A Tacito si offrì come interpretatio, ed è un concetto che oggi sfugge ai
nostri conchiusi monoteismi agnostici: comprendere le proprie categorie grazie a
quelle altrui, e viceversa.
Non si dà impermeabilità, ma uno sforzo sereno, più
antico del suo principio contrario, a prendere il giro più lungo, dove la
traduzione linguistica è soltanto meta e superficie visibile; sotto, sta il
divertimento di menti che leggono una forma di vita, e il tentativo di
ricollocarla nel presente.
Il testo - Paradise Lost in questo caso - è quindi un
labirinto equo, dove chiunque può vagare; tuttavia, va da sé che l'efficacia del
perdersi sia da misurarsi sulla solidità delle pareti.
Federico Biolchi, a cui dobbiamo la traduzione dei primi versi del Paradiso Perduto
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