Mi è stato dato un corpo- cosa devo farne
così unico e così mio?
Per la placida gioia di respirare e vivere
chi, ditemi, devo ringraziare?
Io sono giardiniere e sono anche fiore,
nella prigione del mondo io non sono solo.
Sui vetri dell'eternità si è steso
il mio respiro, il mio calore.
Su di esso si è impresso un disegno
ultimamente indecifrabile.
Lascia che sgoccioli il sedimento dell'attimo-
il caro disegno non può cancellare.
da "La pietra", Il Saggiatore 2018, traduzione e cura di Gianfranco Lauretano
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