mercoledì 7 novembre 2012

Leskov


Esiste, nelle pagine di un romanzo, un ubriacone perso e senza redenzione apparente che beve e beve, meglio se a spese altrui, indefessamente fino alla morte. La sua morale è questa: beve, si corrode nell'alcool, per evitare che qualcuno beva come lui. È un eroe, si alcolizza per evitare che qualcuno si alcolizzi al suo posto, e il suo slancio di generosità, di puro solitario e struggente altruismo, lo conduce alla fine dei giochi. Uno potrebbe compiere il peccato più abominevole e oscuro dell'anima con gagliardo amore di santità e passare tranquillamente per tutti come bestia da patibolo. Si stringono le mani qui a tutti i traditori, gli squartatori, gli aguzzini, che asciugano, con la loro nobile prassi, la disgrazia universale.


Jacopo Narros

Nessun commento:

Posta un commento