Mi spaventa la neve, questo lenzuolo funebre, come bocca che sbava, o come occhi rovesci.
Il nuvolo mi strappa dalla tana, non il ghiacciaio sfavillante.
Diavolo, dov'è la colazione? Ho freddo, è tardi. Non mi serve l'esterno.
Ho da guardarmi dentro.
Il nuvolo mi strappa dalla tana, non il ghiacciaio sfavillante.
Diavolo, dov'è la colazione? Ho freddo, è tardi. Non mi serve l'esterno.
Ho da guardarmi dentro.
da "Neve ovvero Cartesio in Germania", Durs Grunbein, a cura di A. M. Carpi, Einaudi, Torino, 2005
Nessun commento:
Posta un commento