martedì 10 settembre 2013

Un'ora giovedì 12 settembre


Un'ora
al giovedì ore 18.30
davanti alla Libreria Ponchielli
(e se piove? si rimanda!)

Ricomincia l'amatissimo appuntamento "Un'ora", nato da un'idea di Giovanni Uggeri.

Microconferenze, letture, autobiografie,
omaggi a , racconti, esperienze, ipotesi,
visioni.

ORALITA', COMUNICAZIONE E CONDIVISIONE


Primo giovedì,12 settembre:


Franca Piazzi Zellioli (poesia dialettale), "Ades, quand serum là"

Franca Piazzi Zellioli sta per compiere, regalmente, i suoi 81 anni. Di sè dice di appartenere, in parte, all'Ottocento. Per noi, supera il tempo. Scrive poesie in italiano e dialetto cremonese, un dialetto sapiente che tocca temi classici: gli affetti familiari, le stagioni, il passare del tempo, "el vulirse beèn". Temi talmente abusati da molti, troppi poeti mediocri che rischierebbero di fare di lei una poetessa dell'ovvietà. In verità Franca Piazzi Zellioli fa suoi questi temi come si canta un ritornello che da tanto tanti ripetono, ma è il tono, il tono di questa voce, che rende il ritornello unico.
Giovedì 12 settembre ci leggerà una scelta delle sue poesie dialettali sul trascorrere delle stagioni. L'accompagneranno Vincenzo Montuori, riconosciuto poeta cremonese, che cercherà di definirne il percorso nella tradizione. E la intervisterà Federico Biolchi che, per età e cultura  era avvezzo, prima di incontrarla, a mancare assolutamente di rispetto alla poesia dialettale.


Aureliana Baldani (esperienza),   "Un asilo metafisico: percorsi filosofici dai 3 ai 6 anni. La fascinosa linea dei giochi pensiero e parola nella scuola dell'infanzia"

A. B., insegnante nella scuola dell'infanzia, ha pensato che i bambini abbiano accesso ad una sorgente interpretativa della vita, della realtà, dell'esistente visibile e non che noi, colpevolmente, ignoriamo.
Ha deciso dunque di mettersi in ascolto, di ritenere un dono quella visione così diversa dalla nostra. Per anni ha riflettuto, ha studiato tecniche, ha rassicurato i suoi piccoli allievi che veramente qualcuno trovava ammirevoli le cose che stavano pensando e che la loro parola era significante.
Giovedì 12 settembre ci racconterà la sua intuizione, il suo percorso.
L'accompagnerà Paolo Bonini, studioso di estetica.


A.T. (microconferenza), "Simone Weil: un pensiero altro"

"Per risolversi a un simile sforzo di analisi critica basta aver compreso che esso permetterebbe a chi vi si impegnasse di sfuggire al contagio della follia e della vertigine collettiva tornando a stringere per conto proprio, al di sopra dell'idolo sociale, il patto originario dello spirito con l'universo." -S.Weil

Uno dei cuori pensanti del pensiero libertario propone una sua riflessione su Simone Weil, la cui voce suona ancora come una delle più grandi interrogazioni del secolo scorso.


Omaggio a Jacopo Narros (omaggi a), "Lecchiamo i manifesti"

Federico Biolchi leggerà "Lecchiamo i manifesti", poesia di Jacopo Narros.
J. N., autore de "Il Senzaventre" (ed. Tapirumè), collaboratore di Lapisvedese,autore di testi coltissimi che hanno raccontato con precisione le domande della sua generazione (precaria, desolata, tradita), ancora una volta riflette su questi temi.


Federico Biolchi, "Caro vecchio amico"

A 5 anni dalla scomparsa, David Foster Wallace resta tuttora sulla scena letteraria come modello, o maestro. Per alcuni è soprattutto un amico, che pur affrescando una modernità (o surmodernità, per dirla con Augè) convoluta e grottesca,resta sempre presenza costante, un essere-nel-mondo che dà fiducia alle storie e alla loro forza, un dono letterario ed esistenziale che narra un universo pulsante dove sentirsi meno soli. Federico Biolchi leggerà un brano da "La scopa del sistema", primo romanzo dell'autore, in cui traspare la grande "fame" del bulimico homo oeconomicus, nel suo essere individuato come "altro" da tutto il resto.

Nessun commento:

Posta un commento