Fratello notturno, bevitore d'oppio,
padre di sinuosi periodi che sono adesso labirinti e torri,
padre delle parole che non si scordano,
m'odi, amico non visto, mi odi
attraverso quelle cose insondabili
che sono i mari e la morte?
da "Elogio dell'ombra", Jorge Luis Borges (traduzione di Francesco Tentori Montalto)
Nessun commento:
Posta un commento