domenica 22 luglio 2018

Un'Ora, Venerdì 27 Luglio, ore 18.00

Un'Ora 
Da un' idea di Giovanni Uggeri

Microconferenze, letture, autobiografie,
omaggi a, racconti, esperienze, ipotesi,
visioni
  
ORALITÀ, COMUNICAZIONE, CONDIVISIONE 

Venerdì 27 Luglio 2018, ore 18:00
Libreria Ponchielli 



 
(e se piove? e se piove “è tempo di bagnarsi”come diceva Jack London)

Incontro con

"Vengo da lontano, non vado via" di Jagjit Rai Metha

e a seguire 

"Della sensibilità: lotta tra artificiale ed essere vivente"
letture a cura di Andrea, Emanuele, Irene, Nadia


***
 "Vengo da lontano, non vado via"
di Jagjit Rai Metha


Jagjit Rai Mehta è nato il 5 gennaio1963 a Ram Pur, in India nella regione del   Punjab.  Figlio di un cantore sacro, si è trasferito in Italia a diciotto anni e compone poesie che canta secondo i canoni della recitazione rituale indiana.
Vive a Piadena e da anni collabora con la Lega di Cultura di Piadena.

* * *

"Della sensibilità: lotta tra artificiale ed essere vivente"
 letture a cura di Andrea, Emanuele, Irene, Nadia

Verranno letti i testi frutto di una riflessione collettiva che ha dato corso alla mostra di critica alla tecnologia intitolata; 
"Tecnocrazia. Dentro l'incubo tecnologico".

Così scopriamo che quando un algoritmo procura delle esperienze a una persona, la casualità che lubrifica l’adattamento algoritmico può anche procurare dipendenza negli uomini. L’algoritmo sta cercando di individuare i parametri perfetti per manipolare il cervello, mentre quest’ultimo, dovendo cercare un significato più profondo, cambia in risposta agli esperimenti dell’algoritmo; è il gioco del gatto e del topo, ma basato su pura matematica”

tratto da “Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social” di Jaron Lanier


sabato 21 luglio 2018

La libraia chiama

Uno si è innamorato, uno riflette sul futuro, uno riflette e basta, uno non crede più che si possa comunicare,uno ha scoperto l'armagnac, uno è nelle terre del nord, uno sta camminando sulle tracce di Rimbaud  africano, uno ha avuto due bambini in una volta sola       
    Che fare? La libraia vorrebbe raccoglierli tutti e riascoltare i loro meravigliosi pensieri

giovedì 19 luglio 2018

Domani Venerdì 20 Luglio




Più enigmatica di un quadro di Escher, la Libreria domani non presenterà Un'Ora ma, sempre alle 18.00, sarà presente Giovanni Uggeri che leggerà le poesie di Gian Ruggero Manzoni, tratte dalla raccolta "Gli addii" e ispirate al film di Louis Malle "Arrivederci Ragazzi".

mercoledì 18 luglio 2018

caldo umido, cicale e sogni anche qui, lontano da Rue Charras


Rue Charras, Algeri, 1936. Edmond Charlot sta per diventare libraio, editore, bibliotecario.
Ha ventun'anni e la sua avventurà non sarà quella del nonno, nel deserto, insieme a un cacciatore di leoni e pantere, e allora quei leoni li sogna, prima dell'avventura, davanti a un deserto e a tutto il Mediterraneo, prima dei suoi libri, prima della rivoluzione.

Anche qua c'è caldo umido e cicale. Non ci sono i leoni. 
A parte tutti gli amici che lottano contro la perfidia

la pagina fotografata è tratta da La libreria della rue Charras, di Kaouther Adimi, L'Orma Editore

martedì 17 luglio 2018

Questa settimana Un'Ora non c'è

vuoi per il caldo, vuoi per l'amaca o per l'ombra (e le altre cause meglio note come veri imprevisti), questo venerdì Un'Ora, siestamente, non torna!



 

(ai più coraggiosi che si presenteranno lo stesso in Libreria, verrà garantito un premio in ghiaccioli)

sabato 14 luglio 2018

Torna il cineforum kavernicolo all'aperto, con tre date...

Torna il CineForum Kavernicolo estivo all'aperto!
Proponiamo delle proiezioni, con relative discussioni, di film che ci parlano di critiche a questa putrida società e lotte contro tutti i poteri introiettati dal dominio.
Per farla finita con tutto l'esistente, tentando di assaporare un po' di libertà...

 

martedì 10 luglio 2018

Un'Ora Venerdì 13 Luglio


Un'Ora 
Da un' idea di Giovanni Uggeri

Microconferenze, letture, autobiografie,
omaggi a, racconti, esperienze, ipotesi,
visioni
  
ORALITÀ, COMUNICAZIONE, CONDIVISIONE 

Venerdì 13 Luglio 2018, ore 18:00
Libreria Ponchielli 



(e se piove? e se piove “è tempo di bagnarsi”come diceva Jack London)

Incontro con

La casa ispirata” di Jacopo Narros
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Tommaso Landolfi: uno scrittore controtempo” di Vincenzo Montuori
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Mi sento vivo: Lettura di testi scomodi” di Zayman

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La casa ispirata”
di Jacopo Narros
«La casa ispirata» ovvero la casa abitata da fantasmi, da ricordi di una vita sfumata che si incrostano negli oggetti quotidiani, nelle sedie, nelle pareti, impregnandoli della dimensione del tempo passato. Questo il tema del veloce intervento di Jacopo Narros (il titolo è preso in prestito da un romanzo di Alberto Savinio), un percorso che partendo da alcune suggestioni tratte dai libri di Tommaso Landolfi e Giorgio Manganelli passa attraverso i libri e la poetica di alcuni scrittori contemporanei e delle case presenti nei loro libri.

Jacopo Narros scrive e traduce. È membro dell’Oplepo (Opificio di Letteratura Potenziale).


Tommaso Landolfi: uno scrittore controtempo
di Vincenzo Montuori

Tommaso Landolfi è insieme a Buzzati e a Calvino, uno dei modelli del racconto nella narrativa italiana del Novecento. L’approccio e lo stile landolfiano al genere “racconto”, individuabili fin dall’esordio con la raccolta “Dialogo dei massimi sistemi” del 1937 e, giù giù, fino a “Le labrene e altri racconti” del 1974, rappresentano quanto di più singolare nel genere si possa rintracciare. Le proposte di lettura, dopo una breve presentazione generale, riguarderanno alcuni brani tratti dal volume “Tre racconti” del 1964 e dal volume “Racconti impossibili” del 1966-1967.

Nato il 5 giugno 1953 a Napoli, Vincenzo Athos Montuori si è laureato in lettere moderne e successivamente ha conseguito la laurea in filosofia, con una tesi sulla filosofia del linguaggio di W.von Humboldt. Ha pubblicato racconti e poesie.


Mi sento vivo: Lettura di testi scomodi”
di Zayman


Zayman (Simon Borchardt) è un rapper del '98 attivo da circa 5 anni. Avvicinatosi alla scrittura da adolescente, in passato ha chiuso diversi progetti solisti (v. "Storia di un Blindato") o con collaboratori del territorio cremonese (come Nubi di Fumo, la crew di cui ha fatto parte), ma solo nel recente aprile ha stampato il primo Ep, intitolato "Caricature", assieme a una formazione di giovani musicisti, Zay & the Brazzorv, coi quali ha inaugurato una serie di concerti che proseguiranno fino a metà autunno.  

mercoledì 4 luglio 2018

Un'Ora, Venerdì 6 Luglio, alle ore 18.00

Un'Ora 
Da un' idea di Giovanni Uggeri

Microconferenze, letture, autobiografie,
omaggi a, racconti, esperienze, ipotesi,
visioni
  
ORALITÀ, COMUNICAZIONE, CONDIVISIONE 

Venerdì 6 Luglio 2018, ore 18:00
Libreria Ponchielli 

 
(e se piove? e se piove è tempo di bagnarsi come diceva Jack London)

Incontro con

Leonardo Calvi, dialogando su  La Città Sospesa
 
e a seguire

Elementi di Città nella poesia di Giovanni Uggeri, lettura di Giovanni Uggeri

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Nel luglio del 2017 esce il libro fotografico su Cremona La città sospesa di Leonardo Calvi, con una bella introduzione di Massimo Terzi e con un' importante nota esplicativa di Bruna Gozzi, Presidente dell'ordine degli Architetti Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della provincia di Cremona.

Il volume desta immediatamente molto interesse e anche qualche disagio e polemica: perchè si presenta la parte meno turistica, meno solenne, meno bella della città?
Vi viene infatti illustrata “quella architettura che finora è stata poco protagonista, ma che rappresenta il contesto in cui le nostre vite quotidianamente si svolgono ...le aree marginali... per molti restano le parti fragili della città, aree senza scambio e pochi servizi”.
Quel “senza scambio” ci colpisce.
Si vuole dire che quell'architettura chiede, impone un rapporto gerarchico in cui l'abitante non può far altro che subire? (consumo, sudditanza, passività nell'utilizzo, già forse anche solo nella visione?)
Perchè sfogliando questo libro ci sentiamo sempre più soli, inermi?
Cosa ci sta raccontando Leonardo Calvi? Che c'è stato un tempo, che c'è un tempo, in cui l'uomo viene accolto nella sua stessa città come un estraneo, come un non amato, che la sua stessa città spigolosamente lo respinge, lo isola, lo rende poca cosa?
Forse, non a caso, in queste fotografie che raccontano luoghi dove l'esistere è ridimensionato a pura funzionalità, raramente compare la figura umana.

Grati a Leonardo Calvi di non aver ribadito un esausto clichè di Cremona, grati di aver suscitato in noi una riflessione acuta e dolente su un'idea di città che forse ci ha reso tutti un po' più dispersi e solitari, grati di averci fatto pensare che a molti è dato davvero poco, lo abbiamo invitato ad un incontro con le nostre domande.

L'incontro terminerà con la lettura antologica Elementi di Città nella poesia di Giovanni Uggeri.

Leonardo Calvi, Cremona 1988, fotografo, si occupa di Architettura e Paesaggio Umano. Principalmente interessato ai temi dell'edilizia popolare e dello spazio urbano, ad essi dedica il suo lavoro in una serie di progetti realizzati tra l'Italia e la Germania. Dal 2016 tiene un Seminario di fotografia presso il Politecnico di Milano.