sabato 8 luglio 2017
Riflettendo su "Porte Aperte", oper day, open night del Dipartimento di Musicologia e Beni culturali
Quasi fosse una lezione
Riflettendo su Porte Aperte, open day, open night, la mente torna alla primissima volta in cui questo avvenimento è accaduto.
Era una notte fredda, gli ascoltatori e gli autori degli interventi si coprivano con coperte di ogni tipo per resistere al gelo. Ogni poco qualcuno offriva un giro di the caldo mentre il vento soffiava sotto i portici del Comune.
Non erano accademici che portavano relazioni coloro che parlavano: erano ragazzi, studenti, carichi di intensità, vivi, imperfetti, sinceri.
Eravamo tutti lieti di poter partecipare alle loro visioni. Nessuno di noi è andato a letto prima dell' alba di quel giorno.
Il 14 luglio l'evento si ripete ma non è più un miracolo.
Il microfono sarà nelle mani di accademici, bravi certo, ma senza più fame, senza eresie, senza incendi.
Saranno moderatamente spiegate delle cose, quasi fosse una lezione.
La gente se ne andrà a letto presto, con qualche nozione in più, qualcuno deciderà di iscriversi, qualcuno penserà di non farlo.
Ma non sarà più come in quella notte gelida e sincera dove forte bruciava il desiderio e la speranza di un sapere ricco e forte.
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