...È finito con Faulkner e Crane. È una situazione molto triste: il
declino culturale, l’avvitamento della speranza, la morte della
democrazia. Ormai gli Stati Uniti sono una plutocrazia, un’oligarchia.
Guardi a cosa ha portato la reazione alle controculture: a questa
orribile involuzione fascista dei repubblicani. La School of Resentment
ha vinto nelle università, ormai in totale decadenza, è riuscita a
demolire gli studi umanistici mettendo sullo stesso piano i fumetti e i
sonetti, gli standard sono collassati, la scrittura cattiva passa per
buona. Ho sprecato anni a denunciarli. Basta. Hanno vinto. Pace. Tanto
Dante sarà sempre Dante e Shakespeare sempre Shakespeare. E magari in
futuro tornerà un po’ di ragione. Intanto resiste un’élite, non
riconosciuta dalla società corrotta né dall’accademia degradata. Siamo
migliaia, in Cina, Perù, Australia, Slovenia, tutti in contatto. Mi
scrivono, io non rispondo, ma mi commuovo: c’è ancora qualcuno che non
vuole spazzatura».
Harold Bloom
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