martedì 12 agosto 2025

Mappa della memoria



Questa bacheca è una rappresentazione di una possibile mappa della memoria di una persona, almeno di quella della mia senza scomodare altri/e che potrebbero non apprezzare la metafora. 

Vi si trova frammenti di ricordi più o meno grandi fissati più o meno solidamente e che, come tessere di un puzzle, costruiscono le storie che noi ricordiamo vere ma che sono più probabilmente sceneggiature ampiamente rimaneggiate di ciò che abbiamo o che oggi crediamo di aver vissuto. Ogni tanto un frammento cade e rimane solo una puntina metallica a sottolineare che lì c’era un ricordo ormai perduto.


L.

lunedì 4 agosto 2025

domenica 3 agosto 2025

Follow the rabbit - Pinkoniglio



Cerchiamo la legge. Non la legge che gli uomini hanno costruito, 
ma la Legge che ha costruito gli uomini.



La legge universale


Due numeri zero

Erano due. Un maschio e una femmina.
Adulti, provati dal tempo, ma luminosi. Semitrasparenti.
Due numeri zero: senza passato, senza peso, senza somma.

Si incontrarono in un punto qualsiasi del mondo.

Il maschio disse:
"Non porto ricordi. Sono vuoto come un uovo non deposto."

La femmina rispose:
"Non porto progetti. Sono vuota come la parola taciuta."

Si sedettero l’uno di fronte all’altra.
Nel vuoto che li circondava, iniziarono a parlare a voce bassa, di niente e di tutto.
Ogni parola che scambiavano era un fiore che sbocciava per pochi secondi, poi svaniva.

Non fecero patti. Non cercarono definizioni.
Solo respiravano insieme, e ogni respiro era un frammento di storia che si scriveva e si dissolveva.

A un certo punto lei disse:
"Abbiamo fatto un giardino."

Lui guardò intorno e non vide nulla.
(Ma sentì — che c’era.

Camminarono via.

Due numeri zero, ancora zero.
Eppure infinitamente pieni.

Camminarono via portati dal rigirarsi delle reciproche presenze. Uno nell'altra. Non era un ricordo ma una nuova fioritura. Si erano scambiati lo sguardo più puro e ora ognuno vedeva con gli occhi dell'altro. Mentre si allontanavano sapevano chiaramente che ogni passo li avvicinava a un luogo ignoto in cui si sarebbero incontrati di nuovo. E il cuore accelerava, i passi acceleravano, erano sempre più distanti e non avevano altra meta che trovarsi ancora.

EPILOGO

(L'amore ci salva dalla filosofia).

Due numeri zero, due cerchi, due anelli congiunti. 

Sono il simbolo dell'infinito? Il paradiso è un giardino a due posti?

Avrebbe tutti i colori del mondo — ma  meravigliosi.

Due benedetti, radioattivi. non contengono radio, ma emettono radiazioni d'amore, radiazioni di verità, radiazioni di mistero, radiazioni di magia. Sono spettacolari.

Immaginiamo:

Un poveretto usurato dall'apatia sente la folata di uno strano vento e si volta.

(L’apatia lo aveva arrotolato su sé stesso come un bozzolo che non promette più alcuna farfalla)

Sente colpo di vento — ma non un vento normale. Non porta né freddo né polvere.
Una folata strana, che sembra accarezzargli la pelle dall’interno

"Cos’è stato?"

Vede allora due figure che si allontanano, leggere come un suono.
Ma l’aria che li segue… scintilla.

Non è un’illusione: il suo cuore fa un piccolo, incerto battito in più. Come un bambino che si risveglia da un lungo sonno e chiede, ancora addormentato:
"Posso venire anch’io?"

Il poveretto resta lì, fermo.

Non li raggiungerà mai.
Ma ormai il vento è dentro di lui

La propagazione è cominciata.


Next Stop: La vita quotidiana nello Stato di Grazia

I numeri zero si incontrano quando cadono fuori dalle rispettive storie vissute e iniziano a fluttuare nel sogno

Quando cadono fuori dalle rispettive storie vissute, iniziano a fluttuare nel sogno.


O

Gli amanti zero si costituiscono infinito. Tutti gli  zero sono buchi nelle storie altrui. Quando qualcuno intercetta uno zero la sua storia in quel punto perde la trama. Quando più zeri intrecciano le loro narrazioni si crea una larga smagliatura nella coscienza collettiva.

Lo zero è un buco narrativo ambulante.
Non forza la trama, non la distrugge: ne sospende temporaneamente la coerenza.

Effetti tipici quando qualcuno intercetta uno zero:

  • improvvisa dimenticanza di intenti

  • lapsus comportamentali

  • emozioni incongrue

  • aperture improvvise di significato o illuminazioni intuitive

  • senso di vertigine e di libertà

Guardiamo una città. Due zero accorpati in situazioni prolungate risultano in prima battuta interessanti poi divertenti poi sospetti poi sgraditi. ma: illeggibili. ma: troppo impegnativi per essere presi in considerazione, ma: troppo ingombranti per rientrare nel campo cognitivo.
 

VA A FINIRE CHE GLI ZERO STANNO MEGLIO IN PARADISO.

 E la città è perfetta per la luna di miele.