domenica 31 agosto 2014

ALDO BRAIBANTI - IL CIRCO (1959)


A casa sono andato. Ma, dice la comare, 










il verme è ritornato la barca è in mezzo al mare. 










Il mare è nella corte di vetro è la barchetta 








di legno son le porte e chi la fa l'aspetta. 




BOOKLANDIA


venerdì 29 agosto 2014

Il Tesoro Ebraico di Praga

librirari


" Il Tesoro Ebraico di Praga "

1988, Arnoldo Mondadori Editore

Ferrara, Palazzo dei Diamanti
20 settembre 1988- 15 gennaio 1989

giovedì 28 agosto 2014

Paul Eluard

  

 Gli innocenti sono riapparsi

   leggeri d'aria pura bianchi di collera

   forti del loro diritto imperituro

   forti di una terra senza difetti.
                             

mercoledì 27 agosto 2014

Adolfo Bioy Casares, Una bambola russa, Zanzibar, Milano 1991


Adolfo Bioy Casares, Una bambola russa, Zanzibar, Milano 1991

JULIO CORTAZAR




 Avrei incontrato la Maga? Tante volte mi era bastato affacciarmi, arrivando da rue de Seine, all’arco che dà sul quai de Conti, e appena la luce di cenere e d’olivo sospesa sul fiume mi lasciava distinguere le forme, subito la sua figurina sottile si disegnava sul pont des Arts, qualche volta muovendosi da una parte all’altra, qualche altra ferma contro la ringhiera di ferro, china sull’acqua. Ed era così naturale attraversare la strada, salire i gradini del ponte, penetrare nella sua sottile vita ed avvicinarmi alla Maga, che sorrideva senza sorpresa, convinta quanto me che incontrarsi per caso non era un caso nelle nostre vite, e che la gente che si dà appuntamenti precisi è la medesima che ha bisogno del foglio a righe per scriversi o che preme dal basso il tubetto del dentifricio. 

Julio Cortazar, Rayuela

martedì 26 agosto 2014

Friedrich Nietzsche


Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare. 

             Friedrich Nietzsche, Aurora

A SPADARI

Marcel Duchamp, Avoir l'Apprenti dans le Soleil (1914)

lunedì 25 agosto 2014

JORGE LUIS BORGES





Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.  
 Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffè del sud giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che premedita un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.

Jorge Luis Borges, I giusti da La cifra

da PensieriParole

martedì 19 agosto 2014

La resistenza delle Librerie Indipendenti


Questo forse era il punto. Che si potesse resistere come se si dovesse resistere sempre,e non dovesse esservi mai altro che resistere. Sempre che uomini potessero perdersi, e sempre vederne perdersi, sempre non poter salvare, non potere aiutare, non potere che lottare o volersi perdere. E perché lottare? Per resistere. Come se mai la perdizione ch’era sugli uomini potesse finire, e mai potesse venire una liberazione. Allora resistere poteva esser semplice. Resistere? Era per resistere. Era molto semplice.  

                                                   Elio Vittorini, Uomini e no

Pierrino


LA STREGATA di Jules Amedee Barbey d'Aurevilly

La libraia ha appena venduto " La Stregata" di Jules Amedee Barbey d'Aurevilly.Ultima copia. Introvabile.
 

 La libraia guarda il denaro che ha ricevuto in cambio e si domanda cosa  può comprare, con quel denaro, di meglio di quanto ha dato via.

La libraia si è fatta silenziosa.

ATTENDERE PASSIVAMENTE ?


il Verbo by Pierrino


AMAZON E LA GRANDE DISTRIBUZIONE IIl by Pierrino


Pierrino


Pene di guerra di Pierrino


la classe ... non è acqua ... by Pierrino


Pierrino guerra & pace


mercoledì 13 agosto 2014

Virginia Woolf


«Mi serve un po’ della lingua che usano gli amanti. Non ho bisogno di parole. Di niente di preciso. Ho bisogno di un ululato, di un grido».

Virginia Woolf, Le onde






martedì 12 agosto 2014

La Libreria Ponchielli è stata insignita del Premio " Miglior Libreria Storica 2014 "


tra le 43 copertine di libri più belle


tra le 43 copertine di libri più belle


tra le 43 copertine di libri più belle


La verità, vi prego, sull'amore


Sibillin Pierrino






Ineluttabile modalità del visibile: almeno questo se non altro, il pensiero attraverso i miei occhi. Sono qui per leggere le segnature di tutte le cose, uova di pesce e marame, la marea avanzante, quella scarpa rugginosa. Verdemoccio, azzurargento ruggine: segni colorati. Limiti del diafano. Ma lui aggiunge: nei corpi. Dunque ne era conscio in quanto corpi prima che in quanto colorati. Come? Battendoci sopra il cranio, si capisce. Vacci piano. Calvo egli era e milionario, maestro di color che sanno. Limite del diafano in.  Perché in? Diafano, adiafano. Se puoifarci passare attraverso le cinque dita della mano è un cancello, altrimenti è una porta. Chiudi gli occhi e vedrai. 
Stephen chiuse gli occhi per sentire le sue scarpe schiacciar scricchiolanti marami e conchiglie. Ci cammini attraverso comunque. Io lo faccio, un passo alla volta. Un brevissimo spazio di tempo attraverso brevissimi tempi di spazio. Cinque, sei: il nacheinander. Esattamente: e questa è l'ineluttabile modalità dell'udibile. Apri gli occhi. No Gesù! Se cadessi da una roccia che strapiomba sulla sua base, cadessi attraverso il nebeneinander ineluttabilmente! Me la cavo abbastanza bene al buio. La mia spada di frassino mi pende al fianco. Con quella picchietta: loro fanno così. I miei due piedi nelle sue scarpe sono all'estremità delle sue ganbe, nebeneinander. Suona solida: creata dal maglio di Los demiurgos. Mi avvio all'eternità lungo la spiaggia di Sandymount? Crasc, crac, cric, cric. Monete del mare selvaggio. E tutte Dominie Deasy le sa. 
Vuoi venire a Sandymount
Cavallina Maud? 
Il ritmo attacca, vedi. Odo. Un tetramento acatalettico di giambi in marcia. No, al galoppo: lina Maud
Apri gli occhi ora. Lo farò. Un momento. È tutto scomparso da allora? Se li aprissi e rimanessi per sempre nel nero adiafano. Basta!
Voglio vedere se posso vedere.     

James Joyce, Ulysses
      

Librerie Indipendenti vs Grandi Concentrazioni


venerdì 1 agosto 2014

NEOLOGISMI

La libraia ha rizzato le orecchie alla terza volta che sentiva quel termine e oggi, quando le è arrivata la mail di Ugo Pierri, il nostro Pierrino, ha trasalito perchè la parola si è ripresentata.

                                                        eticolesi

eticolesi ! non dite che non è  interessante.

ABBRACCIARE LA DIVERSITA





"Quando avevo 13 anni ho fatto l'errore di iscrivermi a un Liceo classico privato. È stato l'anno peggiore della mia vita, culminato con la bocciatura. I professori mi martirizzavano, sebbene studiassi il mio sforzo non era mai ripagato. Nessuno aveva il minimo riguardo nei miei confronti. Gli insegnanti, i miei genitori e i miei parenti erano tutti contro di me. Per un anno, non hanno fatto altro che portarmi alla convinzione che fossi un buono a nulla, tendevo a colpevolizzarmi e a pensare di essere "sbagliato". Il mio insegnante di inglese mi aveva perfino detto che "non era la materia adatta a me", la sua. All'università ho studiato lingue, e mi sono laureato con la Lode. Ad Agosto partirò per l'Islanda, dove starò un anno a studiare per ottenere un Master in studi medioevali scandinavi, e nel frattempo lavoro come traduttore e interprete di lingua inglese per il tribunale.
Non mi voglio mettere su un piedistallo, ho anche io un sacco di limiti, come tutti; a dire il vero, sotto certi aspetti, mi considero un imbranato totale. Dico solo che quella scuola mi ha privato della libertà di gestire la mia istruzione come volevo, imponendomi degli schemi che mi andavano stretti e che sono stato forzato a rispettare per non essere spaccato e riassemblato da loro. Era un sistema decisamente troppo rigido, che non ammetteva una grande varietà di caratteri, tra cui il mio. Diciamo che è anche il limite della scuola italiana in generale, nella quale nulla di ciò che proviene dall'autorità può essere messo in discussione, e dove chi non si riesce ad adattarsi si sente una mela marcia. Ci vorrebbe una scuola che si adegui e abbracci le diversità di ciascuno, e che non cerchi di uniformare tutti sotto le stesse regole."