venerdì 24 ottobre 2025

elèuthera novità - "Carte irrequiete. La memoria dei movimenti" di Pezzica e Valacchi

 

Dal 31 ottobre in libreria
Eludendo lo sguardo ordinatore dello Stato, si è affermata una moltitudine di archivi scomposti, fluttuanti e sempre in movimento che con il loro sguardo dal basso rappresentano un’archivistica in cui il metodo è più un’attitudine che un comandamento. Attraversati da dinamiche molto poco archivistiche che ignorano protocolli, titolari e fascicoli, questi archivi «anomali» sono i protagonisti di una liberazione di ampia portata capace di configurare una memoria veramente collettiva.
prefazione di Leonardo Musci
Storicamente, la «natura» dell’archivistica rimanda alla concezione gerarchica propria degli archivi di Stato, monoliti ammantati di rigore giurisprudenziale e modellati su esigenze di centralizzazione che hanno profondamente influenzato la dottrina e la prassi tradizionali. Tuttavia, a partire dalla seconda metà del Novecento è esplosa una varietà di forme archivistiche inedite e orizzontali che mettendo al centro gli individui e le comunità, a discapito delle istituzioni, hanno operato un ribaltamento di prospettiva rivoluzionario. E così, scorrazzando felicemente fuori da steccati disciplinari troppo rigidi e incapaci di contenerli, questi archivi liberati – non solo «dei movimenti sociali» ma anche «di comunità», «partecipati», «living archives» – hanno messo in discussione con le loro carte irrequiete l’idea stessa di un sistema archivistico governato dall’alto, giocando un ruolo decisivo nella costruzione di una memoria «altra». Un allargamento radicale dell’idea di archivio che senza rinunciare a un orizzonte disciplinare propone un’archivistica al passo con i tempi: trasversale, partecipativa, aperta al dialogo e immersa nella società.

LORENZO PEZZICA (Lovere 1965) insegna Archivistica digitale presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e fa parte dell’Archivio G. Pinelli di Milano. Autore di numerosi testi di archivistica, tra cui L’archivio liberato (2020), con elèuthera ha inoltre pubblicato Le magnifiche ribelli 1917-1921 (2017), La rivoluzione comincia ora (2022) e Carte irrequiete. La memoria dei movimenti (2025) scritto con Federico Valacchi, e curato le raccolte di scritti di Michail Bakunin, Viaggio in Italia (2023), e di Luce Fabbri, Critica dei totalitarismi (2023).
FEDERICO VALACCHI è professore ordinario di Archivistica presso l’Università di Macerata. Ha studiato il rapporto tra archivi e tecnologie dell’informazione con particolare riferimento alla dimensione critica dei processi di dematerializzazione. Più recentemente si è dedicato all’analisi del ruolo pubblico e politico degli archivi, sviluppando il concetto di archivistica attiva e insistendo sul rapporto tra archivi e coscienza civile. Con elèuthera ha pubblicato Carte irrequiete. La memoria dei movimenti (2025) scritto con Lorenzo Pezzica.
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