martedì 29 settembre 2015

UN'ORA

Un'Ora 
Da un' idea di Giovanni Uggeri
Microconferenze, letture, autobiografie,
omaggi a, racconti, esperienze, ipotesi,
visioni
ORALITÀ, COMUNICAZIONE , CONDIVISIONE 
Giovedì 1 Ottobre 2015 ore 18:30
Libreria Ponchielli, piazza S. Antonio Maria Zaccaria, 10, Cremona 



(e se piove? E se piove “è tempo di bagnarsi” come diceva Jack London)  
Vincenzo Montuori, Irene “Marginalia” da Teofilo Folengo

Simone Della Mura, Riccardo Rivaroli, Paolo Bonini
Tutto ciò che è pensato può essere dispensato” da Thomas Stearns Eliot
Stefano Ghidetti, “Che cosa si può significare essere editori di questi tempi?” di Stefano Ghidetti

Rosa Carotti, Antonio Bianchessi “Etty Hillesum, una donna felice”di Rosa Carotti, Antonio Bianchessi


MARGINALIA”

Marginalia” è un ciclo di letture che si apre in questa occasione e che intende individuare ed esaminare alcune esperienze e alcune voci della letteratura italiana, attraverso i secoli, a partire dal tardo Quattrocento-inizio Cinquecento fino a tutto il Novecento, definite “marginali”, perché non fanno parte della letteratura ufficiale e riconosciuta.
Vincenzo Montuori e Irene ci propongono la lettura di tre brevi brani qui presentati in doppia veste (latino maccheronico e italiano) del “Baldus”, poema eroicomico in 25 libri di esametri, che narra le vicende di Baldo, figlio di Guidone e discendente di Rinaldo. Il testo è stato scritto dal chierico mantovano Teofilo Folengo in latino maccheronico: una lingua ibrida tra il latino e il dialetto, caratterizzata da un suo lessico bizzarro e una corretta sintassi latina, secondo una visione anticlassicistica e anticonformistica della cultura rinascimentale.


“TUTTO CIÒ CHE È PENSATO PUÒ ESSERE DISPENSATO”

Simone Della Mura, Riccardo Rivaroli e Paolo Bonini presentano tre poesie del poeta americano Thomas Stearns Eliot (1888-1965) in lingua inglese e italiana, secondo la traduzione di Roberto Sanesi.

Eliot è noto in primis per il poemetto “Waste Land”/ “La terra desolata”. In questa sede verranno letti tre brani meno noti del poeta, tratti da altri suoi lavori. L'intento è di far abbandonare il pubblico all'ascolto della musicalità sia del testo in lingua inglese, sia della traduzione italiana di Roberto Sanesi che ce ne restituisce a pieno l'esperienza.


CHE COSA PUÒ SIGNIFICARE ESSERE EDITORI DI QUESTI TEMPI?

Stefano Ghidetti (1993), laureando in poetica e retorica presso la facoltà di filosofia dell'Università degli Studi di Milano, ci parlerà dell'estetica dei volumetti della casa editrice di Milano Henry Beyle fondata da Vincenzo Campo nel 2009.

Il tipo di editoria ed i libri della casa editrice di Vincenzo Campo possono essere descritti così: "il minimo... una frase, un rigo appena, ma detto da Proust, Benjamin, Caproni, Saba e tanti altri."  arrivare alle radici della letteratura, alle origini del libro, cercare una panoramica culturale ampia: questo l'obiettivo della casa editrice Henry Beyle che dal 2009 stampa in numero limitato volumetti da collezione. Henry Beyle ovvero "che cosa può significare essere editori di questi tempi?"


“ETTY HILLESUM, UNA DONNA FELICE”



 

Etty Hillesum, una donna felice

Leggono Rosa Carotti e Antonio Bianchessi

 


Rivisitazione di Etty Hillesum:

Etty Hillesum (1914 - 1943) fu una ragazza ricca di interessi, caratterizzata da un'intelligenza spiccata e una sensibilità fuori dal comune. Nel 1942, lavorando come dattilografa presso una sezione del Consiglio Ebraico, ebbe anche la possibilità di salvarsi, ma decise, forte delle sue convinzioni umane e religiose, di condividere la sorte del suo popolo. Lavorò in seguito nel campo di transito di Westerbork come assistente sociale.