giovedì 30 luglio 2015

alla Libreria succede

le prove e gli "spaventi" della vita

Augusto Frassineti, nato a Faenza nel 1911, ha studiato a Parma e a Bologna, è vissuto a Roma dal 1945 dove è morto nel 1985. Piú che gli studi e gli incontri culturali fortunati, hanno influito sulla sua formazione di scrittore le prove e gli «spaventi» della vita: l'antifascismo clandestino, la guerra, la prigionia, poi l'immersione improvvisa nel mondo burocratico romano: un'esperienza decisiva da cui nasceva il suo primo libro, Misteri dei Ministeri (Guanda 1952), ristampato nel 1959 presso Longanesi in una redazione accresciuta col titolo Misteri dei Ministeri e altri misteri (poi ultima ed. Einaudi 1973). Successivamente tenendo fede alla sua vena satirica, Frassineti ha pubblicato: L'unghia dell'asino (Garzanti 1959); Un capitano a riposo (Feltrinelli 1963); Vita, vita, vita (Ed. Alfa, Bologna 1961); Il tubo e il cubo (Einaudi 1966); Tre bestemmie uguali e distinte (Feltrinelli 1969).


(E)state con Linus



Ugo Pierri & Brecht

Sono di essenza diversa.
La loro pace e la loro guerra
son come vento e tempesta.
La guerra cresce dalla loro pace
come il figlio dalla madre.
Ha in faccia
i suoi lineamenti orridi.
La loro guerra uccide
quel che alla loro pace
è sopravvissuto. 

Bertolt Brecht, Chi sta in alto dice: pace e guerra

martedì 28 luglio 2015

ogni sera arcifesta 2015 Parco delle ex colonie padane, via del Sale, Cremona (24 luglio- 3 agosto 2015) ore 20 spazio poesia a cura di Giovanni Uggeri

Un quarto d'ora di poesia ideato da Giovanni Uggeri

Pigneto Visionario - atto terzo - libreria caffé Yeti - Roma




Giovedì 30 Luglio Lo Yeti e Beta Culture presentano:
"Pigneto Visionario"
ovvero
-MIXTICIUS mostre collettive dell'associazione ArteIntegra
-FUORI CONTEST il documentario in strada

Culture, storie, confronti, che arricchiscono il nostro territorio.
Tante tessere diverse per comporre un grande mosaico, specchio capovolto degli egoismi e dell'immiserimento urbano .
E' la nostra visione di una citta che ancora non c'è.

Penultimo appuntamento della rassegna organizzata in strada su via Pesaro.
-dalle 20:30 rotazione della mostra "Mixticius" del collettivo artistico ArteIntegra
-alle 21 esibizione di Laye Toure, compositore, autore e cantante senegalese
-alle 22:00 per Fuori Contest -il documentario in strada- proiezione di “Muscle Shoals”
(ecco il trailer https://www.youtube.com/watch?v=auGUm2r0cLs )



Iniziativa a basso impatto sonoro, ingresso libero
Di nuovo attivo per l'occasione il punto di raccolta di generi di necessità per il centro Baobab attivo alla staz. Tiburtina

ArteIntegra è un'associazione internazionale di artisti , con sede al Pigneto a Roma che reputa e utilizza l'espressione artistica come strumento per avvicinare i popoli. 

domenica 26 luglio 2015

plato & Socrates secondo Jacques Derrida


(Matthew Paris, Socrates and Plato)

E plato, nettamente più piccolo, si issa dietro Socrates, con un piede in aria come se volesse mettersi all'altezza o come se corresse per prendere un treno in marcia (è proprio quello che ha fatto, o no?). A meno che non spinga una vettura da bambino, o di un vecchio, o di un infermo (Gängelwagen, per esempio, come dirà il grande erede della scena). Rigirala velocemente: Plato si dà lo slancio su uno skateboard (se non vedi facilmente la scena, metti un pezzettino di carta su Socrates, e moltiplica le mascherine, mobilizzale, spostale in tutti i sensi, isola le parti di ogni personaggio, e fai scorrere il film), Plato bigliettaio [receveur] di tram di un paese povero, è sul marciapiede e spinge i giovani all'interno nel momento in cui si parte. Li spinge da dietro. Plato conduttore di tram, il piede su un pedale o su un segnalatore (egli stesso è abbastanza segnalatore con quel dito teso, non trovi?) e conduce, conduce evitando il deragliamento. In alto sulle scale, sull'ultimo gradino chiama l'ascensore [...]

Jacques Derrida, La carte postale. Da Socrate a Freud e al di là

giovedì 23 luglio 2015

Giorgio Morandi , luglio 1890

Signori, questa è Orthotes. Toglietevi il cappello


Benedetta Giovanola
Oltre l'homo oeconomicus
Lineamenti di etica economica
Riccardo Fanciullacci & Carmelo Vigna
La vita spettacolare Questioni di etica
Massimo Cerulo
Franco Crespi
Emozioni e ragione nelle pratiche sociali
Nunzio Bombaci, Per una medicina dialogica. Juan Rof Carballo, scienziato e filosofo
Questo libro delinea il profilo intellettuale dell’internista galiziano Juan Rof Carballo (1905-1994), fautore di una medicina antropologica e dialogica. A questo riguardo, è di grande rilievo il suo debito teorico nei confronti del collega tedesco Viktor von Weizsäcker. Inoltre, nella sua riflessione egli elabora criticamente nuclei tematici mutuati da filosofi quali Martin Heidegger, Paul Ricoeur, Jürgen Habermas, Karl-Otto Apel e, soprattutto, Xavier Zubiri.
Il volume intende offrire un contributo alla storiografia del pensiero spagnolo del Novecento, evidenziando che Rof Carballo non è un mero epigono di studiosi coevi, ma un autore, in quanto ha apportato un novum al pensiero scientifico e filosofico. La peculiarità della sua opera non è legata solo alla nozione di urdimbre, ovvero all’“ordito” di relazioni all’interno del quale l’essere umano vive sin dalla prima infanzia. Una certa originalità si riscontra anche nella sua riflessione sullo statuto epistemologico della psicoanalisi e della medicina psicosomatica, sul carattere dialogico proprio dell’uomo, che si rinviene già nella sua complessione psicosomatica, nonché su disturbi della psicoaffettività quali il pensiero operatorio e l’alessitimia.
Nunzio Bombaci, Per una medicina dialogica. Juan Rof Carballo, scienziato e filosofo, Orthotes Editrice, Napoli-Salerno 2015, 260 pp., 18 euro (collana: Studia Humaniora)
 
 
André Gorz, Ecologia e libertà
Ecologia e libertà è un libro straordinariamente anticipatore. In esso la crisi della natura non si pone come esterna all'economia, alla società, alla politica; ne è semmai il volto estremo, il sintomo inaggirabile, l'ingiunzione cui non ci si può sottrarre procrastinando. André Gorz è tra i primi a chiederci di pensare la questione ambientale nella sua non-autosufficienza, nella sua impossibilità a spiegarsi da sé: essa dischiude infatti una crisi del produttivismo occidentale e del capitalismo industriale che possiede un'origine storica e che richiede una soluzione politica. Tale soluzione, peraltro, non fornisce alcuna garanzia sulla desiderabilità o meno del suo esito: il testo torna a più riprese sul rischio concreto di una deriva tecnofascista, cioè di una risposta autoritaria alle sfide ecologiche. Il degrado degli equilibri biosferici schiude infatti uno scenario fortemente polarizzato: alla tentazione dispotica deve far fronte un progetto sociale complessivo capace di coniugare la sostenibilità ambientale e l'autonomia individuale e collettiva. Il nesso tra ecologia e libertà, dunque, non si dà in natura – non sta nelle cose: bisogna produrlo, curarlo, difenderlo. In ultima istanza, l'ecologia politica di André Gorz è immaginazione pratica di un futuro non segnato dall'imperativo capitalistico della massimizzazione del profitto ad ogni costo. Sta in questo la sua più profonda attualità.
André Gorz, Ecologia e libertà, a cura di Emanuele Leonardi, Orthotes Editrice, Napoli-Salerno 2015, 94 pp., 14 euro (collana: Dialectica)
 
Guido Boffi, Per altri atlanti
Gli atlanti geografici illustrano terre acque mondi, la superficie terrestre tutt’intera, o ne selezionano parti. Ogni atlante disegna e narra: ma da un punto di vista prescelto e mantenuto fisso. Un racconto fatto di immagini, nomi, cifre, mappe, proporzioni, prospettive. Elementi che fanno il mondo. Questo saggio di Guido Boffi perlustra le vie di una narrazione “geoestetica” provando a scompaginare il racconto principale collegato alla nascita della cartografia moderna: la storia che organizza e giustifica giuridicamente la conquista coloniale e l’espansione delle potenze europee. Tale nucleo teorico è ricercato traversando diagonalmente lo spessore del concetto di “migrazione”, qui ripreso per contribuire a una visione polifocale sui mondi delle arti, delle poetiche, delle estetiche, sugli spostamenti degli immaginari, sulla costruzione di sensibilità e memorie. Gli otto capitoli di cui si compone il testo presentano analisi di opere differenti per epoche, materiali, generi, stili: il Tempio malatestiano di Leon Battista Alberti; Mnemosyne. L’Atlante delle immagini di Aby Warburg; il poema Il levriero di Tiepolo di Derek Walcott; le Mappe di Alighiero Boetti; il saggio Il narratore di Walter Benjamin. Warburg costituisce uno dei due fuochi attorno ai quali si descrive una sorta di ellisse che trova nel multiforme pensiero di Édouard Glissant l’altro fuoco fisso. Fuochi, fogli, tavole, mappe di un atlante che abbiamo davanti.
Guido Boffi, Per altri atlanti, Orthotes Editrice, Napoli-Salerno 2014, 226 pp., 18 euro (collana: Ricercare)
 
 
Guido Boffi, Migrazioni
Questa ricerca di Guido Boffi tenta anzitutto un’indagine archeologica sul concetto di “migrazione”. Vi muove da una scena primaria: la chiamata di Abramo in tre versetti del Genesi. La memoria ebraica vi si è richiamata ripetutamente per fondare e articolare precisi rapporti di potere ben rilevabili su piani di riflessione teologico- e filosofico-storica. Ricomporre il problema rispetto al quale il concetto di migrazione è stato inventato e il sapere locale che vi è emerso può risultare utile per affrontare teoricamente gli odierni scenari di trasmigrazioni, diaspore, fughe da paesi in guerra. Cioè per pensare i soggetti politici che agiscono su tali teatri e sulle loro scene nascoste nel mondo del comando capitalistico. Uno sguardo che affonda sulla globalità del dominio neoliberale, digitale, postcoloniale. Sulle negazioni della mobilità, della spazialità, della libera costituzione e scelta di luoghi dove lavorare, abitare, entrare in cerchie di relazioni e cooperazioni. Come pensarvi gesti di rottura e di ricomposizione delle lotte? Quale estetica politica può radicarsi nella trama sensoriale del vivente e insieme dare voce alla tensione interna tra gesti di integrazione e di esclusione dalle comunità, alle prospettive emancipatrici di trasformazione?
Guido Boffi, Migrazioni, Orthotes Editrice, Napoli-Salerno 2014, 324 pp., 20 euro (collana: Ricercare)
 
György Lukács, Il giovane Marx
Lukács ripercorre in quest'opera i momenti della formazione di Marx negli anni dal 1840 al 1844. Appoggiandosi ad una lettura puntuale degli scritti, egli tratteggia il quadro di un pensatore originale, in polemica con gli orientamenti filosofici e politici del proprio tempo, capace di proporre una lettura più profonda del testo hegeliano. Seguendo la lezione di Feuerbach, Marx rovescia i rapporti di predicazione della filosofia politica di Hegel, criticandone non solo la concezione dello Stato ma anche la dialettica speculativa. Ciò gli permette di ripensare il concetto di alienazione in un senso storico-sociale, libero dalle deformazioni idealistiche. Le opere filosofiche del giovane Marx divengono pertanto «il necessario punto di partenza per lo sviluppo di una nuova metodologia». L’incontro col giovane Marx ha indotto il filosofo ungherese a fare i conti con «l’influenza dell’eredità hegeliana non superata» di Storia e coscienza di classe, che, riscoprendo le radici hegeliane di Marx, restituiva al marxismo la categoria di totalità ma dissolveva anche la differenza tra Marx ed Hegel. Pubblicato nel 1954, nel clima politico seguito alla morte di Stalin, Il giovane Marx è un documento essenziale per capire il lavoro del filosofo nel suo difficile rapporto con lo Stato socialista.
György Lukács, Il giovane Marx, a cura di Piergiorgio Bianchi, Orthotes Editrice, Napoli-Salerno 2015, 102 pp., 14 euro (collana: Germanica)
 
 
John Cage, Parole vuote. Scritti '73-'78
In quest'opera letteraria, d'arte visiva e musicale, Cage conduce il lettore in un affascinante e coraggioso viaggio tra i Diari di Thoreau, letti ricorrendo a operazioni casuali generate con l'I Ching, tra complessi "mesostici" ideati sul nome di James Joyce attraverso il Finnegans Wake, raccontando di come nacque l'idea del "pianoforte preparato", e di quale, secondo lui, sarebbe stato il futuro della musica. Un libro da scoprire, da guardare (per la presenza di innumerevoli disegni dello stesso Cage), da leggere e rileggere per conquistare nuovi territori di senso, e per lasciarsi inondare da un mare di parole vuote.
John Cage, Parole vuote. Scritti '73-'78, a cura di Fernando Vincenzi e Antonella Carosini, Orthotes Editrice, Napoli-Salerno 2015, 232 pp., 26 euro (collana: Ricercare)
 
 

Frank Zappa


 Senza deviazione dalla norma, il progresso non è possibile

Frank Zappa

mercoledì 22 luglio 2015

Nell'attesa che l'aere si faccia più fresco... UN'ORA tornerà immantenente!


Un' Ora deve aspettare ancora che diminuisca il caldo. Custodite dentro di voi le nostre voci e ritrovarci sarà bellissimo

PIGNETO CREATIVO - 2° ATTO - LO YETI LIBRERIA CAFFè - ROMA


Lo Yeti e Beta Culture presentano:"Pigneto Visionario"
ovvero
-MIXTICIUS mostre collettive dell'associazione ArteIntegra (con il Patrocinio dell'ambasciata del Senegal)
-FUORI CONTEST il documentario in strada


Giovedì 23Luglio secondo appuntamento della rassegna organizzata in strada su via Pesaro.
-dalle 20:30 rotazione della mostra "Mixticius" del collettivo artistico ArteIntegra accompagnati dalla selezione musicale di Frankgoestohell.
-alle 22:00 per Fuori Contest (il documentario in strada) proiezione di "Banksy does New York"

     il trailer del film :https://www.youtube.com/watch?v=mhDGWVaPspE 
 Iniziativa a basso impatto sonoro, ingresso libero
 info su:  https://www.facebook.com/wearteintegra  o allo Yeti direttamente

sabato 18 luglio 2015

Fernanda Pivano & Jack Kerouac


Georg Trakl secondo Martin Heidegger

(Georg Trakl, 1898)

Nell'immagine giovanile è il mattino a guardarti; penso sempre a un pastorello. 

Martin Heidegger a Ludwig von Ficker, 18 dicembre 1952

Georg Trakl

(Albert Bloch, Ritratto in maschera di Georg Trakl)
                  

 ... Frattanto ho ricevuto Sebastiano in sogno e ne ho fatto   un'intensa lettura: scosso, sorpreso, pieno di presagi e disorientato; poiché si afferra subito che le condizioni di questo salire e scendere di risonanze erano irreparabilmente uniche,come le circostanze dalle quali appunto può sorgere un sogno. Credo che anche colui che si trova vicino venga a contatto  con queste immagini prospettiche pue sempre come se fosse un escluso, col volto schiacciato contro i vetri: poiché ciò che da Trakl viene vissuto procede come in immagini riflesse in uno specchio, del quale riempie interamente lo spazio nello specchio. (Chi può mai essere Trakl?). 

Rainer Maria Rilke 

Mark Twain


giovedì 16 luglio 2015

a Elena e Massimo NEL VUOTO DEL LEGNO

(Armand Schulthess, Il giardino della conoscenza )


Ora stampiglia la preghiera del Signore su un grano di riso,
Un fascicolo di Bibbia di tutti i legni scritti
Strappa a quest'albero: un alfabeto che oscilla,
Genesi nella radice, parola spaventapasseri,
E un linguaggio di luce nel libro degli alberi. 

Dylan Thomas, Come un altare in luce di civetta, [VII], tr.it. di Roberto Sanesi, Guanda editore, Milano, 2014 

MY SECRET (FORBIDDEN) BOOK E KUTTIYATTAM - LIBRERIA UTOPIA - MILANO