pianure più fertili)
- la cementificazione distrugge il territorio in modo irreversibile: occorrono millenni affinché un territorio precedentemente cementificato abbia di nuovo le caratteristiche adatte per essere utilizzato come territorio agricolo
- la cementificazione diffusa su vaste aree extraurbane (il fenomeno dello sprawl, e cioè la rapida e disordinata crescita di aree cittadine) devasta il paesaggio e produce aumento di traffico automobilistico, aumento del consumo di risorse, aumento dell’inquinamento
- la cementificazione selvaggia produce costi sociali che si esprimono nel disagio di vivere in un paesaggio degradato che non viene più riconosciuto come proprio luogo di appartenenza, in quartieri dormitorio che mancano di luoghi di aggregazione sociale, nella necessità di trascorrere ore in automobile per spostarsi dal luogo di residenza al luogo di lavoro .
Nel film vengono anche descritti modelli alternativi possibili: l’Inghilterra, la Francia, ma soprattutto la Germania adottano già da anni politiche per ridurre il consumo di territorio, salvaguardare il terreno agricolo e boschivo e concentrare l’edificazione; questo nella consapevolezza che l’edificato è già più che sufficiente che lo sviluppo economico non è necessariamente e indissolubilmente legato alla distruzione del territorio.

Nicola Dall'Olio, coniugato, è nato a Parma il 5/03/1969. Si è laureato in scienze geologiche (1994) e filosofia (2003) ed ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in ecologia (2008) presso l'Università degli Studi di Parma. Attualmente lavora per il Servizio Agricoltura della Provincia di Parma occupandosi dei rapporti tra agricoltura e ambiente, di pianificazione territoriale e di fonti energetiche rinnovabili. Dal dicembre 2007 è presidente dell'Azienda Agraria Sperimentale Stuard, azienda speciale di proprietà della Provincia di Parma. E' nel comitato direttivo del WWF locale e membro di ASPO Italia (Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio). Nel 2009 ha scritto, per conto di Regione Emilia Romagna e Provincia di Parma, soggetto e sceneggiatura di un documentario sul paesaggio della Via Emilia. Nel biennio 2008-2009 ha promosso e curato, per conto dell’Azienda Agraria Sperimentale Stuard, la produzione di un notiziario televisivo settimanale sull’agricoltura e di una serie di cortometraggi sulla biodiversità agricola parmense trasmessi da una emittente TV locale. Nel 2006 ha coordinato la produzione di un filmato di sensibilizzazione multilingue sui rischi e gli impatti del cambiamento climatico nell’ambito del progetto comunitario INTERREG ACCRETe (Agricoltura e Cambiamenti Climatici). E’ alla sua opera prima come regista.


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