lunedì 8 giugno 2015

UN'ORA GIOVEDì 11 GIUGNO - LIBRERIA PONCHIELLI - ORE 18:30

Un'Ora 
Da un' idea di Giovanni Uggeri
Microconferenze, letture, autobiografie,
omaggi a, racconti, esperienze, ipotesi,
visioni
  
ORALITÀ, COMUNICAZIONE , CONDIVISIONE 

Giovedì 11 Giugno 2015 ore 18:30
Libreria Ponchielli, piazza S. Antonio Maria Zaccaria, 10, Cremona 
 
 

(e se piove? E se piove “è tempo di bagnarsi” come diceva Jack London)  
  
           
                                                “Lettera  a Katia, Mario Lodi

      "Quel che il mio occhio sapeva", Ferdinando Garimberti

                                       “Arbasinando dopo postumi mondani”


Ringraziamo Nicola e Stefania del Bar Portici del Comune per le comode seggioline

fuori programma lettura di Paolo e Jacopo della poesia di Ugo Pierri:  "garibaldiplatz xe tera de tuti"   


"Lettera  a Katia", Mario Lodi

Lo scritto che verrà letto è un appendice del diario di Mario Lodi pubblicato per la prima volta nel 1970 da Einaudi con il titolo  "Il paese sbagliato".
Racconta l'esperienza di un intero paese che prova a sostituirsi alla macchina decisionale costituita dagli "eletti". Non più elettori ma cittadini, gli abitanti di Piadena si costituiscono in Assemblea per ragionare collettivamente su ogni decisione che li riguardi e riguardi il loro territorio. Nessuna delega, dunque, ma paziente ascolto delle ragioni di ognuno.
La storia non è quella dei manuali e si può stare insieme, anche se diversi.
Mario Lodi, il maestro alla ricerca del "noi" ci indica, ancora una volta, una strada non convenzionale.
L'incontro è a cura di Silvana Loccisano.




"Quel che il mio occhio sapeva", Ferdinando Garimberti, Liutaio

Dobbiamo a Nicolò Formaggia e a Tancredi Nicoletti, giovani Maestri Liutai, il ritrovamento e la sensibile cura editoriale del testo "Quel che il mio occhio sapeva" inedito scritto autobiografico di Ferdinando Garimberti , il più significativo Liutaio del Novecento (1894-1982), in uscita per i tipi della Libreria Ponchielli.
La lettura di alcune pagine è affidata alla bella voce consapevole di Elena Baila, curatrice della mostra diffusa  "Il vuoto del legno" di Massimo Geranio che riflette, tramite eventi organizzati in vari luoghi della città di Cremona, sulla Liuteria.





“Arbasinando dopo postumi mondani”

I testi di Alberto Arbasino che verranno letti sono “L'ingegnere in blu” e “Fratelli d'Italia”(1963).

“L'ingegnere in blu” è un saggio critico su Carlo Emilio Gadda, amico di Alberto Arbasino, che ha suscitato su di lui una forte influenza stilistico-tematica che si riscontra e ritrova anche nel romanzo “Fratelli d'Italia”.

I due, nei loro scritti han condiviso anche un'acre e comica denuncia alla borghesia italiana, cifra tematica preponderante del romanzo “Fratelli d'Italia”.

L'incontro è a cura di Jacopo Narros e Paolo Bonini.

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