mercoledì 19 ottobre 2011

la casa , non più abitata


La mia bella mano che già distrinse si

decontrae giace sul lenzuolo sul firmamento tra mosche

e ore in ronzio orbitale e istigazioni e semplicità:

ah come ritorcersi verso un’altra castità

svischiarsi da niente a niente tra due diversi niente,

ma perchè mi hanno ferita? Ho sentito bisbigliare

ho sentito sparlare scommettere sul mio ferimento

- Ho sentito parlare del tuo ferimento

in un nerofilm in un trucco cromatico in un blocco di cronaca

qui dentro l’erba là fuori nella neve che errava tra i boschi

Andrea Zanzotto, Gli sguardi, i fatti, i senhal

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