giovedì 4 aprile 2013
PERCIO' VENIAMO BENE NELLE FOTOGRAFIE
e allora scrivilo, nel preambolo,
che quando si torna, il weekend, il centro
si riempie dei pendolari in esilio,
e li ritrovi tutti, nelle strade uguali
a case per anziani, il professore
delle medie, il compagno dell'asilo,
il primo dottore che ti guardò
l'uccello, tra i cinema che chiudono
in mezzo a boutique,
nelle vie affossate sui canali
o sugli spigoli di un capitello,
a leggere scritte sui muri con errori
di ortografia, e tu che cerchi
i fruttivendoli spogli e le zone
dei palazzi mai restaurati,
con eternit tra crepe e insegne
scadute, le sartorie infeltrite
con le piastrelle a mosaico,
promettendo a tua madre che solo
tra poco, quando tutto del paese
sarà volto di rovina, potrai dire
con certezza
che non vuoi andare via.
da "Perciò veniamo bene nelle fotografie " di Francesco Targhetta, ISBN edizioni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento