sabato 8 novembre 2025

Cemal Sureya

 

 

... Su, attraversa i giardini attraversa i ponti passa dai ponti ai parchi perditi nei vicoli

chiusi in città senza luce

vattene vattene vattene

Anche gli amori pretendono cura proprio non impari 

 

 

SOMS, TORRE DE' PICENARDI

 

F.I.D.U.CI.A. Festival: il cinema che racconta l’ambiente e accende la speranza

Dal 20 novembre 2025 al 30 aprile 2026 la Soms di Torre de’ Picenardi ospita la quarta edizione. Un viaggio attraverso opere provenienti da tutto il mondo per riflettere sulle sfide ecologiche del nostro tempo

IN QUESTA GIORNATA DOLCE, AMAMI


 

venerdì 7 novembre 2025

Due fanno uno e uno fa nessuno. Arte Relazionale

 

l'Arte Relazionale

 

L'arte relazionale è un
movimento artistico contemporaneo che si concentra sulle interazioni sociali e le relazioni umane come elementi centrali dell'opera, anziché sulla produzione di oggetti estetici tradizionali. Teorizzata dal critico francese Nicolas Bourriaud, questa corrente trasforma gli spettatori in partecipanti attivi, spostando l'attenzione dal prodotto finale al processo creativo, all'interazione e all'esperienza collettiva

L' ARTE RELAZIONALE, MAXXI

 

giovedì 6 novembre 2025

Ma chère Franca,

tu verras, je passerai —

pas aujourd’hui, peut-être demain,

je ne sais pas quand.


Tu sais, j’aime le matin,

la lumière tant qu’elle dure,

car c’est un grand bien

pour les mots et les couleurs.


Tu verras, je viendrai,

et toi, Franca, tu seras surprise,

et tu me demanderas mes poèmes.


Tu sais, ils sont simples.

Ils racontent,

et toi tu aimes les récits d’amour,

l’amour perdu,

celui qu’on ne rencontre plus

que dans les rêves ou dans les poèmes.


Ces poèmes-là.


Tu verras, je passerai

même quand la lumière tombera, faible.


Je viendrai dans ce petit nuage,

dans l’obscurité,

plein d’images et de mots.


Je viendrai,

et je te raconterai.


(Poesia di Prospero)


FRANCA

           cremona novembre 2025


Mia cara Franca vedrai che passeró non oggi forse domani non so quando.


Sai amo la mattina, la luce finché dura che è un gran bene per le parole e i colori.


Vedrai che verró e tu Franca rimarrai sorpresa e mi chiederai le mie poesie.


Sai sono semplici.

Raccontano e tu ami i racconti d'amore l'amore perduto che non si incontra più, se non nei sogni o nelle poesie.


Quelle poesie.


Vedrai che passeró anche quando la luce cadrà fioca. 


Verrò in quella nuvoletta nel buio piena di immagini e di parole.


Io verrò e ti racconterò.


(Traduzione della prima poesia a cura di Prospero)

mercoledì 5 novembre 2025

Libreria Kafka, Buenos Aires. (Lino B.)


 Libreria Kafka, a Buenos Aires. 

 Compra e vende libri usati.


(Foto e testo di L.B)

Immanuel Wallerstein, Alla scoperta del sistema mondo, Manifestolibri 2010. In Libreria

 Le strutture e le contraddizioni del sistema-mondo dell’economia capitalistica nell’analisi di Immanuel Wallerstein, uno dei più originali e innovativi scienziati sociali del presente. In questa raccolta organica dei suoi scritti più importanti Wallerstein ripercorre sul lungo periodo i processi dell’espansione liberista fino alla sua crisi, affrontando tutti i nodi più rilevanti posti dall’indagine teorica del capitalismo contemporaneo: la critica delle teorie della modernizzazione, il nazionalismo, il razzismo e l’etnicità, la struttura di classe e l’egemonia geopolitica, i rapporti centro/periferia, il significato e la storia dei movimenti antisistemici, le prospettive che si aprono con la crisi del dogma e della pratica liberista.Il capitalismo storico, il sistema-mondo e i movimenti antisistemici. Un  omaggio a Immanuel Wallerstein | Rifondazione Comunista

sabato 1 novembre 2025

A San Daniele Po con WU MING 1

 Giovedì 20 novembre
SAN DANIELE PO (CR)
Memorie d’acqua: il Po e il clima che cambia
Il progetto LIFE CLIMAX PO incontra Wu Ming 1
h. 18:30, Museo Paleontologico
via Faverzani 11.

'Riflettendo su queste righe (da L' iNDIPENDENTE) che ringraziamo

 

“I dipendenti di Amazon che firmano questa lettera credono nella costruzione di un mondo migliore, non nella costruzione di bunker in cui potersi rintanare”, conclude il comunicato, riferendosi alla tendenza di alcuni superricchi a predisporre rifugi nel timore che un’ipotetica intelligenza artificiale generale possa destabilizzare la società in modo violento. “Vogliamo che i benefici promessi dall’IA diano a tutti più libertà di giocare e rilassarsi, di trascorrere del tempo con le proprie famiglie e con gli amici, di emozionarsi a contatto con la natura, di creare, di sentirsi al sicuro essendo chi siamo”.

venerdì 31 ottobre 2025

L' Orma, Il ritorno di Isaak de Vriendt

 Il ritorno di Isaak de Vriendt

Chi vuole morto il poeta e insigne giurista Isaak Joseph de Vriendt? A doverlo scoprire è un suo disilluso e fascinoso amico, l’agente dei servizi segreti britannici L.B. Irmin. Figura eminente dell’ebraismo ortodosso più conservatore, de Vriendt è in pericolo di vita: tra le tante cause, una relazione clandestina con un giovane arabo e la posizione pubblica ripetutamente espressa contro il sionismo, che ritiene colpevole di voler ridurre il popolo eletto a un semplice Stato-nazione.
Tra mercati, stanze d’albergo e redazioni di giornali di partito, Irmin ricostruisce i fili di un intrigo che si allarga a dismisura mostrando una città divisa e un’umanità attraversata da passioni inconciliabili. Gerusalemme è una polveriera pronta a esplodere nel primo sanguinoso scontro tra ebrei e arabi in Palestina.
Pubblicato nel 1932 e ispirato a un attentato politico che pochi anni prima aveva sconvolto la città, Il ritorno di Isaak de Vriendt è stato scritto, secondo le parole dello stesso autore, contro un’epoca in cui «le forze del militarismo e del nazionalismo erano ovunque in ascesa».

Arnold Zweig (1887-1968) è stato un prolifico scrittore tedesco di origine ebraica. Marxista e pacifista, ha narrato la Prima guerra mondiale in romanzi di grande successo. Con l’ascesa del nazismo, nel 1933 fu costretto a emigrare in Palestina. Scettico del progetto sionista, dopo il 1948 si stabilì nella Germania dell’Est, di cui divenne una figura culturale di primo piano. Fu insignito del premio Kleist (1915) e del premio Lenin per la pace (1958).







 Sabato 22 novembre tuttə a Roma.

Facciamo salire la marea contro la violenza patriarcale !

Insieme al Centro Sociale Bruno e alle compagnə di Verona e Trento stiamo organizzando un autobus per partecipare alla manifestazione!


ORARI:

• Partenza da Trento (Funivia) ore 4:30

• Rovereto Nord (casello autostradale) ore 5:00

• Verona Nord (casello autostradale) ore 6:00

• Mantova Nord (casello autostradale) ore 6:30

• Arrivo a Roma (Anagnina) ore 12:00

• Ritorno da Roma (Anagnina) ore 20:00 e rientro a Trento ore 04:00


INFO:

• bagno sul bus (ci sarà comunicato più avanti, in alternativa ci saranno più fermate durante il tragitto)

•ci sarà almeno una fermata in autogrill (ci assicureremo che avvenga in un luogo con servizi accessibili)


COSTO

•40€ andata e ritorno 


Puoi pagare la tua quota, o lasciare un biglietto sospeso per far viaggiare qualcun altrə, portando la quota di persona alle nostre assemblee settimanali o contattandoci per modalità di pagamento tipo PayPal! 


Per info:

Livia 320 022 0565

Patty 345 646 7227


IL POSTO SARÀ CONFERMATO SOLO AD AVVENUTO PAGAMENTO.


Siamo marea🔥


LA MISURA È COLMA E LE MAREE GLOBALI PER LA PALESTINA LIBERA INDICANO LA ROTTA. PER L'AUTODETERMINAZIONE DEI CORPI E DEI POPOLI, CI VOGLIAMO VIVƏ E LIBERƏ, A LA LUCHA!🔥

giovedì 30 ottobre 2025

Diane di Prima

 



& nessuno ‘ possiede ‘ la terra
si può averla
in uso, nessuno deve averne di più
di quella che può lavorare, lavorarla lui stesso e la famiglia
non lasciamo che nessuno lavori per qualcuno
eccetto per amore, e quello che fai in più del
necessario darlo alla tribù
un Common-Wealth, un bene comune
Nessuno di noi ha risposte, pensa
a queste cose.
Verrà il giorno che dovremo avere risposte
.Stream Diane di Prima Memorial Tribute Pt. 1: Revolutionary Letters and  Other Poems by LIVE! From City Lights | Listen online for free on SoundCloud


Da che parte stai? Il film, oggi a Piadena


mercoledì 29 ottobre 2025

DONNA


 

Le piccole persone, Anna Maria Ortese

 

Più volte nei suoi interventi pubblici Anna Maria Ortese ha denunciato i delitti dell'uomo «contro la Terra», la sua «cultura d'arroganza», la sua attitudine di padrone e torturatore «di ogni anima della Vita». E lo ha fatto pur nella consapevolezza che il suo grido d'allarme sarebbe stato accolto con impaziente condiscendenza da chi sembra ignorare che ciò che rende l'uomo degno di sopravvivere è la sua «struttura morale: intendendo per morale ogni invisibile suo rapporto, ma buon rapporto, con la vita universale». Quel che ignoravamo è che tali interventi, che additavano nello sfruttamento e nel massacro degli animali, nella natura offesa e distrutta il nostro più grande peccato, non erano isolate e volenterose prese di posizione, bensì la punta emergente di un iceberg. Un iceberg rappresentato da decine e decine di scritti inediti, nei quali la Ortese è andata con toccante tenacia depositando quel che le dettava la sua «coscienza profonda», vale a dire la memoria, riservata a pochi e supremamente impopolare, «delle “prime cose” preesistenti l'universo» – in altre parole, la visione che la abitava. Scritti di cui qui si offre una calibrata selezione e che nel loro insieme si configurano come un vero e proprio trattato sull'unica religione cui la Ortese sia stata caparbiamente fedele: la religione della fraternità con la natura.

A cura di Angela Borghesi.  (da Adelphi, che ringraziamo)

... e rendiamo grazie a Angela Borghese per la bellezza di questa presentazione) 


martedì 28 ottobre 2025




I dettagli 
Si incastrano
Nella luce 
Che è ora
Che più non sarà
Da adesso
In un quadro 
Ora perfetto
Già ora storto


 

sabato 25 ottobre 2025

Caffé Greco

 


(da Libreria Ponchielli)

Festa religiosa sincretica sulle Ande peruane


 (foto di Raffaello Rosa)

Asja Lacis

 Nessuna fretta di definire i miei rapporti d'amore in una forma....

                                          Asja

 

"Lei  poteva appunto uscire  dal portone, girare l'angolo e salire sul tram: ma dei due dovevo essere, a ogni costo, il primo a vedere l'altro. Perchè se lei m'avesse sfiorato con la miccia del suo sguardo, io sarei volato in aria come un deposito di munizioni-"

 

                                                                   Walter Benjamin  Strada a senso unico (1928)  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dietrich Bonhoeffer

 Copertina del volume: Poesie

Dietrich Bonhoeffer

 "se il capo «permette al seguace che questi faccia di lui il suo idolo, allora la figura del capo si trasforma in quella di corruttore… Il capo e la funzione che divinizzano sé stessi scherniscono Dio». 

 

                                                          Berlino, 1932 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2

se il capo «permette al seguace che questi faccia di lui il suo idolo, allora la figura del capo si trasforma in quella di corruttore… Il capo e la funzione che divinizzano sé stessi scherniscono Dio». Bonhoeffer fa i suoi riferimenti a Hitler.

venerdì 24 ottobre 2025

" Nel nido dei serpenti", Zerocalcare...a giorni

 zerocalcare

ARCHIVIO , una storia altra

 La biblioteca di Babele dei movimenti. Intervista all'Archiv... | cheFare

elèuthera novità - "Carte irrequiete. La memoria dei movimenti" di Pezzica e Valacchi

 

Dal 31 ottobre in libreria
Eludendo lo sguardo ordinatore dello Stato, si è affermata una moltitudine di archivi scomposti, fluttuanti e sempre in movimento che con il loro sguardo dal basso rappresentano un’archivistica in cui il metodo è più un’attitudine che un comandamento. Attraversati da dinamiche molto poco archivistiche che ignorano protocolli, titolari e fascicoli, questi archivi «anomali» sono i protagonisti di una liberazione di ampia portata capace di configurare una memoria veramente collettiva.
prefazione di Leonardo Musci
Storicamente, la «natura» dell’archivistica rimanda alla concezione gerarchica propria degli archivi di Stato, monoliti ammantati di rigore giurisprudenziale e modellati su esigenze di centralizzazione che hanno profondamente influenzato la dottrina e la prassi tradizionali. Tuttavia, a partire dalla seconda metà del Novecento è esplosa una varietà di forme archivistiche inedite e orizzontali che mettendo al centro gli individui e le comunità, a discapito delle istituzioni, hanno operato un ribaltamento di prospettiva rivoluzionario. E così, scorrazzando felicemente fuori da steccati disciplinari troppo rigidi e incapaci di contenerli, questi archivi liberati – non solo «dei movimenti sociali» ma anche «di comunità», «partecipati», «living archives» – hanno messo in discussione con le loro carte irrequiete l’idea stessa di un sistema archivistico governato dall’alto, giocando un ruolo decisivo nella costruzione di una memoria «altra». Un allargamento radicale dell’idea di archivio che senza rinunciare a un orizzonte disciplinare propone un’archivistica al passo con i tempi: trasversale, partecipativa, aperta al dialogo e immersa nella società.

LORENZO PEZZICA (Lovere 1965) insegna Archivistica digitale presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e fa parte dell’Archivio G. Pinelli di Milano. Autore di numerosi testi di archivistica, tra cui L’archivio liberato (2020), con elèuthera ha inoltre pubblicato Le magnifiche ribelli 1917-1921 (2017), La rivoluzione comincia ora (2022) e Carte irrequiete. La memoria dei movimenti (2025) scritto con Federico Valacchi, e curato le raccolte di scritti di Michail Bakunin, Viaggio in Italia (2023), e di Luce Fabbri, Critica dei totalitarismi (2023).
FEDERICO VALACCHI è professore ordinario di Archivistica presso l’Università di Macerata. Ha studiato il rapporto tra archivi e tecnologie dell’informazione con particolare riferimento alla dimensione critica dei processi di dematerializzazione. Più recentemente si è dedicato all’analisi del ruolo pubblico e politico degli archivi, sviluppando il concetto di archivistica attiva e insistendo sul rapporto tra archivi e coscienza civile. Con elèuthera ha pubblicato Carte irrequiete. La memoria dei movimenti (2025) scritto con Lorenzo Pezzica.
FacebookConsultare archivi o singoli documenti di interesse storico | Sportello  Telematico Unificato STU3

giovedì 23 ottobre 2025

Helène Lee, le recensioni più vitali in giro per il pianeta. Due recensioni a confronto

 

Vita a spirale è un romanzo sorprendente, un on the road africano che ci apre ai misteri delle vite, dei sogni, dei divertimenti, del gergo dei giovani africani di oggi. La corruzione e l’assurdità del continente nero sono ampiamente descritte, ma il tono ironico e leggero contrasta con la cupezza con cui i media ci parlano dell’Africa.

Non che Ndione nasconda la povertà, l’ingiustizia, la mancanza di orizzonti cui sono condannate queste giovani esistenze, ma porta alla ribalta con umorismo straordinario anche la gioia di vivere, di stare con gli amici, di sognare e la via maestra per raggiungere questi scopi: la canapa o marijuana o erba, che dir si voglia. 

                                                (risvolto di copertina) 

 

,"In  Senegal,Vita a spirale  è una leggenda: a Dakar, se qualcuno ha letto un solo libro in vita sua è quasi sempre questo.Avvincente come un giallo. è una storia di spacciatori e di fumatori di canapa, totalmente sprovvista di morale se non quella che la realtà ci impone ogni giorno: solo il crimine paga. Su un tema così vispo, Ndione costruisce un romanzo di realismo gustoso, insignito del prestigioso premio Leopold Sèdar Senghor e, cosa ancora più buffa, adottato nei programmi ufficiali distudio nei licei e nelle università del Senegal"

                                                Helène Lee, Liberation 

SIAMO


 

lunedì 20 ottobre 2025

Evil

La gente cattiva odia il proprio riflesso,
lo chiama “profondità”.
Crede che la crudeltà sia intelligenza,
come se il buio fosse una forma di genio.
Dove cammina, i colori muoiono —
e la chiama “eleganza”.

**

Evil people hate their own reflection.
They call it “depth”.
They think being cruel is being clever,
as if darkness were a form of genius.
Where they walk, colors die —
and they call it “style”.

Prospero
(da Libreria Ponchielli)

domenica 19 ottobre 2025

La periferia vi guarda con odio

 

Gabriel Seroussi

Gabriel Seroussi • giornalista che si occupa di musica rap, sottoculture giovanili e comunità marginalizzate. Ha collaborato con “Rivista Studio”, “Rolling Stone”, “Outpump”, “Lucy. Sulla Cultura” e altre testate. Dirige il magazine indipendente “oltreoceano”, dedicato alla cultura della comunità afroamericana.

Da che parte stai?






(
Per il trailer clicca sull’immagine)

PROSPERITÀ


 

venerdì 17 ottobre 2025

Ugo Pierri il Grande

 

Stasera la libreria è sonora! Musica a cura di Andrea




 Vi aspettiamo!

Henry Beyle

 

Le poète ignorant


À toi, mon ami :
Je suis un poète ignorant — ne le dis à personne.
Quand je me réveille le matin, je pense simplement,
je fais des choses simples,
je dis des choses simples que j’aime.
Je les écris, puis je les oublie.

Je suis quelqu’un qui s’émeut,
qui s’émeut, tout simplement.

J’aimerais être poète.
Cela me comble de bonheur de m’exprimer.
Je fouille dans ma mémoire,
je laisse venir mes pensées,
j’aligne les mots,
je les relis — s’ils ont du sens…
souvent non.

Prospère

(da Libreria Ponchielli)