Allucinante essere in ballo da sei mesi, quasi un parto, per trovare un relatore che non giochi al "rimbalzello" con studenti, ormai "palline rimbalzine" senza stabilità e sicurezza.
Oltre ad essere assurdo, il fatto è che la falla sta nel sistema! Ovvero non è possibile che un'argomento che non sia "canonico" non trovi chi lo voglia trattare e più handicap kafkiani che i soliti iterati buratti irretiti della letteratura.
Questa società ha smesso da tempo di pensare e le istituzioni che pongono burocrati scalda poltrone si vedono autoincancrenite al loro interno.
Allora bisognerebbe recuperare il concetto d'universale, ovvero fare dell'istituzione universitaria un organo perfettibile ma sempre rinnovabile e quindi molteplice che permetta il suo rinnovamento e innovamento, facendo realmente della ricerca!
Bisognerebbe uscire dalle strutture e creare una pars destruens, quella innovativa che cambi qualcosa ed innovi e permetta un cambio generazionale che studi e porti avanti nuovi argomenti e metodi di studio e ricerca , affiancandovi poi una pars costruens che raccolga e faccia da fondamenta a ciò che la destruens ha introddoto di nuovo, concretizzandolo.
Così la vita di studenti e professori universitari sarebbe facilitata e non di poco!
PROVARE PER CREDERE
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