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“Può l’Odissea funzionare anche come manuale di scrittura creativa? Cosa
accomuna una tragedia greca a un racconto di Hemingway di cinque pagine? Perché
La leggenda del santo bevitore è il
migliore racconto di tutti i tempi?”
Per rispondere a queste domande
ci si scatenerà al workshop di narrazione tenuto da Alessio Torino che non ha
nessuna risposta certa tranne che per il racconto di Joseph Roth! La finalità
del workshop è che i frequentanti si chiedano un giorno, mentre portano fuori
il cane: com’è possibile che il Pequod compaia in Moby Dick solo dopo pagina 100 e tutto si regga lo stesso?
NB: Astenersi aspiranti scrittori che non hanno voglia di dedicare
tempo alle parole degli altri.
If you don’t have
the time to read, you don’t have the tools to write
(S. K.)
(S. K.)
Il docente
Alessio Torino (Urbino, 1975) insegna letteratura latina all'Università di Urbino. Ha esordito nel 2010 per Pequod con il romanzo Undici decimi (Selezione Premio Campiello, Premio Bagutta Opera Prima). Per Minimum Fax ha poi pubblicato Tetano (2011), Urbino, Nebraska (2013) e Tina (2016). E’ direttore artistico del festival “Urbino Città del libro.”
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