martedì 29 aprile 2014

lunedì 28 aprile 2014

450 th di Bibì Shakespeare

"Il destino di nostro figlio non è cosa tua,
mio caro ..."",
disse a questo punto la madre 
scompigliando affettuosamente  
 i capelli del bambino, 
 che se ne stava zitto zitto e spaventato.

 

"Chisssà,
forse un giorno le mie storie gli serviranno,
le farà conoscere al mondo..."



Così disse Mary Arden, nell'anno di grazia 1572,
 nella cittadina di Stratford-Avon,
contea di Warwick, Inghilterra.


Michele Mari, "La famiglia della mamma" da Fantasmagonia, Einaudi, Torino 2012


sabato 26 aprile 2014

DEAKIN LA BRUTALE AMICIZIA EINAUDI librirari

Di Frederick  William Deakin " La brutale amicizia" edizioni Einaudi, 1997.
Il libro più venduto attorno al 25 aprile 1997 .
vol I, vol II : Mussolini, Hitler e la caduta del fascismo italiano
Ancora 1 copia

venerdì 25 aprile 2014

ATLANTE STORICO DELLA RESISTENZA ITALIANA, BRUNO MONDADORI EDITORE


Il 25 aprile del 2000 il libro più venduto in Libreria Ponchielli è stato  "ATLANTE STORICO DELLA RESISTENZA ITALIANA" Bruno Mondadori editore.

Il libro è introvabile.

Da noi, ancora una copia a vostra disposizione.


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mercoledì 23 aprile 2014

FORTEBRACCIO "A CARTE SCOPERTE - CORSIVI 1979", prefazione di Giorgio Manganelli





Nel 1979 il libro più venduto alla Libreria Ponchielli fu "A carte scoperte - Corsivi 1979" di Fortebraccio, prefazione di Giorgio Manganelli, disegni di Gal, Editori Riuniti.

A vostra disposizione ancora 2 copie della prima edizione.


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venerdì 18 aprile 2014

Pierrino pasquale




Attraverso lo sguardo di Gian Butturini

 
 Gli studenti del corso Temporary Design Lab. primo anno del biennio di Interior And Urban Design
 dell'Accademia di belle Arti di Brescia LABA, hanno il piacere di invitarvi a visitare la mostra

 "Attraverso lo sguardo di Gian Butturini" 

in occasione del 40° anniversario della Strage di Piazza Loggia.

Inaugurazione Sabato 3 Maggio alle ore 16:00 presso il porticato del Palazzo Loggia, Brescia

Scritti scelti di Felix Feneon


   SCRITTI SCELTI DI FELIX FENEON, GRAPHOS MINIMA IN COLLABORAZIONE CON LA  LIBRERIA SILENO EDITRICE, GENOVA 1993. Prima edizione

IL SOLDATINO DEL PIM PUM Pà


mercoledì 16 aprile 2014

FRANCOIS KAHN E CECHOV


Mercoledi sera, allo Studiolo , Francois Kahn interpreta Cechov," La signora col cagnolino ".
Sono prove d'autore, non perdetevele.

martedì 15 aprile 2014

Silvio D'Arzo, All'insegna del buon corsiero, Adelphi, Milano 1995


Silvio D'Arzo, All'insegna del buon corsiero, Adelphi, Milano 1995

Questo il libro più venduto alla Libreria Ponchielli nei primi mesi del 1995

venerdì 11 aprile 2014

La mia cucina- Ugo Tognazzi Antonio Piccinardi- Sugarco 1983

Nei vecchi libri  la libraia ha trovato   questo di ricette di Ugo Tognazzi.
Era custodito in una grande scatola con scritto " Cucina".
La libraia che, qualche volta, è snob aveva sempre ignorato quella scatola . Preferiva esplorare scatole con su scritto " Poesia" ," Filosofia " " Sulla scultura del legno"  e così via,
Domani vi scrivo quale altro libro ,incantevole, di cucina,  introvabile quanto quello di Ugo Tognazzi, ha trovato.

giovedì 10 aprile 2014

jack kerouac : ho fatto un sogno



 " Prevedo che la Beat Generation, considerata pazzo nichilismo vestito di nuovi panni hip, sarà considerata la generazione più sensibile nella storia dell'America e non potrà fare altro che bene.Qualsiasi danno ne seguirà sarà provocato da interferenze maligne.Se c'è una qualità che ho visto chiaramente in questa generazione, è lo spirito di non-interferenza con la vita degli altri.Ho fatto un sogno in cui non volevo che il leone mangiasse l'agnello e il leone mi saltava addosso e mi leccava la faccia come un cucciolone e poi prendevo in braccio l'agnello e lui mi baciava.
Questo è il sogno della Beat Generation."

mercoledì 9 aprile 2014

William Shakespeare - Sonetto 18


 L'ORIGINALE

Shall I compare thee to a Summers day?
Thou art more louely and more temperate:
Rough winds do shake the darling buds of Maie,
And Sommers lease hath all too short a date:
Sometime too hot the eye of heauen shines,
And often is his gold complexion dimm’d;
And euery faire from faire some-time declines,
 By chance or natures changing course vntrim’d;
But thy eternall Sommer shall not fade
Nor lose possession of that faire thou ow’st;
Nor shall death brag thou wander’st in his shade,
When in eternall lines to time thou grow’st: 
So long as men can breathe or eyes can see, 
So long liues this and this giues life to thee. 




LE  TRADUZIONI

Ettore Sanfelice (1898) 
 

Te simigliare a estivo dì si deve?
Tu se’ amabile più, tu sei più mite;
strappa il vento le frondi rifiorite,
e il durar dell’estate è troppo breve. 

L’occhio del cielo or troppo ferve e splende,
ed or s’offusca sua vista divina;
ogni beltade di beltà declina, 
 o sia caso o sia natura in sue vicende. 

Ma non cadrà l’estate tua nel verno,
né perderai quella bellezza tua;
non avrà vanto morte che alla sua
ombra tu vaghi, fatto in rime eterno. 

Però tua vita tanto io miro 
 Fin che occhi avran luce ed uom respiro. 


Piero Rebora (1941) 


Debbo io paragonarti a una giornata d’estate? 
Tu sei più amabile e più mite: 
forti venti scrollano i soavi germogli del maggio,
e la durata dell’estate è, purtroppo, ben corta: 
talvolta troppo ardente l’occhio del sole sfavilla
e spesso la sua dorata immagine si offusca; 
ogni bellezza di sua beltà si va spogliando, 
dal caso sciupata o dal corso mutevole della natura.
Ma la tua estate eterna non appassirà mai, 
né mai perderà la bellezza che le è propria, 
e la morte non menerà vanto che tu vagoli nell’ombra sua,
quando tu grandeggerai nel futuro in versi eterni.
Fin tanto che un uomo respiri o gli occhi vedano,
questi versi vivranno ed essi ti daranno vita. 
 


Lucia Girlanda e Paola Pugliatti (1960) 


Posso paragonarti ad un giorno d'estate? 
Tu sei più dolce e più mite:  
Aspri venti scuotono i teneri boccioli di maggio
E il tempo dell'estate ha un termine troppo breve;
Talvolta troppo caldo l'occhio del cielo risplende
E spesso impallidisce il suo colore d'oro,  
E tutte le cose belle perdono di bellezza  
Per caso, o per il corso di capricciosa natura;  
Ma la tua estate immortale non passerà, 
Né perderà il possesso di quella bellezza che hai,
Né la morte potrà vantarsi che tu cammini nella sua  ombra
Se nei versi immortali vincerai il tempo. 
Finché gli uomini respireranno e gli occhi vedranno
Tanto questo vivrà, e a te darà vita. 


 Mario Praz (1966) 



Ti comparerò dunque a giornata di estate? 
Tu sei ben più leggiadro e meglio temperato: 
Ruvidi venti sferzano i soavi boccioli di maggio 
E il termine di estate troppo ha breve durata; 
Troppo ardente talvolta splende l’occhio del cielo,
E sovente velato è il suo aureo sembiante, 
E ogni bellezza alla fine decade dal suo stato,  
Spoglia dal caso, o dal mutevole corso di natura:
  Ma la sua eterna estate non potrà mai svanire 
Né perdere il possesso delle tue bellezze, 
Né la Morte vantarsi di averti nell’ombra sua, 
Poiché tu crescerai nel tempo in versi eterni. 
Sin che respireranno uomini, e occhi vedranno 
Di altrettanto vivranno queste rime, e daranno vita  a te. 



Alessandro Serpieri  (1991) 


 Dovrò paragonarti a un giorno d’estate? 
Tu sei più amabile e più temperato: 
rudi venti scuotono i diletti boccioli del maggio
e l’affitto dell’estate ha durata troppo breve;
talvolta troppo caldo l’occhio del cielo splende
e spesso l’oro del suo volto è offuscato; 
e ogni bellezza dalla bellezza prima o poi declina,
 spogliata dal caso o dal mutevole corso della natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà svanire 
Né perdere possesso di quella bellezza che è tua,
  né la morte si vanterà che tu vaghi nella sua ombra,
  quando in versi eterni tu crescerai nel tempo. 
Finché uomini respireranno o occhi vedranno, 
fin tanto vivrà questa poesia, e questa darà vita a  te.


Edoardo Vineis  (inedito) 


Dovrò dunque assembrarti al dì d’estate?
Più amabile tu sei, più temperato:
gemme di maggio dai venti sferzate, 
troppo breve è l’estate in sua durata:
splende l’occhio del cielo troppo ardente,
ed il volto suo d’oro è spesso ombrato.
Ogni bellezza di bellezza è spenta,
per natura o per caso intorbidata:
ma l’estate tua eterna non si adombra,
né perderà lo splendore tuo interno,
né Morte vanterà di averti in ombra,
crescerai tu nel tempo in versi eterni. 
Quanto respiro ed occhio umano ha vita, 
tanto vivrà il mio verso, a te pur vita. 

martedì 8 aprile 2014

ALLEN GINSBERG 1959 CHICAGO PARTE II


ALLEN GINSBERG 1959 CHICAGO PARTE I



ALDO BRAIBANTI


"[Aldo Braibanti] è un genio straordinario. C'intendemmo subito. “Vieni a trovarmi a Fiorenzuola D'Arda”, mi aveva detto. Abitava in una torre molto bella. Aveva un formicaio che curava maniacalmente. Sapeva tutto delle formiche e di molte altre cose. Passai da lui dopo la vacanza veneta. Una settimana insieme a un altro pazzo, il suo editore, progettando spettacoli su palloni aerostatici a Portofino, sopra le teste dei miliardari in vacanza. Dormivo in camera sua, su questi letti Ottocento in radica. Uno dei miei tanti padri. Mi sentì un giorno che leggevo Campana. “Il più grande poeta italiano”, disse. M'insegnò con quella sua vocetta a leggere in versi, come marcare tutto, battere ogni cosa. Gli devo questo, tra l'altro. Non è poco. Progettavamo insieme come demolire la convenzione teatrale e letteraria italiana"

  Carmelo Bene, Vita di Carmelo Bene











ALDO BRAIBANTI


Pier Paolo Pasolini scriverà:
“Se c'e un uomo «mite» nel senso più puro del termine, questo è Braibanti: egli non si è appoggiato infatti mai a niente e a nessuno; non ha chiesto o preteso mai nulla. Qual è dunque il delitto che egli ha commesso per essere condannato attraverso l’accusa, pretestuale, di plagio? Il suo delitto è stata la sua debolezza. Ma questa debolezza egli se l’è scelta e voluta, rifiutando qualsiasi forma di autorità: autorità, che, come autore, in qualche modo, gli sarebbe provenuta naturalmente, solo che egli avesse accettato anche in misura minima una qualsiasi idea comune di intellettuale: o quella comunista o quella borghese o quella cattolica, o quella, semplicemente, letteraria... Invece egli si è rifiutato d’identificarsi con qualsiasi di queste figure - infine buffonesche - di intellettuale". 

Grazie a Giuseppe Spina

DANILO MONTALDI : " BISOGNA SOGNARE " SCRITTI 1952-1975

librirari




" Il mondo è fatto così : sono sempre due le cose, acqua e terra, maschio e femmina-, ci vuole sempre che qualcuno ci illumina e lascia scritto: così è il mondo."

                                                                                       
                                                                      Orlando P.   


LES FLEURS DU LIVRES


omaggio a ALBERTO CAPPI - BORDERTIME


CRAC ARMIDA GANDINI STORIE


Allen Ginsberg ci manca


È la luna che scompare
Sono le stelle che si nascondono non io
È la città che svanisce, io resto
con le mie scarpe dimenticate
e la mia calza invisibile
È il richiamo di una campana

Allen Ginsberg, Guru 

mercoledì 2 aprile 2014

MAIMUSEO - T.V. TRANSVESTITE

SABATO 5 APRILE

 T.V. TRANSVESTITE
Simone di Bagno e Michele Capozzi, 1982, 60 min.

Prima di Paris is Burning, c'era TV Transvestite. Girato nel 1982 dai registi Simone di Bagno e Michele Capozzi, questo docu-film raro e cult mostra personaggi leggendari come Pepper LaBeija, Dorian Corey, Sugar in un periodo precedente la moda gender  e vicino all'avvento dell'AIDS.


Programma della serata
ore 18,00 visita alla mostra WOMEN
ore 19,00 proiezione del film in biblioteca
ore 20,00 dibattito e spuntino
Per rendere il dibattito e la discussione più vivace e amichevole si chiede ai partecipanti di portare formaggio, salame, pane e vino buono. In tempi di crisi di cultura e di denaro, il MAImuseo vuole sperimentare il modello della condivisione di idee in convivio.

martedì 1 aprile 2014

Il maestro e Margherita



"Impiegati, vile razza dannata" di Ugo Pierri


Bushidō


Bushidō: letteralmente, la “via del guerriero a cavallo”. Il termine è composto da diversi ideogrammi[1]: bu sta per il concetto di “guerriero”, ed è composto a sua volta da un ideogramma che sta per “dominare” o “fermare” e da un altro che sta per “alabarda”. Shi corrisponde forse all’anèr greco, poiché indica l’uomo considerato in tutto il suo valore virile e spirituale, ed è composto dal segno del dieci e da quello dell’uno, a simboleggiare la concezione buddista secondo cui l’uomo compendia in sé il cosmo. corrisponde al cinese tao, ed indica la via, il percorso, in senso allegorico: il metodo (etimologicamente inteso) da seguire per una piena realizzazione spirituale. L’ideogramma che i cinesi leggono tao e i giapponesi sembra fosse composto dalla rappresentazione grafica di tre idee[2]: una strada, la testa di un maestro, i piedi di un altro uomo – ad indicare un discepolo che segue il maestro sulla via.