mercoledì 4 giugno 2025

Di ospiti e simbionti

 
 
 



Tu non devi badare troppo al fatto
Che sono un vecchio ospedale
Ricondurresti al solo dolore
Gli intonaci parziali
Le reliquie
E Tutti 
I resti misteriosi
E gli oggetti risparmiati

Guarda le tracce
Invece
Di facce
Nei cocci
Sparsi dall'arte
Che, prima o poi, 
Arriva. Voglio dire, sai,
A un certo punto, ci scova
A noi, luoghi sbandati
Si insinua
Intrude
Prude
Come la vita 
Che si impegna
A sgorgare piano
Dai corpi dei morti
Dagli abeti orizzontali, 
Precipitati e apparecchiati
Per la fame del sottobosco

Vedi,
Sono ancora smaltati
Cocci, cotti, rotti
Rotti, e colorati
Vasellame modellato
Per essere immesso
In un flusso
Inviato, a suo tempo, 
In chissà quale mondo
Quale antico presente
E poi fatto servo
Di Memoria.
Guarda bene che
Da vecchio ospedale
Ho asperità da evidenziare
Col marker della luce obliqua
Che popola il pomeriggio
Del mio perimetro vuoto
E colmo.

(fotografie degli interni dell'ex chiesa di San Francesco, nota come Vecchio Ospedale di Cremona, chiusa al pubblico e resa accessibile in occasione dell'installazione realizzata al suo interno per l'art week 2025)

Nessun commento:

Posta un commento