giovedì 19 maggio 2022

 Si comunica che l'evento "Rabbia Proteggimi" con Maria Edgarda Marcucci è per il momento annullato a causa di un problema dell'autrice. Ce ne dispiace. Sperando di rivederci presto, ci trovate comunque aperti domenica pomeriggio dalle 15.30 alle 19.30

giovedì 12 maggio 2022

Domenica 22 Maggio presentazione di "Rabbia Proteggimi", con Maria Edgarda Marcucci

 


Domenica 22 Maggio, ore 17.30, all'aperto, davanti alla Libreria Ponchielli, Piazza S.A.M. Zaccaria 10, incontreremo Maria Edgarda Marcucci per parlare del suo libro "Rabbia Proteggimi Dalla Val di Susa al Kurdistan Storia di una condanna inspiegabile".

L'evento è realizzato insieme al collettivo studentesco Il Megafono, e ad Arci Persichello.

 

"Nel Nord della Siria martoriata dalla guerra, insieme alle donne e agli uomini che resistono contro l'avanzata dell'isis. Nelle lotte che animano le piazze italiane. Costretta tra le restrizioni della sorveglianza speciale. Un insieme di frame apparentemente lontani, ma che messi uno accanto all'altro compongono la traiettoria della vita di Maria Edgarda Marcucci, e la sua costante e ostinata ricerca di luoghi in cui di dà sostanza a termini come liberazione, resistenza. Un oscillare continuo tra diario, fumetto e reportage, che alterna il racconto di chi ha sacrificato tutto, talvolta anche la vita, per una società più giusta e di chi vorrebbe comprimere questa storia dentro un'aula di tribunale."

Zerocalcare


Certo, l’organizzazione sociale, il potere hanno sempre la possibilità di recuperare le trasformazioni. Ma il potere non è infinito. È molto difficile recuperare la pratica, mentre è molto facile recuperare l’ideologia. Allora dobbiamo stare attenti a ciò che consideriamo rivoluzionario, che non è creare ideologie ma riflettere sulle cose che in pratica trasformiamo.

Franco Basaglia, Conferenze brasiliane (1979)


Vi aspettiamo!

 

Il manifesto è a cura di Roberta Boccacci e del collettivo Il Megafono.

domenica 8 maggio 2022

GUY DEBORD

Ciò che aliena l'uomo, ciò che lo allontana dal libero sviluppo delle sue facoltà naturali non è più, come accadeva ai tempi di Marx, l'oppressione diretta del padrone e il feticismo delle merci, bensì è lo spettacolo, che Debord identifica come «un rapporto sociale fra individui mediato dalle immagini» Una forma di assoggettamento psicologico totale, in cui ogni singolo individuo è isolato dagli altri e assiste nella più totale passività allo svilupparsi di «un discorso ininterrotto che l’ordine presente tiene su se stesso, il suo monologo elogiativo»

giovedì 5 maggio 2022

Omero

«Anche i dolori sono, dopo lungo tempo, una gioia, per chi ricorda tutto ciò che ha passato e sopportato.»

                                                          Omero