Non mi fermare. Sto sognando.
Abbiamo vissuto a capo chino secoli di ingiustizia.
Secoli di solitudine.
Ora no. Non mi fermare.
Ora e qui, per sempre e ovunque.
Ho un sogno di libertà.
Facciamo sì che la bellissima unicità
di ciascuno
ripristini
l'Armonia dell'Universo.
Avanti, giochiamo. Conoscenza è gioia.
Non è una mobilitazione scolastica.
Io sogno perché amo.
Grandi sogni nel cielo.
Gli operai delle fabbriche occupate
produrranno cioccolata per il mondo.
Io sogno perché SO e POSSO.
I banchieri generano i «rapinatori»
Le prigioni i «terroristi»
La solitudine gli «emarginati»
Il prodotto il «bisogno»
I confini gli eserciti.
La proprietà tutto.
Violenza genera violenza.
Non domandare. Non mi fermare.
È il momento di ristabilire
la sublime prassi dell'etica.
Facciamo della Vita una poesia.
E della Vita una prassi.
È un sogno possibile possibile possibile.
TI AMO
e non mi fermare, non sto sognando. Sto vivendo.
Tendo le mani
all'Amore alla solidarietà
alla Libertà.
Quante volte sarà necessario e sempre dal principio
Difendo ANARCHIA
Katerina Gogou
Come attrice, Katerina Gogou (1940-1993) non ha fatto parlare molto di sé nell'ambiente del cinema, avendo recitato sì in numerosi film ma (quasi) sempre con ruoli da comparsa. Ma come poetessa, era e rimane la bestia nera della letteratura moderna greca. Nata sotto l'occupazione nazista, passata attraverso il regime dei colonnelli e la Resistenza, ha dato voce all'anima nera del quartiere Exarcheia di Atene, vivendone e cantandone la rivolta anarchica e la disperazione umana. Nelle sei raccolte di poesie da lei pubblicate c'è spazio solo per questo suo mondo, il sottobosco fatto di prostitute, drogati, pazzi, fuorilegge, sovversivi. Dopo aver a lungo contribuito alla rinascita del movimento anarchico greco, Katerina Gogou trascorse i suoi ultimi anni dentro e fuori le cliniche psichiatriche. Morì per una overdose di pillole e alcol; ai suoi funerali parteciparono migliaia di persone.
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