Si sedettero l’uno di fronte all’altra.
Nel vuoto che li circondava, iniziarono a parlare a voce bassa, di niente e di tutto.
Ogni parola che scambiavano era un fiore che sbocciava per pochi secondi, poi svaniva.
Non fecero patti. Non cercarono definizioni.
Solo respiravano insieme, e ogni respiro era un frammento di storia che si scriveva e si dissolveva.
A un certo punto lei disse:
"Abbiamo fatto un giardino."
Lui guardò intorno e non vide nulla.
(Ma sentì — che c’era.
Camminarono via.
Due numeri zero, ancora zero.
Eppure infinitamente pieni.