giovedì 30 aprile 2015

Gianni Celati e l'Ulysses di Joyce


Jean Paul Manganaro su Carmelo Bene


Jean Paul! Intelligenza sovrintellettuale. [...] L'unico, vero, grande amore della mia vita. 

Carmelo Bene, Vita di Carmelo Bene 

Essere precari stanca!



   Chiodo scaccia chiodo, ma quattro chiodi fanno una croce. 

Cesare Pavese, Lavorare stanca

Commento al post "Il ragazzo cerca lavoro in Libreria ma trova le Librerie chiuse"


Interno 18, Cremona, Via E. Beltrami, 18 - 11 aprile-24 maggio 2015 - Piero Pizzi Cannella


Le montagne scendono in pianura per lottare contro il TAV


Il programma qui.

Ruskin e la Verbena triphylla


Tra pensieri e visioni


martedì 28 aprile 2015

Il ragazzo cerca lavoro in Libreria ma trova le Librerie chiuse.



Il ragazzo prepara il curriculum: ha con sè l'elenco di trenta Librerie di Milano a cui vuole presentarlo.
Cammina dalle dieci alle sedici, attraversando la città e cercando.
Delle trenta Librerie in elenco nel 2014 il ragazzo ne trova aperte dodici.
Che ne è stato delle altre?

venerdì 24 aprile 2015

GARZANTI! VERGOGNA

Parrebbe che un intero bancale della ristampa di "Lettere luterane" di Pasolini, prefazione di Guido Crainz, edizioni Garzanti 2015, sia completamente composto di copie fallate.
Bravi.Risultati immagini per immagini lettere luterane pasolini

LIBRO (giornata del)

Se qualcuno ti dice di leggere un libro è
il momento di non farlo.

mercoledì 22 aprile 2015

a proposito dei "Quaderni neri" di Heidegger

"Ogni dibattito sugli ideali dell'istruzione è banale e insignificante di fronte a quest'unico ideale: mai più Auschwitz... il solo vero potere in grado di contrastare il principio di Auschwitz è l' autonomia: ... il potere di riflettere, di autodeterminarsi, di non stare al gioco."

Theodor Adorno 

martedì 21 aprile 2015

La persuasione dell'ignoto




Io lo so che parlo perchè parlo ma che non persuaderò nessuno; e questa è disonestà.
So che voglio e non ho cosa io voglia.
Un peso pende da un gancio, e per pender soffre che non può scendere: non può uscire dal gancio, poichè quant'è peso pende e quando pende dipende.
Lo vogliamo soddisfare: lo liberiamo dalla sua dipendenza; lo lasciamo andare, che sazi la sua fame del più basso, e scenda indipendente fino a che sia contento di scendere. Ma in nessun punto raggiunto fermarsi lo accontenta e vuol scendere, che il prossimo punto supera in bassezza quello che esso ogni volta tenga. E nessuno dei punti futuri sarà tale da accontentarlo, che necessario sarà alla sua vita, fintanto che lo aspetti più basso; ma ogni volta fatto presente, ogni punto gli sarà fatto vuoto d'ogni attrattiva non più essendo più basso; così che in ogni punto esso manca dei punti più bassi e vieppiù questi lo attraggono: sempre lo tiene un'ugual fame del più basso, e infinita gli resta pur sempre la volontà di scendere. Che se in un punto gli fosse finita e in un punto potesse possedere l'infinito scendere dell'infinito futuro in quel punto esso non sarebbe più quello che è: un peso.
La sua vita è questa mancanza della sua vita.
Quando esso non mancasse più di niente, ma fosse finito, perfetto: possedesse se stesso, esso avrebbe finito d'esistere. Il peso è a se stessoimpedimento a possedere la sua vita e non dipende più da altro che da se stesso in ciò che non gli è dato di soddisfarsi. Il peso non può mai esser persuaso.
Che se si possedesse ora qui tutta e di niente mancasse, se niente l'aspettasse nel futuro, non si continuerebbe cesserebbe d'esser vita.
Il mare brilla lontano; in altro modo esso sarà mio; se mi tuffo nel mare, se sento l'onde sul mio corpo ma dove sono io non è il mare.
Se voglio andare dove è l'acqua e averla le onde si fendono davanti all'uomo che nuota; se bevo il salso, se esulto come un delfino, se m'annego, ma ancora il mare non lo posseggo: sono solo e diverso in mezzo al mare.
Ne se l'uomo cerchi rifugio presso alla persona ch'egli ama egli potrà saziar la sua fame: non baci, non amplessi o quante altre dimostrazioni l'amore inventi li potranno compenetrare l'uno dell'altro: ma saranno sempre due, e ognuno solo e diverso di fronte all'altro.
Gli uomini lamentano questa loro solitudine, ma se essa è loro lamentevole è perchè, essendo con se stessi, si sentono soli: si sentono con nessuno e mancano di tutto.
Colui che è per se stesso non ha bisogno d'altra cosa che sia per lui nel futuro, ma possiede tutto in se.
La persuasione non vive in chi non vive solo di se stesso.
Persuaso è chi ha in se la sua vita.

Questa continua deficienza per la quale ogni cosa che vive, muore;
ogni attimo continuando ogni cosa che vive si persuade esser vita.

Carlo Michelstaedter - La persuasione e la rettorica

sabato 18 aprile 2015

Ragazzi del Kavarna, ragazzi del Dordoni ...

Alla deriva in mare vanno le navi veloci.

Allentiamo le vele, ecco sciolte le cime, cogli il vento e salva i compagni,
se vuoi che ricordiamo il tuo nome.  

Tieniti lontano, non puntare dove l'onda si erge sconvolta.
 Adesso dipende da te.

                                                               Archiloco

venerdì 17 aprile 2015

Mostra Linus. Il periodo dei Pionieri


Post Scriptum

Le riviste esposte risalgono al periodo "dei pionieri" (1965-1972), quando Linus era pubblicato dalla MilanoLibri.
Sarà possibile consultare una selezione di Linus, di varie annate, e di partecipare al gioco "Trova Krazy Cat nel film Tempi Moderni": chi individuerà il maggior numero di citazioni del fumetto all'interno della pellicola, riceverà in dono tre riviste a scelta tra quelle in consultazione.
Infine, ci sarà la possibilità di una intervista con Anna Maria Gandini, fondatrice, insieme al marito Giovanni, di Linus.

sabato 11 aprile 2015

Georges Perec

    
« Hai venticinque anni e ventinove denti, tre camicie e otto calzini, qualche libro che non leggi più e qualche disco che non ascolti più.
Sei seduto e vuoi soltanto aspettare » 

Georges Perec, Un uomo che dorme 

Cristina Valenti: Conversazioni con Judith Malina. L'arte, l'anarchia, il Living Theatre - Eleuthera edizioni, Milano, 1995



Cristina Valenti

Conversazioni con Judith Malina. 
L'arte, l'anarchia, il Living Theatre.

Eleuthera edizioni, Milano, 1995

Emil Cioran & Friedgard Thoma


Kurt Vonnegut


"Ero la vittima di una serie di accidenti, come noi tutti."

Kurt Vonnegut, Le sirene di Titano

a Judith Malina


Samuel Beckett by Avigdor Arikha


Samuel Beckett by Zaria Forman


mercoledì 8 aprile 2015

Heinrich von Kleist: Michael Kohlhaas

"Sulle rive della Havel, verso la metà del sedicesimo secolo, viveva un mercante di cavalli di nome Michael Kohlhaas, figlio di un maestro di scuola, uno degli uomini più giusti e insieme più terribili del suo tempo.
... Un giorno cavalcava diretto oltre confine, con un branco di cavalli giovani, tutti ben nutriti e splendenti ... quando arrivò all'Elba e vicino a un imponente castello feudale, in territorio sassone, trovò una barriera che in passato non aveva mai vista su quella strada ..."

"Credimi, esistono molte storie che parlano di cavalli"

Romania, 1968. - (Josef Koudelka, Magnum/Contrasto)

... da molto tempo i Librai, nelle loro tende al tramonto, aspettano una legge giusta, saggia, bella. Il tempo delle cialtronate dovrebbe finire.