martedì 8 ottobre 2013

Suicidio e Weltanschauung

Eugène Delacroix, La morte di Catone


Suicidi a confronto: Suicidi dell'antica Roma: confrontare il suicidio di Catone l'Uticense, che si strappa l'intestino a mani nude, con il suicidio più raffinato di Annibale, che si avvelena sessantenne alla corte di Antioco III re di Siria, suo ultimo alleato contro i Romani; o al suicidio in età neroniana di Petronio, che si fa tagliare le vene, e poi richiudere, e poi riaprire, e morì negli agi come addormentato (Tacito, Annales); il suicidio per veleno è meno virile. Forse la donna teme la distruzione estetica del proprio corpo (Ceronetti, Insetti senza frontiere); Cleopatra si fa mordere il seno dall'aspide, e con lei Marco Antonio; è un suicidio simile a quello di Annibale, un suicidio “orientale”, raffinato; sembra strano ma la concezione politica si vede anche da come uno si uccide: il repubblicano Catone non ha misure dolci, la mollezza orientale non gli interessa (ma qui forse sto parlando di Catone l'Uticense come se fosse Catone il Censore).

Jacopo Narros

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