Il lavoro di Andrea Savazzi compone una trilogia: nella prima fase la sua
pittura racconta le fabbriche ormai dismesse o comunque in via di sparizione,
nella seconda raffigura il vacuum della politica con la sua progressiva
trasformazione dell'idea che di essa aveva nutrito il Novecento, l'ultima fase
rappresenta l'oblio dei destini umani .
Il suo lavoro sembra dunque
raccontarci la grande trasformazione che stiamo vivendo ed esattamente la
disgregazione del lavoro, della politica, dell'idea stessa di vita umana per
come li avevamo conosciuti."
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