martedì 13 maggio 2025

"La llave", o dei nomi in movimento

 


07-2018
43°16'8.796''N 2°55'57.269''W

Il museo Guggenheim di Bilbao si trova accanto al fiume che attraversa la città e vicino a un ponte, noto come Puente de la Salve. Non è un ponte antico, lo hanno tirato su nei primi anni Settanta. Era inizialmente intitolato ai Principi di Spagna ma, da un certo punto in avanti, le autorità si sono rassegnate a ufficializzare il nome con cui tutti erano soliti chiamarlo, per via dell'abitudine dei marinai di recitare il Salve Regina in prossimità delle sue arcate e in vista della basilica di Nuestra Senora de Begona, probabilmente come ringraziamento per essere rientrati sani e salvi dalle insidie dell'oceano. 

Perché, prima di ogni celebrazione ufficiale o decreto, è l'associazione a un'abitudine o a una particolare circostanza o suggestione o idea che crea un nome e attribuisce un significato a un oggetto o a un luogo. A volte un significato molto semplice. Come Chogori, il nome dato in lingua Balti al K2, che niente altro vuol dire che "grande montagna" (niente altro? ma quanto altro può rappresentare una grande montagna...).

C'è però un secondo nome, più misterioso, che si intreccia alla storia del Puente de la Salve, ed è quello di un'opera d'arte. Si tratta del titolo del grande murale dipinto sotto il piano stradale del ponte, su un largo segmento di uno dei suoi pilastri. "La Llave / Giltza Bat" (la chiave) rappresenta due donne poste una di fronte all'altra, impegnate in una conversazione di parole e sguardi. Le poche informazioni che ho raccolto mentre ero lì e più avanti si riferiscono ai due soggetti come a due donne di età differenti. A quanto pare si tratta di un inno al dialogo come strumento di pace, e nei Paesi Baschi  questo avrebbe senza dubbio un suo particolare significato. Sarà l'espressione di un genuino e condiviso sentimento popolare? O piuttosto di un messaggio normalizzante, istituzionale, commissionato e voluto lì, non nel cuore del turistico ma pur sempre piratesco Casco Viejo, dove ancora i muri rivendicano la libertà per i prigionieri politici, bensì accanto al maggior simbolo della nuova Bilbao, resa ricca, più addomesticata e meno belligerante dall'arrivo di importanti investimenti e nuove forme di benessere?

Non ne so molto. Potrei indagare ma preferisco fantasticare, tentare esegesi approssimative o pindariche, senza venire a capo con certezza del titolo e della sua dietrologia. E mi va più che bene. Mi interrogo su quale sia la vera chiave della "Chiave" e mi viene in mente che,a partire dalla toponomastica, i significati non palesi e i misteri sono indispensabili al pari delle verità svelate, nel corso di un viaggio, per fare sì che lo stesso prosegua. E che dietro l'esplicito c'è sempre un genius loci furbetto, curioso di vedere se qualcuno è in grado di scovarlo e farselo amico, sia tra coloro che sono solo di passaggio, che tra indigeni che hanno smesso di farsi domande nel fluire quotidiano di gesti messi in scena sempre sullo stesso palcoscenico. La stessa fermata d'autobus per andare al lavoro, lo stesso bar della colazione, lo stesso supermercato, la stessa vecchia idea di essere speciali che ci è saltata in testa quando eravamo giovani e poi è rimasta lì a prendere polvere, disinnescata come una bomba a mano riutilizzata come cimelio e complemento d'arredo.

(foto scattata poco prima di accedere al Guggenheim, luglio 2018)

Lusiadi

 " Lei sa che Pedro de Alcacova ha detto che i Lusiadi hanno un solo difetto : il poema non è abbastanza breve per impararlo a memoria, né lungo abbastanza per non aver fine".

venerdì 9 maggio 2025

Bill Callahan - America!

Afghanistan!
Vietnam!
Iran!
Native American!
America!
Well, everyone's allowed a past they don't care to mention
America!
America!

Bifo presenta ‘Pensare dopo Gaza’

 


Saggio sulla ferocia e la terminazione dell'umano

 

E chi pensa non è solo. Altri pensano, altri contemplano il dramma, e lo vivono singolarmente   Ciò che accade nel presente- il genocidio eretto a nuova regola della storia, lo scatenarsi della demenza aggressiva in ogni nicchia delle relazioni sociali- è molto peggio di quel che accadde in Germania nel 1933, perché ora è definitivo e incontrastato e perché nel futuro non ci sarà nessuna Stalingrado-    Per questo pensare è tremendo, ma indispensabile.


giovedì 8 maggio 2025

Voce di donna

 Così dolce la voce di donna

timidamente ricorda le cose dell'amore

Senza intento senza 

scopo

 senza tempo né luogo

lunedì 5 maggio 2025

Si è aperta sabato la mostra "Fra Terra e Cielo", dipinti di Anna Cigoli


Con il sorriso, rinnoviamo l'invito a visitare "Fra Terra e Cielo", mostra di dipinti di Anna Cigoli (@madamakodama), in esposizione presso la Libreria Ponchielli fino al 15 Maggio. 
 

The only living boy in Oporto


Com'era già capitato a Gijon, sorpresi Porto in pigiama, in strade piene solo di alba, entrandogli in casa dalla gattaiola. Ero emerso all'improvviso dal gomitolo di vicoli della municipalità limitrofa di Vila Nova de Gaia, precipitando ai piedi del colossale ponte Luiz Primero, sulle rive del Duero. Sistemato il mulo in un luogo strategico per la notte a seguire, avevo atttaversato la passerella più bassa di quell'utilissimo gargoyle di ferro e mi ero concesso di visitare fuori orario il tempio serale delle taverne con vista sulla città vecchia, che si innalzava come un goloso mont blanc di colorati livelli architettonici, subito al di là del fiume.

Ondeggiavo sulle banchine assieme agli scenografici trialbero griffati Porto Sandeman, mentre il sole iniziava a guadagnare centimetri su stucchi, coppi e bovindi più alti, vestendoli di colori e forme, e tagli di luci e ombre che si offrivano con sempre minor pudore, a disposizione dei più mattinieri tra i fotografi. Ma c'ero solo io. E qualche cicloturista in fase di selfie rituale. E due camminatrici con zaino. Colsi un accento familiare, tipo Bologna. Sì, ciao, noi Bologna, e tu? Cremona. Dirette a Santiago? Sì, cammino portoghese,  appena partite.

Per il resto, silenzio al cospetto di un grande e variopinto scrigno addormentato. Un cofanetto stipato di anime e corpi, una pentola a pressione rimasta su tutta la notte, un pouf che trattiene e imprigiona una montagna di giocattoli che pretenderebbero vivere di vita propria, inerti, in attesa di esplodere fuori dal coperchio nel giorno dei bimbi. Ebbi chiara l'immagine di un'umanità presente per procura. Ne udivo il ronzio vago negli oggetti e negli edifici ma, di fatto, era nascosta, provvisoriamente invisibile, compressa nelle abitazioni.

Erano ancora tutti vivi? Che bel gioco di fantasia fu, in quel momento, pensare che la città potesse essersi svuotata in una notte, con un esodo di carri e masserizie nel buio di una luna nuova, effettuato per motivi misteriosi. O anche immaginare un sortilegio. Persone dissolte dietro l'uscio di casa allo scoccare delle quattro antimeridiane e, al mattino, ritrovate sottoforma di nebbia sottile che filtra verso l'esterno da sotto le finestre. Un barcaiolo superstite la osserva galleggiare sul Duero e non capisce di essere rimasto l'unico.

Ecco, dunque, come questa propaggine del vecchio Occidente mi era apparsa degna di far parte del novero onirico delle Città Invisibili Disegnando questa fantasia, avevo finito col trovarmi faccia a faccia con me stesso in un vetro. Mi diedi un titolo, prendendone un altro in prestito da una famosa, vecchia canzone che mi aveva intersecato la mente. La melodia mi rimase in testa fin dentro i ciottoli della Ribeira, svanendo infine nei tintinnii di un caffè all'aperto.

Tom, get your plane right on time
I know that you've been eager to fly now
Hey, let your honesty shine, shine, shine now
Doh-n-doh-de-doh-n-doh
Like it shines on me (Here I am)
The only living boy in New York
The only living boy in New York


sabato 3 maggio 2025

Di scirocco, di caldo e di Sicilia



 

Estratto da: Cammamoro, 'Cartoline da Trapani', Internazionale 1573 del 26/07/2024
(https://www.instagram.com/cammamoro)

giovedì 1 maggio 2025


 (By Roberta Boccacci)

Joule in rima


Lavoro
Genera
Entropia
Ora dimmi
Se questa
Non è
Commedia
Tragedia
Arte
Poesia

(foto scattata a Torre del Lago Puccini, nei giorni in cui le spiagge sono percorse da uomini in sella a setacci a motore per preparare la sabbia degli stabilimenti per la stagione, 30 aprile 2025)