Secondo
Tayler, l’eccentricità della struttura del romanzo (cioè il fatto che
la voce narrante è quella di un feto) è solo «un modo per rinfrescare
alcune osservazioni essenzialmente banali» e il libro sembra «il caso di
un mastro falegname annoiato che si mette alla prova con un lavoro di
ricamo».
(alla libraia è venuto da ridere e si è accorta che molto le manca una critica arguta, intelligente e giocosa)
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