mercoledì 5 agosto 2015

UN'ORA

Un'Ora 
Da un' idea di Giovanni Uggeri
Microconferenze, letture, autobiografie,
omaggi a, racconti, esperienze, ipotesi,
visioni
  
ORALITÀ, COMUNICAZIONE , CONDIVISIONE 

Giovedì 6 Agosto 2015 ore 18:30
Libreria Ponchielli, piazza S. Antonio Maria Zaccaria, 10, Cremona 

(e se piove? E se piove “è tempo di bagnarsi” come diceva Jack London)  


Derek Walcott”

Il faro delle genti”

“Tesi sull'era atomica”

Diversamente giovani”


DEREK WALCOTT

Derek Walcott (1930), poeta originario delle Indie Occidentali, è stato talmente influenzato dal patchwork linguistico tipico di quelle zone da scrivere nel poemetto La Goletta Flight a proposito di un personaggio:

ho dell'inglese del negro e dell'olandese in me
sono nessuno, o sono una nazione.


Incontro a cura di Giovanni Uggeri

“IL FARO DELLE GENTI”

Augusto Frassineti, nato a Faenza nel 1911, ha studiato a Parma e a Bologna, è vissuto a Roma dal 1945 dove è morto nel 1985. Piú che gli studi e gli incontri culturali fortunati, hanno influito sulla sua formazione di scrittore le prove e gli «spaventi» della vita: l'antifascismo clandestino, la guerra, la prigionia, poi l'immersione improvvisa nel mondo burocratico romano: un'esperienza decisiva da cui nasceva il suo primo libro, Misteri dei Ministeri . In "Il faro delle genti", tratto dal libro "Tre bestemmie uguali e distinte" (1969), Augusto Frassineti prospetta per l'Italia la Soluzione Arcipelago, ovvero una progressiva erosione del suolo sotto l'effetto degli agenti naturali e soprattutto umani: è l'uomo infatti, e in particolare l'uomo ufficiale e incravattato, che forte di un potere rappresentativo pecca di negligenza e malizia, e prevarica su tutto e tutti. Il testo, pensato come un discorso, o un trattatello, raccoglie l'avversione totale di Frassineti per il potere tentacolare della burocrazia e le fastose retoriche italiote, restituendo al contempo un linguaggio e una struttura testuale che mandano profumo di Rabelais, di cui Frassineti fu traduttore.


Incontro a cura di Jacopo Narros


TESI SULL'ERA ATOMICA”

G
ünther Anders (1902 -1992), filosofo tedesco che nel 1954 ha fondato con Robert Jungk il movimento antinucleare. Nel 1959 ha pubblicato il suo diario filosofico della conferenza internazionale su Hiroshima e nel 1961 la sua corrispondenza con il pilota Claude Eatherly che guidò la spedizione per lo sganciamento della bomba su Hiroshima.

Il 6 agosto 1945 a Hiroshima fece la propria atroce comparsa un
dichiarato nemico dell'umanità: il nucleare.
A 70 anni da quel tragico evento, attraverso un compendio elaborato da
Andrea su uno scritto di Günther Anders - “Tesi sull'era atomica” - si
vuole scavare nella mostruosità di quello che comporta l'uso del
nucleare nelle nostre vite e la minaccia totalitaria che comporta.
Per chi ama la tensione verso una libertà tutta da creare è impossibile
lasciare in pace chi fa la guerra.
"DIVERSAMENTE GIOVANI"

Eleni Albarosa e Jacopo Narros
leggeranno alcune pagine del libro “Diversamente giovani” di Adriana Aroldi.

Le cascine come luogo perduto del recente passato rappresentano una disposizione dell'anima alla felicità: anche un lettore contemporaneo e cittadino, che mai ha vissuto in campagna, ha da imparare da questo libro di memorie attive: la vita in cascina viene rievocata nella sua quotidianità, anche spartana, come modalità di esistenza in cui il prendere è inseparabile dal dare (agli altri: in fondo è vita comunitaria; alla natura). La cascina è oggetto di un recupero non tanto nostalgico e archeologico, quanto simbolico: può essere luogo metaforico da cercare e fiutare nelle nostre vite. Quel che conta è l'universalità insita nella cascina reale e storica, una sorta di cascina immaginaria, in cui si può desiderare ancora di vivere.





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