sabato 18 maggio 2019
La guerra di tutti, Raffaele Alberto Ventura
È questa, dunque, la legge della classe agiata: uno su mille ce la fa. E gli altri novecentonovantanove? Sono la classe disagiata, cioè tutti noi, ceto medio impoverito, che abbiamo creduto di poter ignorare la contabilità e inventarci una vita da artisti, da poeti, insomma da signori. Troppo ricchi per rinunciare alle nostre ambizioni ma troppo poveri per realizzarle, ci troviamo oggi a contemplare l’estensione del nostro fallimento. Alla soglia di un’età adulta che sembra non arrivare mai per davvero, tenuti in vita artificialmente dai patrimoni familiari, dalle bolle speculative o dal welfare pubblico, forse anche dalla potenza militare della Nato che ci protegge, ci accorgiamo di avere sprecato un’enorme quantità di risorse per partecipare a una competizione che non potevamo vincere. Ma non è poi tutta la nostra società — in maniera lampante quella italiana e più generalmente quella occidentale — a essersi fondata negli ultimi decenni sullo spreco come principale motore dell’economia?
Raffaele Alberto Ventura
(dell'autore è in arrivo "La guerra di tutti", Minimum Fax)
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